Con il MOOC, dentro il digitale e oltre

Con il MOOC, dentro il digitale e oltre

Parte il nuovissimo Mooc rivolto a animatori, insegnanti e figure educative. Un sistema a moduli da seguire in base alle proprie domande.
30 Aprile 2025

di Alessandra Carenzio, Professoressa associata di Didattica Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – Cremit

Dopo Educazione digitale, l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei e il Cremit (Centro di ricerca sull’educazione ai media, all’innovazione e alla tecnologia) dell’Università Cattolica lanciano un nuovo Mooc. Si tratta di un corso online, gratuito e aperto a tutti (Mooc sta infatti, per Massive Online Open Course) che approfondisce i temi della comunicazione al tempo del post-digitale. “(Post)Digitale comunicazione, educazione ed etica” – questo il titolo del corso – affronta le dinamiche, le esperienze e le contaminazioni tra umano, digitale e artificiale, riflettendo sull’educazione, sulle modalità di interazione, informazione e mediazione culturale.
Il termine post-digitale si riferisce a una fase in cui il digitale non è più una novità ma è diventato così integrato nella nostra vita quotidiana da risultare quasi invisibile o scontato. Il corso non ha vincoli di entrata in merito a titolo di studio, età o ruolo professionale e si rivolge a operatori pastorali, giornalisti, professionisti della comunicazione, animatori, educatori, insegnanti, studenti universitari, genitori.
Un affondo sulle tematiche, organizzate in 6 moduli ci consente di comprendere meglio i contenuti. L’analisi dei linguaggi e delle esperienze mediali, oggetto del primo modulo, vuole creare una cornice di riflessione sulla comunicazione oggi, grazie alle voci di due esperti di semiotica, Ruggero Eugeni e Michele Marangi; il secondo modulo tocca i temi del web sociale e della web reputation con i contributi di Stefano Pasta ed Elisabetta Locatelli sempre attenti alle dinamiche del web, mentre il terzo si concentra sull’educazione al tempo del digitale. Come cambiano le posture? Quale ruolo ha l’adulto? Lo vedremo insieme a chi scrive, docente di Didattica, e Matteo Lancini, presidente di “Minotauro”, il cui ultimo contributo ragiona proprio sul senso dell’essere adulti in relazione con gli adolescenti. Il nodo dell’etica al tempo dell’Intelligenza Artificiale (IA) definisce il focus del quarto modulo, con il filosofo Adriano Fabris e il sociologo della comunicazione Piermarco Aroldi. Il quinto modulo prova a delineare i cambiamenti nella comunicazione nella e della Chiesa, attraverso la presentazione di alcune esperienze significative con Stefano Femminis, Sabina Ferioli e Mariangela Parisi e le voci-guida di Vincenzo Corrado e di Alessandro Gisotti, vice direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. L’ultimo modulo dedicato al giornalismo al tempo del web sociale e dell’IA si chiude con l’intervento di Riccardo Benotti (Sir), Marco Ferrando (vicedirettore di Avvenire) e i video-approfondimenti di Celeste Satta.
Il percorso è composto da video-lezioni, video-approfondimenti, schede tematiche per entrare nei costrutti e riflettere attraverso esempi, letture e attività operative che possono ispirare azioni in contesto. I materiali saranno sempre accessibili e con rilascio settimanale, non occorre connettersi a un orario o giorno specifico: tutti i contenuti sono infatti a misura di partecipante, che può decidere come, quando e quante volte fruire delle risorse.
È possibile seguire tutti i moduli o solo alcuni (l’attestato si ottiene seguendone almeno tre e superando i brevi test associati). Ad esempio, insegnanti e genitori potrebbero scegliere i moduli dedicati all’esperienza mediale, al web sociale e all’educazione digitale, ma aggiungerne anche altri; giornalisti e operatori della comunicazione potrebbero seguire i moduli che approfondiscono le caratteristiche del web sociale, dell’etica e del digital journalism; gli educatori, gli operatori della pastorale, i catechisti potrebbero scegliere i moduli sull’esperienza mediale, sulla comunicazione nella Chiesa e sull’educazione digitale.
Si tratta, in sintesi, di una bella occasione per aggiornare la riflessione, confrontarsi con nuove idee e sviluppare percorsi di senso per il proprio ambito di vita.
Il corso parte in questi giorni e si sviluppa lungo 6 settimane, le iscrizioni sono aperte, a questo link. Rimandiamo al sito di Cremit (www.cremit. it) per tutti gli aggiornamenti e le grafiche del corso.

(Pubblicato su Avvenire del 29 aprile 2025)

Redazione

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