Marconia. Festeggiamenti ogni anno più belli in onore di Maria, Madonna della Grazia Divina. Quest’anno ben 20 giorni di festa tra agosto e settembre

“Con Maria, pellegrini di speranza”, i marconesi sono stati in festa, per oltre 20 giorni: dalla sera dell’incoronazione di Maria e del Bambino per le mani del card. Angelo De Donatis (23 agosto) alla sera vera e propria della festa (14 settembre), in cui mons. Benoni Ambarus ha presieduto una partecipatissima Eucaristia e il parroco del luogo, mons. Filippo Lombardi, ha guidato una lunghissima processione per le vie del centro jonico. Non sono mancati musica e fuochi. Sono stati coinvolti 10 sacerdoti, 2 vescovi e un cardinale. Speriamo ricchi i frutti di grazia in tutti i partecipanti. Ultimo atto, atteso con tanta adrenalina, domenica 12 ottobre alle 19:30, lo spoglio dei biglietti della lotteria.

“Due settimane di eventi, l’uno diverso dall’altro, tutti vari e ricchi di spunti di riflessione”, così l’Assessora alla Pubblica Istruzione di Pisticci, prof. Dolly Troiano, commenta la festa della Madonna delle Grazie conclusa ormai oltre tre settimane fa ma ancora viva nei cuori di tutti.

“Un’edizione ricordata per la tantissima partecipazione oltre che per la durata dei festeggiamenti”, aggiunge il sindaco di Pisticci, dott. Domenico Alessandro Albano, osservando anche che “il carro ha visto dipinti bellissimi e ogni anno il livello della festa si alza”.

Il carro di Maria-Madre della Grazia Divina

Sì, anche a Marconia, dalla scorsa edizione della festa, ogni anno viene realizzato un carro trionfale, da un artista vincitore di concorso. Il carro non viene assaltato, ma i suoi dipinti vengono messi all’asta per entrare come capolavori artistici e ricordi della festa nelle case della gente del luogo.

Quest’anno è toccato alle artiste Maria Teresa Romeo e Maria Grazia De Stasi realizzare il carro che sabato 6 settembre ha inoltre ricevuto la benedizione dell’arcivescovo.

Proprio lo svelamento del carro, con i suoi dipinti bellissimi, ha fatto notare ancora l’Assessora alla Pubblica Istruzione, è stato uno dei momenti più toccanti di tutti i festeggiamenti.

La tensione missionaria: evangelizzare attraverso la festa

Una bella serata, in cui mons. Ambarus, fuori dal programma ufficiale dei festeggiamenti, è venuto per celebrare l’Eucaristia in mezzo alla folla colorata e festante dei bambini che concludevano il Grest.

Un’altra bellissima esperienza, il Grest, che si è esteso per i primi sei giorni dei festeggiamenti che hanno visto, tra l’altro, il ritorno di alcuni dei frati francescani che avevano visitato Marconia nello scorso mese di marzo per una missione popolare: fra Francesco Maria Rea, che ha presieduto l’Eucaristia in Parrolcchia il 1° settembre aprendo il tempo dei festeggiamenti, e fra Antonio Pio Caldarelli.

Ma tutte le sere, anche quelle successive alla predicazione dei frati, hanno avuto carattere missionario: la missionaria è stata Maria che ha visitato i comprensori locali: Borgo Bello, via Scotellaro, via Padova, via Lombardia. E ha raggiunto tante zone di Marconia sia nel giro motorizzato il 12 settembre sia sul carro, la sera del 13.

Non meno originale la processione eucaristica sul carro trionfale, che – dopo la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Ligorio – ha chiuso la giornata eucaristica del 7 settembre: ormai una tradizione la giornata eucaristica, una specie di frutto spirituale del Congresso Eucaristico che ha ospitato Matera nel 2022.

