L’evento, pensato come occasione di incontro, formazione e celebrazione, ha visto la partecipazione di numerosi giovani, animatori, preanimatori ed educatori provenienti da diversi oratori della regione, desiderosi di vivere insieme un momento di fede e condivisione.
Dopo l’accoglienza dei partecipanti, la giornata si è aperta con i saluti istituzionali del Presidente Zonale ANSPI di Matera, Nico Paolangelo, che ha sottolineato l’importanza di “camminare insieme come comunità educanti, per costruire oratori sempre più inclusivi, creativi e aperti alle sfide del tempo presente, radicati nel Vangelo e capaci di generare speranza”.
Ha portato il suo saluto anche il Presidente dell’Oratorio ANSPI Blue Eyes “Pierangelo Gentile” di Irsina, ringraziando tutti per la calorosa partecipazione e per la collaborazione nella realizzazione dell’iniziativa.
A seguire, si è svolto un momento formativo a cura di Daniela Volpe, animatrice, educatrice e formatrice ANSPI dello zonale di Matera, che ha proposto una riflessione sul ruolo degli oratori oggi, come spazi di crescita umana e spirituale, capaci di accogliere le fragilità dei più piccoli e accompagnarli nel loro cammino di vita, in un’ottica di corresponsabilità tra laici, famiglie e comunità parrocchiali.
Il cuore spirituale della giornata è stata la Santa Messa, celebrata da don Giuseppe Calabrese, che nell’omelia ha invitato i presenti a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, affinché ogni oratorio sia luogo di Pentecoste permanente: “dove ognuno possa sentirsi ascoltato, valorizzato e mandato”.
A chiudere la serata, in un clima di festa e convivialità, il DJ set nel piazzale della parrocchia, animato da musica, sorrisi e voglia di stare insieme, nel segno di quella gioia del Vangelo che è cifra distintiva dell’esperienza oratoriana.
La Festa degli Oratori ha rappresentato un’importante tappa nel cammino dell’ANSPI di Basilicata verso il Giubileo del 2025, ponendo al centro i valori della comunità, della formazione, della fede condivisa e della gioia dell’incontro. Una giornata che ha lasciato nei cuori dei partecipanti il desiderio di continuare a “fare oratorio” come stile di vita e come servizio alla Chiesa e al territorio.




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