Festa del SS Crocifisso a Miglionico

Dal 30 aprile al 3 maggio prossimo si terrà presso la Parrocchia Santa Maria Maggiore di Miglionico la Festa del SS Crocifisso in cui sono previste una serie di attività. In particolare il 2 maggio, dopo la Santa Messa in onore di P. Eufemio da Miglionico, alle ore 20, presso la chiesa del Carmine, ci sarà l'inaugurazione della Mostra fotografica "Il Volto della Devozione" a cura dell'Associazione Pasolini e la presentazione del catalogo fotografico "La bellezza crocifissa", la processione dell’antico simulacro negli scatti di Domenico Notarangelo a cura di Gabriele Scarcia. Il 3 maggio presiederà la Santa Messa alle ore 10,30 SE mons. Salvatore Ligorio. A seguire, alle ore 12:00, ci sarà la processione del SS Crocifisso per le strade del centro storico.

Di seguito il programma dettagliato in locandina:

Sempre su iniziativa dello storico Gabriele Scarcia, con la fattiva collaborazione del parroco don Egidio Musillo e il Priore della Congrega del Crocifisso Domenicantonio Comanda, saranno in esposizione oggetti liturgici francescani e i resti mortali di Padre Eufemio da Miglionico. A tal proposito sarà presente fra Domenico Marciliano, direttore dell’Ufficio Cultura e Arte della Provincia Salernitano-Lucano delegato dal Ministro Provinciale dei francescani.

Mostra
2 Maggio 2025 – ore 20:00
Chiesa del Carmine, Miglionico (MT)

Il Volto della Devozione
Il Santissimo Crocifisso di Miglionico e le immagini della Festa del 1978

Presentazione del Catalogo fotografico a cura di Gabriele Scarcia: La bellezza crocifissa, la processione dell’antico simulacro negli scatti di Domenico Notarangelo

La fotografia antropologica di Domenico Notarangelo e la scultura del Crocifisso di #miglionico realizzata da frate Umile da #petralia pur appartenendo a linguaggi e tempi diversi, condividono una medesima tensione espressiva: la rappresentazione della sofferenza umana nella sua dimensione più autentica e misericordiosa.

L’una, attraverso lo sguardo lucido e partecipe sul mondo contadino lucano del secondo Novecento; l’altra, scolpita nel legno nel Seicento, nella carne martoriata di un Cristo che è insieme uomo e divinità.

Entrambe restituiscono volti e corpi segnati dal dolore e dalla fede, narrando esistenze al margine ma colme di senso.

Come ha osservato lo storico Gabriele Scarcia è singolare come esistenze apparentemente distanti – quelle di un fotografo laico e un frate scultore – possano incontrarsi nel “cerchio angusto della sopravvivenza”, generando simboli potenti e durevoli.

Il Crocifisso di Miglionico, con la sua “straziata inesorabile bellezza”, parla ancora oggi con voce limpida, come le immagini di Notarangelo: entrambe offrono un rifugio di verità in cui religiosità e arte si fondono, diventando testimoni del tempo e dell’animo umano.

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Foto di Domenico Notarangelo dell’Archivio Notarangelo

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Redazione

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