Ma tanti sono i sacerdoti che si sono alternati nel presiedere le celebrazioni nei giorni di festa offrendo ricchi spunti spirituali alla comunità locale: don Massimo Ferraiuolo, don Alberto Delli Veneri, don Antonio Lopatriello, don Vito Burdo, don Angelo Gallitelli.

“Non è semplice organizzare tutto questo ed è andato tutto per il meglio”, ha opportunamente sottolineato il sindaco esprimendo apprezzamento per l’operato del parroco.

La seconda domenica di settembre: per Marconia il giorno più lungo dell’anno

È con lo sparo dei colpi oscuri che è iniziato il vero e proprio giorno della festa, il 14 settembre, ed è stata la biciclettata “Peace and bike” il momento centrale della mattinata: oltre 300 ciclisti, tra piccoli e grandi, hanno affollato al mattino le strade del paese.

Tanto atteso, al pomeriggio, l’arrivo del vescovo Benoni, al margine di Piazza Elettra, dal sindaco di Pisticci, dall’Assessora alla Pubblica Istruzione di Pisticci e da una rappresentanza della comunità ecclesiale: la prima visita “ufficiale” del nuovo arcivescovo di Matera-Irsina a Marconia, ma – la battuta del vescovo – “la mia prima terza volta”, considerando la sua presenza al termine del Grest e, ancora, la precedente visita nella parrocchia “Stella Maris” situata in zona marina.

Solennissima e davvero ben animata dai cori di Marconia, riunitisi per l’occasione e guidati dal giovane Luigi Zaffarese, la celebrazione eucaristica che il vescovo ha presieduto accanto a don Filippo, ai Verbiti – i religiosi che guidano la parrocchia di Tinchi –, a un paio di seminaristi e a un grande numero di ministranti, con la partecipazione di oltre 500 fedeli, provenienti non solo da Marconia ma da numerosi centri della Diocesi.

Ambarus: “Maria è Madonna della Grazia Divina anche ai piedi della croce”

“Deponiamo nelle mani di Maria questa comunità, in questo traguardo dei settant’anni dove si celebra il costante fluire della grazia e della fedeltà di Dio che non viene mai meno”. Questa l’introduzione del vescovo alla celebrazione, dopo le parole di benvenuto di Berardino Vinci e Rosalia Borraccia, una coppia di fedelissimi parrocchiani.

Un momento della celebrazione eucaristica del 14 settembre presieduta dal vescovo Benoni (Foto: Filippo Fuina)

Come sempre capaci di agganciare il vissuto dei presenti e centrate sulla Parola di Dio del giorno le parole del vescovo nell’omelia di questa domenica in cui si festeggiava l’Esaltazione della Santa Croce: “Oggi è la festa di Maria, ma prevale il Figlio: è l’esaltazione anche della Santa Croce”.

Un significato misterioso la necessità – indicata nella prima lettura – di fissare l’immagine del serpente di bronzo per essere liberati dai serpenti velenosi e mortiferi che affliggevano il popolo ebraico in cammino verso la terra promessa:

Ciò che più ti minaccia mettilo al centro, dice il Signore, guardalo: non semplicemente per esorcizzare la tua paura, ma per ricordarti: sono io il datore della tua vita.

L’immagine del serpente di bronzo è preambolo della salvezza dalla morte e delle croci e dalle paure più grandi: “in fondo la paura più grande è non essere amati perché vuol dire che non esisto per nessuno, è una specie di morte”, sottolinea il vescovo toccando le corde di tutti. Per questo, Dio Padre “accetta che il Figlio possa stare sulla croce”.

Tre i messaggi essenziali che, poi, don Ben consegna ispirandosi al Vangelo:

Dio ha tanto amato il mondo da mandare un Figlio. […]
Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare, ma per salvare. […]
Chiunque crede in Lui ha la vita eterna.

E il messaggio a corollario:

Dio è credibile perché non chiede senza vivere: conosce bene i registri della sofferenza umana. Sa bene di cosa si tratta quando si parla di fatica della vita.

