Solennità dell’Assunta. A San Pietro Caveoso un ricco triduo di festeggiamenti

Mercoledì 13 agosto nella Chiesa dei SS. Pietro e Paolo al Caveoso, nel cuore dei Sassi di Matera, iniziano le celebrazioni per la festa dell’Assunzione di Maria al cielo.
Festeggiamenti in onore dell’Assunta (anno 2024)

Fu Papa Pio XII, il primo novembre del 1950, a proclamare l’ultimo dogma mariano secondo il quale la madre di Gesù Cristo, “terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo” (cost. ap. ‘Munificentissimus Deus’, par. 44).

La Chiesa, discepola di Cristo, pellegrina e ministra di speranza” è il tema scelto per le celebrazioni di quest’anno, con chiaro riferimento al messaggio dell’anno giubilare.

È attorno all’icona raffigurata al centro del soffitto ligneo settecentesco della chiesa dei SS. Pietro e Paolo al Caveoso, in cui san Pietro porge le chiavi in mano alla Vergine Maria, posta tra lui e il Cristo risorto, che si snoda il tema del triduo di quest’anno in onore di Maria Assunta in Cielo. È ad esso che ci invita a guardare don Pasquale Giordano – Vicario Episcopale per la nuova Evangelizzazione e la Catechesi e attuale amministratore della parrocchia dei SS. Pietro e Paolo al Caveoso – per entrare nel senso dei festeggiamenti: “Lo splendore della gloria di cui è circonfuso il Risorto si contrappone all’oscurità in cui è immersa la creazione, raffigurata nell’immagine di una circonferenza divisa in due parti, ciascuna delle quali rappresenta il cielo, caratterizzato dalla presenza del sole e della luna, e la terra”. 

Icona raffigurata sulla volta della chiesa dei SS. Pietro e Paolo al Sasso Caveoso

“Il mondo avvolto nelle tenebre – continua don Pasquale – rappresenta tutta la creazione che soffre ma che, al tempo stesso, è animata dalla speranza, ovvero dall’ardente desiderio di diventare veramente libera partecipando alla gloria del Signore Gesù. La speranza non è una vaga utopia ma è la certezza interiore che è in atto un processo di rinnovamento e di redenzione operati da Dio, attraverso Gesù. La realtà nella quale siamo immersi, in cui sempre più forti riecheggiano i tuoni della guerra e le grida degli innocenti martirizzati, sembra contraddire la voce dello Spirito che suggerisce al cuore della Chiesa di perseverare nella giustizia e nella misericordia per sconfiggere il male e far regnare la carità. […] Maria è rappresentata su un piano intermedio tra Pietro e Cristo, ad indicare la sua funzione mediatrice e in particolare la Chiesa penitente, che vive protesa verso il compimento della speranza, ovvero l’essere totalmente una in Cristo. 

“In questa icona – ancora don Pasquale – sono presenti i temi fondamentali di questo anno giubilare. Pietro, pellegrino di speranza, capofila di un popolo in cammino tra tante prove, che guardando a Maria riconosce in lei il ‘segno di consolazione e di sicura speranza’. Ogni credente invoca la sua materna protezione affinché, come madre e maestra, insegni la via che conduce a Gesù”.

Il programma prevede, oltre alle celebrazioni liturgiche, due incontri culturali:

  • La ragione della nostra Speranza, il 13 agosto, che si sviluppa nella lettura biblico-teologica del ciclo pittorico sul succitato dipinto su san Pietro che decora il soffitto della chiesa;
  • La nostra chiesa, la nostra storia, il 14 agosto, che prevede la proiezione del video “J’s a Sand P’t” (“Giù a San Pietro”) a cura di Nino Vinciguerra. A seguire un momento di convivialità nella piazzetta della Madonna dell’Idris, promosso da alcuni residenti del quartiere e aperto a tutti coloro che vorranno assaporare la tipica “frisella” materana e la visita gratuita a U’ firn d’ la chiazzodd (Museo del Pane) di Francesco Annese e a Benedetto Montemurro.

La festa culminerà il 15 agosto con la celebrazione eucaristica delle ore 19 presieduta mons. Benoni Ambarus, Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico; a seguire la fiaccolata con la statua di Maria Assunta per le vie dei Sassi.

La chiesa di San Pietro Caveoso è raggiungibile con il bus urbano Linea Sassi dal parcheggio di via Saragat, alle spalle del Comune, con fermate in Piazza Matteotti e Via Rosselli.

Di seguito la locandina del programma.         

     

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Redazione

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