
Martedì 21 ottobre durante la celebrazione delle ore 19, presieduta da mons. Benoni Ambarus, nella parrocchia di Sant’Agnese è stata benedetta dal vescovo la terza campana che andrà a completare il complesso campanario già presente.
La campana, fortemente voluta dal parroco don Nino Martino, è opera di una delle poche fonderie ancora operanti in Italia, la Fonderia Allanconi in Ripalta Cremasca (CR) ed è stata dedicata a Maria Santissima della Bruna.
Il progetto è stato realizzato grazie alla generosità delle famiglie del quartiere che tra qualche mese – dopo aver provveduto all’elettrificazione del complesso a cura della Ditta Canonico Michelangelo di Lagonegro (PZ) – potranno godere del suono proveniente dal campanile che svetta maestoso su piazza Sant’Agnese.
Significativa l’omelia mons. Ambarus, sull’attesa, sul tempo, sul valore che diamo allo stesso nella nostra esistenza, sulla mancanza del tempo come se potessimo possederlo:
Se le campane nel passato servivano a scandire il trascorrere delle ore, sembrano oggi un inutile accessorio, ma forniscono a tutti noi un’occasione unica di attesa del Signore, il richiamo che ci porta a volgere lo sguardo in alto. Allora la giornata acquisterebbe un significato diverso, un ridimensionamento di alcune realtà che affaticano l’uomo, perché alla luce del Signore che viene tutto acquista un significato nuovo.


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