Infine, il richiamo “a non vivere un rinnegamento della nostra fede quando arriva la croce: le mie croci sono il momento in cui io mi aggancio ancora di più alla croce di Gesù” e l’invito a diventare “consolatori dei crocefissi del mondo di oggi”.

Al termine della celebrazione, come ogni giorno a partire dalla sera dell’incoronazione del Bambinello e di Maria, la recita della supplica alla “Madre Dolcissima del popolo di Marconia”.

Poi, il dono al vescovo da parte della comunità di un’icona della Madonna delle Grazie e di un’offerta per la carità; infine, i complimenti di don Filippo alla comunità locale sempre partecipe e reattiva alle richieste del parroco.

All’uscita, la gran sorpresa dei fuochi d’artificio esplosi dal sagrato e dal tetto della chiesa.

Maria, pellegrina di speranza tra le vie di Marconia

Una lunga processione per le vie di Marconia dopo la celebrazione: a don Filippo, che dopo le varie stazioni impartiva benedizioni agli abitanti della strada che avevano predisposto un altarino o steso drappi ai balconi, si sono affiancati nella guida del canto e della preghiera processionale del rosario alcuni giovani della parrocchia, Luigi, Giuseppe e Gabriella.

La Madonna era portata a spalla dai latori di Marconia, Bernalda e Pisticci, con tanti volontari che, a rotazione, non hanno risparmiato il proprio supporto. E non hanno lesinato una spalla né don Filippo né Darlan, un giovane Verbita, che in quest’ultimo anno ha coadiuvato il parroco di San Giovanni Bosco in tante delle attività parrocchiali.

Il punto terminale della processione il sagrato, dove Maria è stata omaggiata dalla danza delle farfalle luminose e don Filippo ha impartito l’ultima benedizione, pregando anche per Papa Leone di cui, come per la Parrocchia “San Giovanni Bosco” nel 2025, ricorreva quel giorno il 70° compleanno.

Franco Ricciardi in concerto

Dopo la fine della processione, Piazza della Vittoria si è trasformata in un cuore pulsante di emozioni: un boato ha accolto l’ingresso del cantante Franco Ricciardi sul palco, segnando l’inizio di una performance che rimarrà sempre nella memoria collettiva.

Oltre 10mila i presenti da Basilicata, Puglia, Calabria e Campania, giunti sin dal primo pomeriggio per prendere i posti migliori. Una profondissima connessione tra il palco, con Ricciardi e band, e la piazza. Un’energia incontenibile che si sprigionava dalla piazza, evidente dall’accompagnamento delle canzoni da parte degli spettatori che con i cellulari creavano una scintillante coreografia.

Anche chi non ha visto il concerto ha commentato che “veder venire tanta gente da fuori è stato un bel traguardo!”. Ad ogni modo, il concerto finale, riuscito oltre ogni aspettativa, non è stato l’unico momento del genere. Soddisfatto il popolo marconese anche dalla serate disco Anni ’90, dalle Cover di Mango e degli 883 e, la sera della vigilia, dallo spettacolo musicale “The Best”.

Non meno apprezzate le serate di intrattenimento “religiose”: tutti ricordano, a distanza ormai di un mese, lo spettacolo musicale a cura della “Diolovuoleband”, che ha messo in musica i messaggi del venerabile don Tonino Bello, e la bellissima serata a cura della comunità “Il cenacolo” che ha offerto lo spettacolo “Il padre misericordioso”.

Una festa spettacolare

Bellissimi i fuochi: “Spettacolo favoloso e fuochi enormi da far tremare un paese! Continuate così e ci sarà una crescita esponenziale di Marconia! Tanto di cappello!”, recitava un commento scritto l’indomani su Facebook.

