Craco. Festa della Madonna della Stella: Mons. Benoni presiede l’eucaristia conclusiva il 10 agosto

È stata la prima festa patronale della diocesi che ha presieduto il nuovo vescovo quella della Madonna della Stella a Craco. Soddisfatto il popolo crachese e il parroco.

È da circa un trentennio che la festa in onore della Madonna della Stella viene celebrata a Craco Peschiera la seconda domenica di agosto.

Quando si viveva a Craco “vecchia”, la festa si svolgeva lì. In seguito a degli smottamenti franosi l’abitato fu spostato 8 km a valle e, dietro sollecitazioni dei paesani emigrati verso l’Italia del nord o nei paesi esteri, il parroco di allora acconsentì a che, oltre alla prima domenica di maggio, quando la festa si svolgeva al paese vecchio, vi fosse una seconda festa a Craco Peschiera.

Tanta gioia tra i parrocchiani, subito all’opera con la macchina organizzativa, quando il parroco, don Alberto Delli Veneri, ha comunicato la presenza del nostro Arcivescovo per la celebrazione domenicale. I momenti di affanno nella preparazione e messa a punto dell’evento sono stati frenetici, ma il tutto è stato fatto con attenzione e amore, sotto la “stella” che ci guidava. Anche grazie a don Alberto che ci ha aiutati a preparare l’evento.

L’attesa è stata colmata con l’inizio dei festeggiamenti, sabato 26 luglio, con la Santa Messa al Santuario della Madonna della Stella, sito in Craco vecchia e, a seguire, con la traslazione dell’effige della Vergine, con corteo motorizzato, presso la Chiesa di San Nicola Vescovo, in Craco Peschiera. Il settenario, in preparazione alla festa, ha visto la presenza di diversi sacerdoti che hanno presieduto le celebrazioni.

Il 10 agosto, solennità della Madonna della Stella, giunge con gioia: alle 18 inizia la processione e alle 19:30 viene celebrata la Santa Messa solenne con il nostro arcivescovo, alla presenza di diversi sindaci della zona e con viva e numerosa partecipazione del popolo del luogo.

Sua eccellenza ha tenuto a sottolineare che era la prima festa che presiedeva da vescovo di Matera-Irsina. Il “non temere”, parole pronunciate dal Signore stesso, ha sottolineato mons. Benoni nell’omelia, è il punto di partenza di ogni esperienza cristiana e un invito a vivere la fede con fiducia, senza lasciarsi paralizzare dalla paura. Ha richiamato, inoltre, l’importanza di amministrare con fedeltà e prudenza ciò che ci è affidato, sia nei beni materiali sia nelle relazioni, riconoscendo in tutto un dono di Dio.

Noi cristiani abbiamo ricevuto in dono il “Regno”, cioè tutto. Questo non ci evita sacrifici, sofferenze, difficoltà né scoraggiamenti.

Questo il passaggio dell’omelia da cui diversi fedeli sono rimasti colpiti. Altri sottolineano invece il messaggio:

Gesù ci dice di non ripiegarci su noi stessi, ma come servi fedeli dobbiamo aprire il nostro cuore ai fratelli: “Beati quei servi che il padrone troverà vigilanti, con le cinture ai fianchi quando arriverà nella notte. Beati loro! Perché il padrone stesso si cingerà i fianchi e li servirà: Dio si fa servo dei servitori fedeli”.

Poi, il saluto che ha porto al vescovo il sindaco di Craco, Vincenzo Lacopeta, riprendendo le stesse parole che mons. Ambarus aveva rivolto alle autorità civili nel discorso precedente il suo insediamento, che si conclude con la presa d’impegno:

Saremo collaboratori leali per il bene della nostra comunità e dell’intera diocesi

Molto bella la benedizione finale, in cui il vescovo ha rivolto un pensiero particolare a coloro che si sentono lontani dalla Chiesa, perché non si percepiscono accolti dall’abbraccio del Padre, pregando il Signore affinché tutti si sentano accolti e amati nella comunità, senza esclusioni.

Infine, il saluto di benvenuto al vescovo da parte di una collaboratrice parrocchiale:

Eccellenza reverendissima,
a nome di tutta la comunità le diamo il benvenuto, segno di rinnovata speranza e guida per il nostro cammino.
L’attesa per la nomina del nuovo Pastore non è stata passiva, ha richiesto impegno, vigilanza e preghiera, così come richiama il vangelo di Marco: “Vigilate, dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà” (Mc 13,33-37).
L’annuncio della sua nomina è stato per noi momento di giubilo.
Buon inizio, o Padre, assicurandole la nostra piena collaborazione per il bene della nostra diocesi, e come segno di benvenuto, in occasione della sua presenza in questo giorno così importante per la nostra comunità.

E una giovane gli ha porto in dono da parte della comunità una stola mariana, un libro sulla sacra effige della Madonna della Stella e un quadro su legno della Madonna.

Al termine della celebrazione, sul sagrato della chiesa, vi è stato un momento conviviale con il vescovo e la comunità tutta.

“Grande partecipazione e ottima riuscita” il commento del parroco don Alberto al termine dei festeggiamenti.

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Anna Maria Bruna Nicoletti

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