È la domenica che segue la solennità della Trasfigurazione del Signore che la città di Irsina festeggia Cristo Salvatore: una tradizione istituita dal suo compianto parroco don Vito Manfredi.
In tono maggiore i festeggiamenti che quest’anno ha organizzato il parroco del SS. Salvatore, don Peppe Calabrese, iniziati il 31 luglio con la missione popolare nel centro di Irsina predicata da don Giuseppe Spoto, di origini irsinesi, ma parroco a Dallas, da dove è giunto con una rappresentanza della sua comunità. Una tappa del pellegrinaggio giubilare dei giovani in viaggio verso Tor Vergata.



fanno tappa a Irsina nel pellegrinaggio giubilare dei giovani in viaggio verso Tor Vergata.
La celebrazione eucaristica in Piazza don Vito Manfredi, la catechesi in parrocchia e la processione motorizzata della statua di Cristo Salvatore per le vie dei quartieri della parrocchia addobbate a festa – con la stazione di preghiera in piazza Aldo Moro, San Giuseppe, la Madonnina sul Pozzo e Padre Pio – i momenti che hanno aperto i festeggiamenti in onore di Cristo Salvatore di quest’anno.





Non meno rilevanti i momenti di domenica 3 agosto il pellegrinaggio giubilare verso la concattedrale e la festa dei giovani “Pierangelo Gentile” e, poi, martedì 5 agosto il “Roveto ardente di adorazione” animato dal gruppo diocesano del Rinnovamento nello Spirito Santo, una proposta che sta diventando una tradizione, ispirata quest’anno ai versetti di san Paolo ai Romani: “Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre! E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria” (Rm 8,14-17).
Racconta Franco Maggi, tra gli animatori del momento di preghiera: “Le numerose persone convenute hanno potuto fare una volta di più, condotti dall’animazione carismatica, una speciale esperienza dell’Amore di Dio e del suo invito a vivere in pienezza l’adozione a figli in Cristo, a gustare la pienezza dell’eredità promessa, la vita eterna, ad invocare una permanente effusione dello Spirito Santo per una vita orientata alla santità”.

animato dal gruppo diocesano del Rinnovamento nello Spirito Santo
Sarà vera e autentica festa se…
Assieme alla novena, che è ormai quasi a fine corsa, non mancano i momenti ricreativi come le serate musicali che precedono e segnano la giornata della festa, animate da Pietro Cirillo (8 agosto), dalla musica di De André (9 agosto), da Andrea Vena&band (10 agosto) ma la festa è occasione di revisione di vita e presa di coscienza di chi festeggiamo.
Sarà vera e autentica festa se ci arrenderemo alla sua azione di salvezza: tutti siamo chiamati a lasciarci salvare da Gesù Cristo.
Sarà vera e autentica festa se, a partire dall’evento della celebrazione della festa di Cristo Salvatore, […] sentiamo il bisogno e la necessità di varcare la porta di ingresso di una Chiesa e celebrare la Divina Eucaristia non solo in occasione dei funerali o eventualmente di matrimoni o di feste religiose importanti.
Sarà vera e autentica festa se, nello stile del cristiano e del discepolo di Cristo, in cambio della gelosia, dell’invidia, della cattiveria e del pettegolare conseguiamo umiltà, verità e carità.
Sarà vera e autentica festa se il Vangelo diventa «l’oggetto del nostro pensare, l’argomento del nostro parlare e il motivo del nostro vivere».
È questo che scrive don Peppe nel suo messaggio alla comunità locale, invitandola a prendere coscienza, in questa edizione che ricorre in un anno giubilare in cui torna spesso e volentieri l’immagine della porta, che la porta è Cristo stesso (“Io sono la porta”, recita Gv 10,7).
Ma siamo invitati anche – ancora le parole di don Peppe – “a fidarci di Gesù Cristo, ad aprire la porta della nostra vita per credere ed incontrarLo”, abbandonando ogni tentazione di relativismo, considerando che Gesù Cristo è sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre. E don Peppe cita, a proposito, il simbolo niceno-costantinopolitano di cui quest’anno ricorre il 1700° anniversario che, attraverso così tanto tempo, è rimasto immutabile.
Verso la giornata della festa
Due i momenti che prevede il giorno della festa: dopo il giro della bassa musica della Banda AMICA per le vie cittadine a partire dalle ore 9, la solenne concelebrazione eucaristica, unica nella giornata a Irsina, nella parrocchia del SS. Salvatore alle ore 11, con l’amministrazione dei battesimi, e la solenne processione del Salvatore per le vie del centro alle ore 19, con il momento finale dell’affidamento del popolo di Dio presente a Cristo Salvatore. A mezzanotte, lo spettacolo pirotecnico.
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