Ma lo spettacolo pirotecnico a fine festa non è stato l’unico: tanti fuochi d’artificio hanno allietato, anche a sorpresa, diversi momenti della festa, ad esempio nel corso e, soprattutto, all’inizio della processione. E che dire delle luminarie?

Attesissimo, l’ultimo evento, l’indomani, dopo la Messa di ringraziamento al termine dei festeggiamenti: l’estrazione del biglietto vincitore della bicicletta messa in palio da Giocomania per uno dei partecipanti alla biciclettata, mentre il ricavo della quota di un euro a testa che hanno versato i partecipanti al giro in bicicletta è stato devoluto alla Comunità “Il cenacolo”.

Forte adrenalina per l’ultimo atto di questa riuscitissima edizione della festa della Madonna delle Grazie che ha visto in azione 10 sacerdoti, 2 vescovi e un cardinale, domenica 12 ottobre: l’estrazione dei biglietti della lotteria, con cui la festa può dirsi definitivamente conclusa, e la presentazione del tema del carro della festa del prossimo anno.

La macchina organizzativa della festa (comitato, portatori, collaboratori parrocchiali) e le pubbliche autorità (Foto: FIlippo Fuina)

Un palinsesto poderoso di cui il Comitato, composto da 13 infaticabili marconesi, all’opera accanto e insieme ai presidenti don Filippo e Antonio Gioia, dallo scorso primo gennaio, è stato originalissimo creatore, sapientissimo regista e concreto attuatore.

“Per organizzare una festa patronale serve sacrificare tanto tempo alla famiglia, al lavoro, agli amici: ringraziare ognuno di voi è un obbligo da parte nostra perché se abbiamo vissuto quattordici giorni di festeggiamenti è solo esclusivamente grazie a voi”, ha commentato un signore.

“Non è semplice portare avanti eventi dal primo settembre. E poi, riempire Piazza della Vittoria per le dimensioni che ha è quasi impensabile… Complimenti, e grazie per l’impegno al Comitato che quest’anno si è superato… festa super, organizzazione perfetta. Ogni singola sera: eventi, bella musica, gran divertimento e spettacolo!”

Ma accanto al Comitato hanno lavorato tanti soggetti: le Forze dell’Ordine e la protezione Civile “Gruppo Lucano” per il servizio di ordine pubblico, la “Croce Blu” di Pisticci-Marconia per il servizio sanitario, una “commissione di verifica” che ha dato il nulla osta per il concerto di Franco Ricciardi e un gruppo di steward di Taranto.

E assieme agli apprezzamenti sugli aspetti laici e logistici auspichiamo che, in cuor suo, ognuno faccia un bilancio sulla qualità spirituale di queste giornate.

Sempre presenti i fedelissimi giovani della Parrocchia. Ci piace concludere con un pensiero che a una settimana dalla chiusura dei festeggiamenti ha scritto uno di loro:

Ormai una settimana fa si sono conclusi i festeggiamenti della Madonna delle Grazie e la luce di Maria, che ci ha guidato in tutto questo tempo, ancora brilla nei nostri cuori.
È stato bello condividere con tanti volti la gioia della nostra festa.
Quattordici giorni sembravano infiniti, ma la Vergine Santa ci ha permesso di viverli in modo straordinario.
Abbiamo recuperato la stanchezza, ma i sorrisi e le emozioni vissute in quei giorni sono ancora vivi nei nostri cuori.
La gioia e la felicità che abbiamo condiviso sono state contagiose e hanno unito la nostra comunità in un modo speciale, grazie a chi ci ha aiutato e ha contribuito a poter realizzare tutto questo in onore della nostra Regina!
Evviva Maria, evviva Marconia!

Ultimo atto dei festeggiamenti di quest’anno, domenica 12 ottobre ore 19:30, l’estrazione dei biglietti della lotteria, atteso con tanta adrenalina. Nella stessa occasione, lo svelamento del tema del carro per la prossima edizione della festa.

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Giuseppe Longo

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