Peregrinatio reliquia di Carlo Acutis e mostra “15 anni di amore e di fede” dell’ANSPI

Promossa dall’ANSPI Zonale Matera- Irsina, dal 7 al 30 luglio, si svolgerà nelle comunità parrocchiali dell’Arcidiocesi Matera-Irsina la Peregrinatio della reliquia del Beato Carlo Acutis , accompagnata dalla mostra itinerante “15 anni di amore e di fede”.

Un’estate segnata dalla Grazia, dalla gioia della fede e da una testimonianza che continua a parlare al cuore delle nuove generazioni. È quella che vivranno le comunità parrocchiali dell’Arcidiocesi Matera-Irsina nelle quali, dal 7 al 30 luglio, si svolgerà la Peregrinatio della reliquia del Beato Carlo Acutis, accompagnata dalla mostra itinerante “15 anni di amore e di fede”, promossa dall’ANSPI Zonale Matera- Irsina.

La reliquia del giovane beato toccherà in particolare gli oratori, portando con sé non solo il fascino della santità vissuta da un ragazzo del nostro tempo, ma anche un messaggio forte e attuale per il mondo giovanile.

Non a caso questa iniziativa è stata voluta proprio in estate, in concomitanza con il periodo dei Grest, per offrire ai bambini e ai giovani – i protagonisti assoluti delle attività estive degli oratori – un’occasione spirituale intensa e concreta che parli il loro linguaggio, li coinvolga da vicino e apra in loro la domanda sul senso della vita e sulla bellezza della fede.

La mostra, articolata in pannelli e contenuti multimediali, racconta la vita di Carlo: la sua infanzia, la precoce amicizia con Gesù Eucaristia, l’uso consapevole della tecnologia come strumento di evangelizzazione, la sua sensibilità verso i più deboli. Il tutto arricchito dal racconto dei miracoli eucaristici da lui documentati, segno della sua profonda devozione e della sua vocazione a rendere visibile l’invisibile.

La Peregrinatio avrà inizio lunedì 7 luglio dalla Parrocchia Santa Famiglia (sede operativa dell’ANSPI diocesana) con una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da don Carmine Lamonea, Presidente regionale ANSPI e delegato presbitero alla CEB per la Pastorale Giovanile.

Il cammino della reliquia si inserisce in un tempo particolarmente significativo per la Chiesa universale: è stato infatti ufficializzato nei giorni scorsi che Carlo Acutis sarà canonizzato domenica 7 settembre 2025 da Papa Leone XIV.

Una notizia accolta con entusiasmo in tutto il mondo, e in modo particolare dagli oratori, dove la figura di Carlo è da anni proposta come modello credibile, vicino, accessibile, in grado di mostrare ai giovani che si può essere santi senza smettere di essere autenticamente se stessi. Infatti proprio la stessa ANSPI ha sviluppato il suo sussidio estivo sulla figura di Carlo Acutis.

La coincidenza della Peregrinatio estiva con l’annuncio della canonizzazione fa di questo evento un momento ancora più forte e profetico: mentre Carlo si prepara a diventare il primo santo dell’era digitale, le sue reliquie attraversano le nostre strade e i nostri oratori, incontrano i volti dei nostri bambini, degli animatori, dei volontari e accendono nei cuori il desiderio di una vita piena, bella, luminosa.

In una società spesso disorientata e affaticata, dove i giovani faticano a trovare riferimenti autentici, Carlo si rivela una bussola e una voce amica, capace di testimoniare che essere cristiani oggi non è un peso ma un dono, che l’Eucaristia non è un rito vuoto ma un incontro reale, che internet non è solo distrazione ma può diventare strumento di annuncio e di bene.

L’ANSPI Zonale Matera-Irsina, con questa iniziativa, ha voluto offrire non un semplice evento, ma una proposta educativa e spirituale forte, capace di lasciare il segno nei percorsi formativi estivi, arricchendo i Grest di contenuti profondi, di emozioni sincere e di domande vere.

In ogni incontro, in ogni tappa, in ogni preghiera sussurrata davanti alla reliquia, Carlo continua a evangelizzare, a seminare gioia, a risvegliare vocazioni, a costruire ponti tra cielo e terra. “Tutti nascono originali, ma molti muoiono fotocopie”: la sua frase più nota è anche il cuore di questa Peregrinatio, che ci invita a non vivere nell’ombra, ma a brillare, come lui, della luce di Cristo.

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Nico Paolangelo

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