
Questi nuovi Santi segnano un momento significativo per la Chiesa e per i giovani: sono due modelli di santità accessibili e vicini alla loro realtà. Santi nell’Anno Giubilare 2025: Pellegrini di Speranza.
Pier Giorgio Frassati
Per Pier Giorgio Frassati, avviene in occasione del centesimo anniversario della sua morte.
Noto per il suo impegno sociale e la sua carità verso i più bisognosi. È considerato un esempio di vita cristiana vissuta a pieno.
La santità di questo giovane di Azione Cattolica continua a scaldare i cuori e ad ispirare i giovani a mettere al centro della propria vita l’amore di Dio e un servizio generoso e appassionato verso il prossimo, soprattutto i poveri.
La sua “regola di vita” – lasciarsi coinvolgere – resta un monito contro l’indifferenza e l’isolamento, un invito a sperimentare quell’apertura del cuore che lui ha incarnato, uno spiraglio prezioso per entrare in relazione autentica con le persone e con la realtà che ci circonda.
Un giovane immerso nel suo tempo, impegnato nella vita sociale e politica, esempio di una fede caritatevole e coraggiosa in un’epoca non facile per gli ideali cristiani: “Rinunciava al sonno e alle ore di studio per stare con i bisognosi”.
“Una santità concreta, nutrita dall’Eucarestia”.
Il suo nome oggi è un modello di santità soprattutto per i giovani di oggi.

CARLO ACUTIS
Carlo Acutis, l’adolescente italiano che ha amato profondamente l’Eucaristia, continua a portare gioia in tutto il mondo cattolico. È stato beatificato ad Assisi nel 2020 e sarà canonizzato da Papa Leone XIV il 7 settembre 2025.
Diventerà il primo santo millennial.
È nato il 3 maggio 1991 a Londra (Regno Unito), dove i suoi genitori, Andrea Acutis e Antonia Salzano, lavoravano. Pochi mesi dopo, la famiglia si trasferì a Milano (Italia).
Durante l’adolescenza, a Carlo fu diagnosticata una leucemia fulminante. Offrì le sue sofferenze per Papa Benedetto XVI e per la Chiesa.
Fin da piccolo, mostrò un amore speciale per Dio, nonostante i suoi genitori non fossero particolarmente praticanti. Sua madre racconta che, prima di Carlo, aveva partecipato alla Messa solo per la Prima Comunione, la Cresima e il Matrimonio. Ma il piccolo Carlo amava già recitare il Rosario.
Dopo la Prima Comunione, Carlo partecipava alla Messa ogni volta che poteva e faceva Ore Sante prima o dopo l’Eucaristia. Si confessava ogni settimana e chiese ai suoi genitori di portarlo in pellegrinaggio nei luoghi dei santi e dei miracoli eucaristici.
Frequentava la scuola dei gesuiti e già in vita il giovane era stato definito l'”influencer di Dio” per la sua intensa attività di evangelizzazione attraverso i mezzi digitali.

Per la Presidenza della CEI, “è ulteriore motivo di gioia il fatto che Acutis e Frassati siano proclamati santi nell’anno del Giubileo: la loro esistenza, che è stata un inno alla speranza, è un incoraggiamento a mettersi in cammino, a ‘vivere e non vivacchiare’ (Frassati) e a considerare l’Eucaristia ‘un’autostrada verso il Cielo’ (Acutis). La loro testimonianza genererà, senz’altro, altre storie di santità alla sequela del Signore che continua a essere presente nelle nostre vite”.
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