Editoriale. Guerre, missioni e sinodalità

Il clima piovoso di questi giorni ci riporta con nostalgia al tempo certamente più luminoso dell’estate, tra l’altro l’inizio di un nuovo capitolo nella storia della Diocesi: l’avvio dell’episcopato di mons. Benoni.

Il cielo plumbeo di queste giornate è perfettamente in sintonia con il grigio vento di guerra che spira implacabile in tante regioni del globo terraqueo e con lo stato d’animo che ne deriva. Ma non dimentichiamo la connotazione sinodale e missionaria e che il mese di ottobre ha a livello di Chiesa Italiana, quest’anno, e Universale.

Ottobre: tempo di preghiera e digiuno per la pace

È stato papa Leone XIV che ha invitato a “pregare ogni giorno il Rosario per la pace: personalmente, in famiglia e nelle comunità”. E così, anche la nostra Diocesi ha programmato un momento quotidiano di preghiera del Santo Rosario in Cattedrale, ai piedi dell’altare della Madonna della Bruna, alle ore 21.

Ecco le parole del vescovo Benoni:

In modo speciale nel mese di ottobre desidero invitare tutta la diocesi di Matera-Irsina e la diocesi di Tricarico a stringerci attorno alla Madre. Portiamo dinanzi a lei le lacrime dei padri e delle madri rimasti senza figli, degli orfani, di tutti coloro che sono schiacciati dal dolore a causa delle insensate e vergognose guerre.

Il primo appuntamento è oggi, 2 ottobre, dopo l’eucaristia che seguirà la cerimonia di svelamento del tema del Carro Trionfale della Festa della Bruna 2026.

Ai fedeli viene chiesto anche un gesto concreto: ogni venerdì un solo pasto a pane e acqua, con un contributo in beneficenza destinato tramite i canali diocesani al Patriarcato di Gerusalemme per sostenere gli abitanti di Gaza.

Anche la diocesi sorella di Tricarico si inserisce in questo cammino di preghiera e digiuno, a partire da domenica prossima, 5 ottobre.

Ma la Chiesa Italiana si è anche implicata con il progetto, congiunto con il Patriarcato Latino di Gerusalemme – reso noto l’altro ieri al termine della visita del Segretario della CEI, Mons. Giuseppe Baturi, al Patriarca Latino di Gerusalemme, S. Beat. card. Pierbattista Pizzaballa –, dell’apertura di un ospedale a Gaza, per affrontare la grave emergenza sanitaria nell’enclave palestinese.

Uno dei momenti della visita del card. G. Baturi con il card. P. Pizzaballa svoltasi dal 27 al 30 settembre scorsi a Gerusalemme

E in questo mese in cui la preghiera del Rosario ci sarà familiare più del solito salirà agli onori degli altari il giorno 19 il grande apostolo e diffusore della preghiera del Rosario, il beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei.

… tempo di riscoprirci “missionari di speranza tra le genti”

Ma il 1° ottobre inizia anche il mese “missionario”, costellato dalla commemorazione di tanti santi che hanno speso la loro vita per la missio “ad gentes”: Daniele Comboni, Francesco d’Assisi, Giovanni da Capestrano… In particolare, ieri, al principio di questo mese, la Chiesa faceva memoria Santa Teresa di Lisieux, suora carmelitana, divenuta patrona delle missioni per aver pregato, dal chiuso del Carmelo, per due sacerdoti missionari.

E il giorno 19 ottobre, penultima domenica del mese, la Chiesa universale – e, in essa, ogni comunità particolare – vive la giornata di preghiera per le missioni e di raccolta di offerte per le Pontificie Opere Missionarie, devolute poi in progetti di evangelizzazione – dal sostentamento dei missionari alla formazione di catechisti e sacerdoti senza tralasciare la costruzione di nuovi edifici di culto – nei cinque continenti. È la Giornata Missionaria Mondiale, nata da una proposta del circolo missionario del Seminario di Sassari e giunta quest’anno alla 99^ edizione e accompagnata dallo slogan “Missionari di Speranza tra le genti”.

Per l’occasione l’Ufficio per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese della Diocesi di Matera-Irsina ha invitato mons. Michele Autuoro – Vescovo Ausiliario di Napoli, nonché Presidente della Fondazione “Missio” e della Commissione Episcopale per l’Evangelizzazione dei Popoli e la Cooperazione tra le Chiese – a presiedere una veglia di preghiera per le missioni, sabato 18 ottobre alle ore 20 nella Basilica Cattedrale di Matera.

Una precedente veglia di preghiera per le missioni in Cattedrale (anno 2023)

… tempo di svolta per la Chiesa Italiana: termina il cammino sinodale

Oltre 800 i delegati al Cammino Sinodale che saranno presenti a Roma il 24 e 25 ottobre, in rappresentanza delle 226 Diocesi italiane – Arcivescovo, Vicario per la Pastorale e due laici da Matera-Irsina – per la votazione o l’emendamento delle 75 proposizioni del “Documento finale del Cammino Sinodale delle Chiese che sono in Italia”, un documento di sintesi dell’intero cammino svolto in questi quattro anni dalla Chiesa Italiana, che giungerà in mano ai vescovi italiani e orienterà la vita delle Chiese locali nei prossimi anni. Un cammino lungo, scandito nella prima fase “narrativa” (di ascolto delle realtà locali, 2021-2022), poi in quella sapienziale (di discernimento, 2023) e, infine, nella fase profetica, dedicata alla definizione di prassi operative per l’annuncio del Vangelo e la vita della Chiesa (2024-2025), che si è in parte intersecato con il cammino sinodale che nel 2018 abbiamo iniziato come Chiesa locale e sta mostrando negli esiti risultati comuni.

Il cammino sinodale è stato ispirato da un grande interrogativo: in che modo le chiese che sono in Italia possono annunciare ed essere testimoni più trasparenti del Vangelo nel cuore dell’umanità?

Sono queste le parole che leggiamo al principio del suddetto documento e in sintesi ci aprono una finestra su questo grande mondo.

Pare opportuno sottolineare che la scelta della scorsa assemblea sinodale (31 marzo-3 aprile), scaturita da una molteplicità di emendamenti, osservazioni sulle priorità e sui contributi emersi, di non varare il documento già elaborato ma di predisporne uno nuovo, più confacente alle sollecitazioni e alle criticità emerse, attesta l’attenzione sincera da parte della Presidenza e del Comitato Nazionale del Cammino Sinodale alla voce della Chiesa appositamente coinvolta quattro anni fa in questo cammino.

I delegati delle Chiese Lucane alla precedente Assembela Sinodale (31 marzo 2025)

E nel frattempo, ora, alcuni fedeli della nostra Diocesi stanno alacremente studiando il “Documento finale” per un primo confronto a scala prima locale e poi regionale, secondo le indicazioni di metodo che la Segreteria del Cammino Sinodale ha fornito, prima di giungere in Assemblea Sinodale a Roma, dove così ci si potrà esprimere con cognizione di causa. Saranno in tanti a dare impulso a un possibile nuovo corso della storia della Chiesa in Italia.

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Giuseppe Longo

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