Un immenso impatto hanno avuto queste donne straordinarie sulla vita di tante famiglie e sull’intera comunità bernaldese-metapontina. Ma era necessario inviarle in nuovi luoghi di missione.
Il primo congedo: con la comunità di Bernalda
La comunità di Bernalda deve molto alle Suore “Riparatrici del Sacro Cuore”. Per quasi un secolo, le suore hanno offerto rifugio, conforto e, soprattutto, sorrisi ai bambini che vivevano in condizioni di disagio. La loro presenza costante, il loro abbraccio rassicurante e la loro dedizione instancabile hanno permesso che esse fossero un vero punto di riferimento per chiunque avesse bisogno di aiuto e sostegno.
La celebrazione di congedo a si è svolta in Chiesa Madre domenica 15 giugno, presieduta da don Vito Burdo e concelebrata da don Antonio Lopatriello.
Le suore “sono state un faro, un punto di riferimento non solo per tante famiglie in difficoltà, ma per l’intera comunità bernaldese. Non hanno mai fatto mancare il loro sorriso, la loro presenza, il loro abbraccio” ha evidenziato don Vito, esprimendo un sentimento condiviso da tutti i presenti.
Come segno tangibile della loro permanenza e della loro amicizia, le suore hanno donato un’aureola alla statua del Sacro Cuore di Gesù, un gesto simbolico che perpetuerà il loro ricordo nella nostra comunità. Inoltre, a tutti i presenti alla celebrazione è stata donata una coroncina del rosario benedetta: un piccolo, ma significativo, ricordo di un legame spirituale e umano profondo.
La loro eredità di amore, dedizione e carità rimarrà indelebile nei cuori e nella storia della nostra Comunità, un esempio luminoso di come la fede e la compassione possano trasformare e arricchire la vita di intere generazioni. Il loro andare via lascia un vuoto, ma anche la certezza che il bene seminato in questi 95 anni continuerà a fiorire.
Anche la comunità di Metaponto saluta commossa le suore
Dopo il saluto alle suore di Bernalda, sabato 21 sera anche la comunità di Metaponto ha salutato le suore che per 56 anni hanno operato lì: una celebrazione presieduta da don Angelo Gioia, amministratore parrocchiale di San Leone Magno, nonché amministratore diocesano, e concelebrata da don Pasquale Giordano, don Pasquale Ditaranto e don Giuseppe Tundikkarot ,Vicario parrocchiale di Metaponto.
Don Angelo, nell’omelia ha sottolineato la felice coincidenza della solennità del Corpus Domini con questo evento: “È la solennità del vostro amato – ha detto alle suore Riparatrici – Colui per il quale vi spendete, riparando con la preghiera e le opere di carità alle offese inferte al Sacro Cuore di Gesù”.
Don Angelo ha poi proseguito, invitando l’assemblea a guardare al distacco non come a un triste evento ma a rivolgere il cuore al frutto prezioso che la seminagione di queste instancabili suore ci consegna: la comune méta del Cielo.
Sì, è proprio vero: le suore riparatrici del Sacro Cuore hanno seguito l’andamento dei tempi e delle stagioni di questa borgata. Sono cresciute e insieme a loro hanno fatto crescere intere generazioni di bambini, famiglie, anziani. Tante le loro opere di carità ma anche il servizio di animazione liturgica, il catechismo per i bambini, la visita agli infermi.
Dal calore dei saluti e dei ringraziamenti che si sono susseguiti a nome della comunità e delle istituzioni presenti è emerso il grande amore che rimane in dote con la loro partenza.
Infine, a nome della Madre Generale, suor Tina Salierno, è stato letto un profondo messaggio che si è concluso nel seguente modo: “Noi abbiamo seminato, adesso tocca a voi.” Un bel mandato!
La serata si è conclusa con un tempo di convivialità e di fraterna condivisione.
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