Il musical “Sì alla vita” giunge al Dicastero per l’Evangelizzazione. Il 3 dicembre don Michele La Rocca con una delegazione degli organizzatori del musical viene ricevuto a Roma da mons. Fisichella

Una pennetta Usb con le riprese del musical rappresentato lo scorso 22 ottobre nel PalaLanera di Matera giunge a mons. Fisichella: “Avete intrapreso una strada che per il Dicastero dell'Evangelizzazione è la via privilegiata: la ‘Via Pulchritudinis’, via della bellezza. E la via della bellezza ha tante forme, tante espressioni: l'arte è una di queste, per cui quello che voi fate è autentica evangelizzazione”.

È il frutto maturo di 15 anni di lavoro l’edizione 2025 del musical “Sì alla vita”.

Era il 2010 – molti ricordano ancora bene quello spettacolo nella sera dell’Epifania – quando don Michele La Rocca, 33 anni, esordiva con questa sua creazione sul palco del gremitissimo cineteatro “E. Duni” di Matera riscuotendo applausi e stimolando riflessioni in un pubblico attento e curioso.

Seguivano le edizioni del 2012 e del 2016, anno del Giubileo della Misericordia e, infine, ultimo step di questa evoluzione continua, la rappresentazione dello scorso 22 ottobre nel PalaLanera di Matera con il sottotitolo “Sui sentieri della speranza”, riferimento al tema dell’anno giubilare in corso.

La versione ampliata di un’opera che ha segnato due Anni Santi e si prevede verrà opportunamente riproposta il prossimo anno in cui Matera sarà Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo.

Un coinvolgimento di oltre 100 artisti nell’edizione 2025 del musical. Tra loro, i bambini delle terze classi della primaria dell’Istituto Comprensivo “Fermi” di Matera e i ragazzi delle medie a indirizzo musicale. Proprio questa la novità dell’edizione 2025: la molteplicità delle espressioni artistiche, la numerosità degli attori e la folta compagine giovanile. Nondimeno, una confermata attenzione da parte del pubblico, laico oltre che ecclesiastico.

Un’idea nata con mons. Caiazzo

Così l’intesa nata quasi un anno fa tra mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, ai tempi ancora arcivescovo di Matera-Irsina, e don Michele La Rocca, di presentare al Dicastero dell’Evangelizzazione questo musical, strumento di nuova evangelizzazione, prodotto di tutta una Commissione Diocesana Cultura, sebbene don Michele ne sia sempre stata l’anima. Per consegnare alla Chiesa di Roma quest’opera e per condividere questo lavoro con chi è deputato all’evangelizzazione a livello universale.

Poi, la condivisione di questa idea col nuovo pastore della nostra Chiesa, mons. Benoni Ambarus, all’indomani della rappresentazione dello scorso mese di ottobre. E la mail al Dicastero.

Grande emozione per don Michele ricevere la mail di risposta – chissà se mai arriverà, le sue parole – da mons. Rino Fisichella in persona, pro-prefetto del Dicastero (il prefetto è… Papa Leone!).

Mercoledì 3 dicembre: una vivace delegazione giunge a Roma alle prime luci dell’alba

È mercoledì 3 dicembre il grande giorno dell’incontro con mons. Fisichella: nel cuore della notte in un pulmino Ford parte dal piazzale della Parrocchia Addolorata di Matera una delegazione di sei persone dell’intero coro degli organizzatori e degli artisti che hanno reso possibile l’evento di ottobre scorso: assieme a don Michele, regista dell’opera, ci sono la prof. Isabella Abbatino, Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi” di Matera, di cui un’ottantina di alunni hanno cantato o suonato, i due tecnici dello staff, Rocco Lombardi e Angelo Cannarile, la responsabile della logistica e delle comunicazioni delle iniziative che in questi ultimi anni don Michele ha ideato, Anna Santeramo, e il musicista Enzo Labarbuta, uno dei cantanti del musical.

Tanta gioia e trepidazione in tutti nel varcare l’ingresso del Dicastero: un traguardo inatteso, coronato quasi da un sentimento surreale, capace di ripagare abbondantemente i sacrifici che tanti hanno sopportato, pur nella coscienza che solo “per aspera, ad astra” e della gioia di essere protagonisti di un progetto importante che valicava i confini della Diocesi e raggiungeva quelli della Chiesa Universale!

Il musical è evangelizzazione attraverso la via privilegiata dal Dicastero, la “Via Pulchritudinis”

“Avete intrapreso una strada che per il Dicastero dell’Evangelizzazione è via privilegiata: la “Via Pulchritudinis”, via della bellezza. E la via della bellezza ha tante forme, tante espressioni: l’arte è una di queste, per cui quello che voi fate è autentica evangelizzazione”, le parole solenni con cui mons. Fisichella ha avviato il dialogo, poi cordiale e informale, con i presenti.

E la bellezza si rivolge a tutti: c’è chi condivide la nostra fede ma c’è anche chi è portato soltanto dalla bellezza a porsi degli interrogativi, delle domande.

E proprio perché è la strada privilegiata e anche la più faticosa.

Ancora le parole del presule che riflette sull’attesa di bellezza nella società di oggi, contaminata da tanto degrado: “Io modifico sempre l’interrogativo di Dostoevsky e dico: ma il mondo salverà la bellezza?”.

Reciproca gratitudine regna nell’incontro: i materani per essere stati convocati e così affabilmente accolti e mons. Fisichella per essere stato coinvolto in quest’attività della nostra Chiesa locale.

“Sono venuto più volte a parlare ai preti di Matera”, ricorda il presule. E la delegazione giunta a Roma auspica che alla prossima esecuzione del musical, rivisitato in tema di Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo, possa esser presente anche mons. Fisichella.

Il pro-prefetto del Dicastero ha espresso apprezzamento anche per la collocazione della bolla papale di indizione dell’Anno Santo, “Spes non confundit”, ha avuto all’interno del musical attraverso la proclamazione di alcuni passaggi: che nella stessa c’è un paragrafo molto importante sul “Sì alla vita”, ha rilevato il presule. Che ha incoraggiato la troupe di don Michele a raggiungere gli obiettivi che ha più a cuore.

Il vescovo potrà ora comodamente gustare sulla poltrona del suo salotto il musical grazie alla pennetta Usb che i presenti gli hanno consegnato nel caldo momento finale di saluto e scambio di doni: al presule i materani hanno portato un Cucù in terracotta e il diario scolastico che la prof. Abbatino fa realizzare ogni anno per i suoi studenti, i materani invece hanno portato a casa cravatte, foulard e don Michele alcuni libri sul Giubileo.

Una bella esperienza per tutti, un incoraggiamento a fare bene ogni cosa. E a sentirci interpellati a spendere qualcosa di noi che possa aiutare a render più bello quel piccolo angolo di mondo a cui apparteniamo.

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Giuseppe Longo

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