Una piazzetta di Pomarico dedicata a Gian Franco Lupo

Una piazzetta di Pomarico intitolata a Gian Franco Lupo, il bambino stroncato dal male oscuro a 12 anni in memoria del quale i genitori hanno fondato l'Associazione “Gian Franco Lupo – Un Sorriso alla Vita” che con le sue donazioni sostiene la ricerca con importanti borse di studio.

Gian Franco Lupo con i guantoni da boxe. Prendeva "a pugni" il male contro cui combatteva. Il 25 settembre 2025 avrebbe compiuto 33 anni

Amava scherzare Gian Franco. E ridere, ridere a più non posso. Conosceva pure tante barzellette, e non mancava di condividerle con chiunque. Metteva il buonumore. Come tutti i bambini della sua età sognava e fantasticava. Un mostro degli incubi peggiori, delle fiabe più paurose aveva però oltrepassato il confine dal suo mondo orrendo per invadere il suo piccolo corpo. E lui, ora, lo combatteva. «Io sono contro la leucemia e devo sconfiggerla», diceva sul suo letto d’ospedale. E continuava a ridere indossando dei rossi ingombranti guantoni da boxe. Se li era fatti regalare di proposito, così come pure un temibile fucile ad acqua. «Prendi questo, e quest’altro», agitava i pugni su quel ring immaginario con la sua ingenuità e tutta la resilienza di un ragazzino che affrontava la terribile malattia. Non aveva perso la spensieratezza ma aveva acquisito una maturità non comune per i suoi 12 anni. La crudeltà della malattia ebbe la meglio su di lui. Non riuscì però a spegnere il suo sorriso, che è divenuto nome e simbolo di una benemerita onlus nata nel 2005, dodici mesi dopo che si era compiuto il suo destino, l’Associazione “Gian Franco Lupo – Un Sorriso alla Vita”. Adesso, la sua memoria si è arricchita di un qualcosa che ancor più lo legherà ai luoghi della sua infanzia a Pomarico (Matera), perpetuando con un qualcosa di simbolico la sua così breve esistenza.

Lo scorso 25 settembre 2025, Gian Franco avrebbe compiuto 33 anni. Una ricorrenza che quest’anno è stata davvero speciale per la partecipazione di quella che si definisce una famiglia allargata. Quella che si compone dei tanti volontari e sostenitori delle opere caritatevoli e di beneficienza che vengono fatte in suo nome con la onlus così che continui a essere presente vivendo sì nel ricordo ma anche nella concretezza di quanto fa l’associazione. Nel giorno in cui ricorre la sua data di nascita ha ricevuto dalla comunità della sua Pomarico un “dono” speciale: ora una piazzetta porta il suo nome nella zona Serre del quartiere Aldo Moro, quello che lungo la strada provinciale “accoglie” chi prosegue verso l’antico centro abitato.

Una cerimonia partecipata e commossa ha fatto da cornice allo scoprimento della targa che innova la toponomastica del luogo e che nella dedica riassume ciò che il suo ricordo rappresenta, cioè un “Piccolo seme germoglio di solidarietà”. Gian Franco venne a mancare nel 2004. Le degenze lunghe e le dolorose cure, lontano dagli affetti più cari e quelli dei suoi coetanei, le affrontò con una maturità e una tenacia non comuni per la sua età. Una resilienza divenuta un lascito per Michele Lupo, suo padre, e Teresa D’Oronzio, la mamma, che hanno fatto della sua perdita non un dramma irreversibile ma quell’immenso dolore e l’esempio del piccolo Gian Franco si è tramutato in un cambiamento di vita con la scoperta di nuovi valori, prospettive e risorse latenti prima ignorate. Oltre quella sofferenza per la perdita incolmabile, nel giugno 2005, nasce “Un sorriso alla Vita”, sodalizio che con un fattivo sostegno non solo materiale, tanto ha già fatto per quelle famiglie che vivono il dramma di avere un congiunto che lotta contro una malattia oncoematologica. Ad oggi, sono tanti i genitori e i loro figli che, nel nome di Gian Franco Lupo, hanno ritrovato il sorriso.

L’Associazione, inoltre, con le sue donazioni sostiene la ricerca con importanti borse di studio e, cosa quanto mai encomiabile, con l’acquisto e la donazione di beni materiali a favore di strutture pubbliche a sostegno dei bambini affetti da malattie onco-ematologiche non solo in territorio lucano. Un impegno virtuoso ed esemplare, che ha visto crescere il numero di volontari della onlus e che ha portato anche Michele e Teresa a essere insigniti del titolo di Ufficiali dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2021.

Alla cerimonia di intitolazione della piazzetta a Pomarico, hanno preso parte tanti cittadini e rappresentanti istituzionali. Nel corso della manifestazione, che è stata animata dai canti del coro polifonico “Totus Tuus” di Matera, diretto da Cettina Urga e Rocco Claudio Ferrara, e condotta da Teresa Bengiovanni, ha preso parte anche l’attore e regista Ulderico Pesce che ha recitato alcuni passi dal diario che Gian Franco teneva nei lunghi periodi di ricovero a Monza, contenuto nel libro curato dallo zio Mario Lupo. L’artista si è sentito coinvolto non nascondendo la sua emozione oltre a lanciare i suoi messaggi al mondo istituzionale per rimarcare il diritto alle cure e alla salute gratuite in un territorio dove la Sanità pubblica si regge sullo spirito di sacrificio dei suoi operatori. Hanno portato le loro testimonianze il direttore generale dell’Azienda sanitaria Matera, Maurizio Friolo («È meritorio l’impegno della onlus Lupo sul territorio e nei rapporti di collaborazione con l’Azienda sanitaria»), il presidente dell’Ordine dei Medici Francesco Dimona («Durante il covid la onlus ha donato tablet per poter far dialogare i ricoverati con i loro cari») ed il pediatra Eustachio Sarra. La targa con la intitolazione della piazzetta è stata scoperta dal presidente della Provincia, nonché sindaco di Pomarico, Francesco Mancini («La comunità è grata a quanto la onlus fa nel nome di Gianfranco»), presenti altri colleghi di comuni vicini e il presidente dell’Anci lucano Gerardo Larocca («La onlus ha donato ai Comuni lucani defibrillatori pubblici»). Per le istituzioni, il prefetto vicario Vincenzo Lubrano («Le Istituzioni sono vicine agli esempi virtuosi come questo della onlus Lupo»), il questore Emma Ivagnes, il col. Irene Sardone (GdF) e il ten. col. Giovanni Battista Aspromonte (CC).

Foto di gruppo con le autorità e gli ospiti intervenuti alla cerimonia di intitolazione della piazzetta. La
manifestazione è stata animata dai canti del coro polifonico “Totus Tuus” di Matera, diretto da Cettina
Urga e Rocco Claudio Ferrara, e condotta da Teresa Bengiovanni

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.

Enzo Fontanarosa

Latest videos