L’insegnamento della religione cattolica: laboratorio di cultura e dialogo

La Conferenza Episcopale Italiana, a quarant’anni dalla firma del Concordato lateranense, ha ritenuto opportuno fare il punto della situazione e richiamare l’attenzione sull’Irc, volendo evidenziare e rilanciare il suo servizio alla scuola. Negli ultimi anni la società italiana è cambiata a seguito del fenomeno migratorio ponendo all'attenzione la presenza di culture e religioni diverse sul territorio e nelle aule scolastiche. Occorreva dare una risposta in termini di dialogo e confronto per cui l’Irc ha saputo trasformarsi e rinnovarsi, rispondendo negli anni alle domande della scuola e della società italiana.

L’allegata Nota Pastorale IRC è stata approvata dalla 81ª Assemblea Generale della CEI (Assisi, 17-20 novembre 2025), dopo un’ampia consultazione in tutte le Diocesi italiane. A suo modo, è anche una conferma e un rilancio di quanto affermava papa Leone XIV il 27 ottobre 2025, all’apertura del Giubileo del mondo educativo: «Chi studia si eleva, allarga i propri orizzonti e le proprie prospettive, per recuperare uno sguardo che non si fissa solo in basso, ma è capace di guardare in alto: verso Dio, verso gli altri, verso il mistero della vita. Questa è la grazia dello studente, del ricercatore, dello studioso: ricevere uno sguardo ampio, che sa andare lontano, che non semplifica le questioni, che non teme le domande, che vince la pigrizia intellettuale e, così, sconfigge anche l’atrofia spirituale».

Di seguito la Nota Pastorale integrale IRC:

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Domenico Infante

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