
Una nuova epoca si affaccia all’orizzonte: nuove speranze si intravedono ascoltando le parole che Leone XIV pronuncia nel suo incipit dal balcone di San Pietro: “La pace sia con tutti voi!. Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente!”
Il clima politico che attraversa l’intero universo in questo momento dà senso profondo e compiuto alle parole del nuovo pontefice che ha idee molto chiare per il suo Ministero Petrino e, in continuità con Papa Francesco, conosce molto bene le fragilità del mondo, le diverse povertà, gli egoismi, i nazionalismi, l’incapacità al dialogo. Questi concetti Leone XIV li ha ribaditi nell’incontro fatto con i giornalisti di tutto il mondo qualche giorno fa: “La pace comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri; e, in questo senso, il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza: dobbiamo dire “no” alla guerra delle parole e delle immagini, dobbiamo respingere il paradigma della guerra”. Quindi, la rivoluzione della pace deve partire necessariamente dal cuore di ogni uomo fino ad arrivare molto forte a quello dei potenti che governano il mondo.
“La Chiesa deve accettare la sfida del tempo” dice ancora Papa Leone XIV ai giornalisti, sostenendo che la comunicazione va alleggerita “da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio” ed infine va purificata dall’aggressività. Occorre una comunicazione capace di ascolto, di dare voce a chi non ha voce, perciò, sostiene, “Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra. Una comunicazione disarmata e disarmante ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo e di agire in modo coerente con la nostra dignità umana“.
Quindi si pone una questione sociale che la Chiesa, all’epoca di Leone XIII, ha affrontato con la prima grande rivoluzione industriale. Infatti, tale pontefice, a cui si è riferito Papa Prevost, con la sua Enciclica Rerum novarum ha affrontato questioni sociali non di poco conto per l’epoca. Oggi la Chiesa, ed in primo luogo Papa Leone XIV, mette in gioco il patrimonio di oltre un secolo di dottrina sociale cristiana per rispondere ad un’altra rivoluzione, l’intelligenza artificiale, che comporta sfide ancora più importanti per l’uomo che è costretto a difendere la propria dignità, la giustizia e il lavoro. Conseguentemente, mentre papa Francesco ha proposto un modello di Chiesa in uscita, papa Leone XIV certamente saprà guidare i cristiani verso questa uscita attuando un paradigma valido per costruire una novità di vita per l’uomo d’oggi.
Intanto, domenica 18 maggio, alle ore 10,00 in piazza San Pietro, ci sarà la solenne celebrazione eucaristica per l’inizio del pontificato di Leone XIV. Il rito prevede momenti dal grande valore simbolico nei quali spiccano le antiche insegne episcopali del pallio e dell’anello del pescatore. Inoltre, è stata diffusa dalla Sala stampa della Santa Sede la foto ufficiale di papa Leone XIV che riportiamo nel seguito.

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