Ritiro del clero lucano al Santuario di Viggiano

Martedì 14 ottobre si è svolto presso il Santuario della Madonna Nera del Sacro Monte di Viggiano l’annuale ritiro di clero che ha visto coinvolti tutti i presbiteri delle diocesi lucane.

Dopo il momento di accoglienza dove ci si è ritrovati tutti insieme, alle 10.00 in Basilica si è pregato l’Ora terza seguita dalla meditazione/relazione di S. E. Mons. Franco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, sul tema “Cristo vero Dio e vero uomo: risvolti antropologici e pastorali”.

Richiamando la missione a cui i sacerdoti sono vocati, il presule ha sottolineato che “Viviamo in un tempo in cui la cultura, le scienze, le arti e le tecnologie producono una pluralità di linguaggi e di visioni del mondo, spesso in contrasto tra loro. Questo pluralismo non è una minaccia, ma un invito a rendere la teologia viva e concreta, capace di entrare in dialogo con le persone e con la realtà, senza ridursi a esercizio accademico o a pura formalità.

La teologia, intesa come riflessione sulla fede, non si limita a descrivere verità astratte: diventa esperienza, prassi, compagnia con l’altro, nella consapevolezza che ogni uomo porta con sé una storia, un dolore, una speranza. È in questo terreno concreto che i presbiteri sono chiamati a incarnare il Vangelo, tessendo relazioni che rispettino la libertà e la dignità di ciascuno, e sostenendo gli uomini nel loro cammino senza sostituirsi a loro”.

Ed in questa ottica ha ringraziato ciascun presbitero per il servizio quotidiano, spesso silenzioso ma essenziale, che svolgono nelle comunità: per la cura delle persone, la guida spirituale, l’insegnamento e la testimonianza della fede.

Ecco allora che gli Orientamenti pastorali per la vita del presbitero sono: la centralità di Cristo, la cura del rapporto personale con il Signore, l’apertura missionaria ed infine la vita del presbitero che non può che essere segnata dalla speranza.

Abbiamo preso ancora più consapevolezza che il ministero presbiterale si configura come un intreccio vitale tra storia, mistero e azione: un cammino che invita ogni ministro ordinato, insieme ai suoi fratelli presbiteri e al popolo di Dio, a essere contemporaneamente testimone, compagno, educatore e pastore, sempre radicato nell’evento pasquale di Cristo e aperto alla trasformazione che la grazia opera nel cuore degli uomini.

La mattinata è continuata con la Statio a San Sebastiano e la processione verso la Basilica, chiesa giubilare, dove si è celebrata l’Eucaristia con gli arcivescovi e vescovi lucani.

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Redazione

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