Parrocchia San Giacomo. Domenica 21 dicembre il preseppe vivente

Un cammino al seguito della stella, un momento di preghiera per accogliere la venuta di un Dio d’amore sulla terra: un’opera che nasce dai gruppi dei fanciulli e dei loro genitori. Una proposta per tutti curata dalla comunità parrocchiale di San Giacomo per quest’ultima domenica di Avvento.

Nella parrocchia materana di San Giacomo, dopo la riuscita rappresentazione della passione vivente nello scorso mese di marzo, domenica 21 dicembre è la volta del presepe vivente.

Parrocchia San GIacomo. I bambini e i ragazzi prima della rappresentazione della “Via crucis musicale” (28/03/2025).
Ora sono pronti a offrire la rappresentazione del presepe vivente.

“Un’idea che nasce dal desiderio di condividere un momento molto forte dell’anno liturgico, l’attesa e l’arrivo di Gesù Bambino, in primis tra i bambini della parrocchia ma anche con tutti coloro che desiderano partecipare”, spiega Rossella Maccarrone, catechista parrocchiale.

Un’esperienza che ha coinvolto anche i genitori, alcuni come figuranti, altri a supporto alla realizzazione del presepe mettendo a frutto i propri talenti. Tanta la cura nel preparare gli abiti su misura per ognuno dei partecipanti.

“Un presepe che è un cammino seguendo la stella, che ci guiderà nell’arrivare appunto a quella mangiatoia dove un piccolo bambino è arrivato per noi ad annunciarci un regno d’amore”, continua Rossella Maccarrone.

Dopo un mese di preparazione, i ragazzi e i bambini, i genitori e le catechiste, sono pronti a vivere questo momento di preghiera. La comunità ha il piacere di invitare domenica 21 dicembre ore 19:30 anche chi non appartiene alla parrocchia a vivere in un clima di preghiera, seppur in forma alternativa, e meditazione questo momento di preparazione al Natale. Allietati dalla presenza delle pettole e del vino.

Un progetto che nasce con la collaborazione con l’Istituto “Fermi”. Si coglie l’occasione per ringraziare la dirigente, prof. Isabella Abbatino, che ha accolto subito l’invito a collaborare a questo progetto insieme, coinvolgendo alcune classi della primaria.

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Giuseppe Longo

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