Il concerto, un vero e proprio canto di lode alla Vergine Madre, come lo ha definito nell’aprire la serata don Angelo Gallitelli, parroco della Cattedrale, è stato vissuto in un clima di profondo raccoglimento, intervallato da brevi riflessioni sulla figura di Maria.
Il titolo dell’evento, “Sub tuum praesidium“, richiama la più antica antifona mariana («Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio») il cui testo, contenuto in un papiro egizio proveniente da un contesto cristiano-copto e custodito dalla John Rylands Libray di Manchester, viene fatto risalire al III-IV secolo dC.
C’è qui la prima attestazione del titolo Theotokos (Madre di Dio), definizione che, pur pronunciata dal Concilio di Efeso nel 431, fu anticipata dal primo Concilio di Nicea (325) che riconobbe, contro l’eresia ariana, la piena natura divina di Cristo introducendo l’espressione homoousios (“della stessa sostanza del Padre”): Dio vero da Dio vero, come recitiamo nel Credo.
Il testo del “Sub tuum praesidium“, nel quale si implora la protezione di Maria nei pericoli, ha avuto larga diffusione in tutti i riti (copto, bizantino, romano, ambrosiano) ispirando centinaia di musicisti, da Palestrina a Mozart fino al contemporaneo Cardinale Domenico Bartolucci (1917-2014), per oltre vent’anni direttore della Cappella musicale pontificia “Sistina”.
Tra i brani eseguiti dalla Polifonica Materana Pierluigi da Palestrina, sotto la guida magistrale del M. Carmine Antonio Catenazzo, direttore del Conservatorio di Musica di Matera, figurano opere di autori contemporanei insieme ad opere di autori del ‘500, tra cui Tomas Luis De Victoria e lo stesso Giovanni Pierluigi da Palestrina, da cui il coro trae il nome.
Compositore | Brano | Forma |
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Domenico Bartolucci (1917-2014) | Tota Pulchra | mottetto a 4 voci |
Manolo Da Rold (1974) | Ave Maria | mottetto a 4 voci |
Roberto Di Marino (1956) | Beata viscera Mariae | mottetto a 4 voci |
Tomás Luis de Victoria (1548-1611) | O magnum mysterium | mottetto a 4 voci |
Palmo Liuzzi (1972) | Stabat Mater | mottetto a 4 voci |
G. P. da Palestrina (1525-1594) | Regina coeli | mottetto a 4 voci |
Domenico Bartolucci | Sub tuum praesidium | mottetto a 4 voci |









Quanto al canto “Beata viscera Mariae“, proposto nella versione del compositore trentino Roberto Di Marino, che lega sonorità moderne alla poesia medievale del teologo e poeta parigino Filippo il Cancelliere († 1236) , esso si rifà al versetto evangelico “Beato il grembo che ti ha portato” (Lc 11,27).
Fu il Concilio di Calcedonia (431) a definire la natura di “Cristo vero Dio e vero uomo” e nei secoli successivi diversi testi patristici, come nel II Concilio di Nicea (787), loderanno le “viscere di Maria”.

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