
“Che non sia una semplice ricorrenza ma competenza critica diffusa e consapevolezza netta che si tratta di una delle sfide più urgenti per le democrazie contemporanee”. E’ questo per l’Aiart il senso concreto e incontrovertibile di questa giornata.
Un appello, quello dell’associazione cittadini mediali, affinché tutto il ‘sistema Paese’ politica, giornalismo, scuola, università, formazioni sociali, Chiesa si facciano carico di costruire questa consapevolezza.
In che modo le nostre scelte contribuiscono a costruire, o a frammentare e polarizzare il discorso pubblico? Quali le logiche, le implicazioni e le forme di potere dentro e fuori dall’ambiente online? E questo che significa ‘insegnare’ a usare bene la tecnologia, precisa l’Aiart che evidenzia da anni l’assenza di una strategia nazionale stabile e strutturata dal punto di vista educativo e infrastrutturale.
Come associazione di tutela dei minori da e con i media, l’Aiart invita a non lasciare ‘incustoditi’ i bambini nella Rete e a “imparare loro” a decodificare le logiche dei media digitali per non restare intrappolati in un ambiente sempre più dominato da piattaforme opache e interessi economici.
Riscoprire la cittadinanza mediale – conclude l’Aiart- significa difendere il bene comune e definire, da cittadini attivi, il modo in cui vediamo e comprendiamo un mondo in costante trasformazione.
Dal sito web dell’Aiart del 22 ottobre 2025
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