Giovani pellegrini di speranza. Giunti stamattina in venti dalla Diocesi

Tanto fermento a Roma, già da ieri sera. Una notte in bus per una ventina di ragazzi della diocesi di Matera-Irsina che si sono uniti ad altri 27 di Potenza-Muro L.-Marsico N. alla volta di Roma. Il primo momento questa mattina nella parrocchia romana “Santa Maria del Buon Consiglio”.

Un’invasione di gioia, con canti in tutte le lingue del mondo: ieri a Roma è entrato nel pieno il giubileo dei giovani.

Molti giovani erano presenti dai giorni precedenti per partecipare la sera del 30 luglio alla messa inaugurale celebrata dal card. Rino Fisichella, pro-prefetto per il dicastero dell’Evangelizzazione. Ma ben 70mila – e tra loro anche una rappresentanza lucana – se ne contavano ieri in Piazza San Pietro a partire dalle 16 per la veglia presieduta dal card. Zuppi: dopo una parte all’insegna delle canzoni italiane, il momento di spiritualità sul Credo partendo dal brano evangelico in cui Gesù davanti all’affermazione di Pietro gli dona un nome nuovo e una nuova missione: così i ragazzi sono chiamati a rinnovare la loro fede nel Signore nel segno del Battesimo ricordato dall’aspersione da parte dei sacerdoti dell’intera piazza.

È così che i giovani italiani celebrano il loro giubileo “raccolti nell’abbraccio della Madre Chiesa della Basilica di San Pietro”, ha sottolineato il card. Zuppi nel suo saluto. Non è mancata la trasmissione del saluto del card. Pizzaballa di invito ad avere “uno sguardo di fede per trovare nella notte punti di luce” e diventare operatori di pace.

Tanti gli artisti che si sono avvicendati sul palco, tra i quali i Neri per caso e Mr Rain con la sua canzone “Supereroi”, alternandosi alla lettura di testi su Pietro ispirati al vangelo e riscritti per l’occasione e alle testimonianze di tante belle esperienze di cronaca bianca che generano speranza nel mondo: dai giovani di Napoli che trasformano con le loro idee la città occupando canoniche e chiese per creare luoghi di speranza o della mamma di Sammy Basso ricordando la speranza di un figlio che nonostante la malattia dava coraggio a tutti coloro che incontrava.

Arrivano i giovani di Matera e Potenza: la celebrazione presieduta da mons. Davide Carbonaro

Primo momento comune, nel segno della comunione e della sinodalità, insieme al resto delle diocesi lucane – alcune già presenti a Roma – la santa Messa presieduta questa mattina da mons. Davide Carbonaro di Potenza, presso la splendida Basilica di Santa Maria del Buon Consiglio dove inoltre i giovani passeranno in sacco a pelo le prossime notti.

Voi rappresentate questo piccolo tassello delle chiese di Basilicata che viene qui dove è Pietro, e si unisce come uno straordinario mosaico a tutti gli altri tasselli di comunità sparse in tutto il mondo. E quando tutti i pezzi costituiscono il bellissimo mosaico, allora possiamo contemplare un’immagine e riempire il nostro cuore di stupore,

le parole del vescovo nell’omelia.

E ispirandosi al vangelo del giorno (Mt 13,54-58) che parla di Gesù che torna nella sua patria e “suscita domande” tra i suoi concittadini – non è il figlio di Giuseppe e di Maria? – ma non è riconosciuto per chi realmente è, mons. Carbonaro afferma che “la nostra patria comune è la mano di Dio, diventata carezza nei confronti della nostra umanità quando Gesù è venuto in mezzo a noi e l’ha trasformata”. E a proposito del riconoscere Gesù, suggerisce che “nel momento in cui io conosco di più Gesù, conosco anche chi sono io. E questo è il cuore del mio rapporto con Lui. Più conosco Gesù, più conosco la mia umanità. E più conosco la via per raggiungere Gesù e cioè la sua divinità”.

E invita i ragazzi ad approfittare di questi giorni da vivere con apertura e profondità: “Che il Signore che cammina con noi ci conceda gli occhi dello stupore”, qualità distintiva dell’umano.

I ragazzi di Azione Cattolica: il pomeriggio alla tomba del beato Piergiorgio Frassati

Il pomeriggio ha visto i ragazzi di Azione Cattolica, guidati da don Francesco Gallipoli, Assistente di Azione Cattolica-Settore Giovani, spostarsi presso la Basilica di Santa Maria Sopra Minerva, a pochi passi dal Pantheon. Lì è esposto alla venerazione dal 26 luglio, in occasione del giubileo dei giovani, il corpo del beato Piergiorgio Frassati, prossimo alla canonizzazione (in programma per il 7 settembre): un santo giovane (1901-25) che ha militato nelle file dell’Azione Cattolica.

E lì è stata organizzata per il pomeriggio di oggi un’adorazione eucaristica, sottotitolata “L’uomo delle otto beatitudini” – così veniva chiamato il beato Frassati – guidata dalla lettura del passo evangelico delle beatitudini e dalla meditazione di uno scritto dello stesso beato sulla carità. Don Francesco osserva emozionato che migliaia di giovani sono passati e si sono fermati presso la reliquia del beato Piergiorgio per venerarlo e pregarlo.

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Redazione (con i contributi di don G. P. Grieco e don F. Gallipoli)

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