Per comprendere la finalità di uno dei tanti progetti di evangelizzazione promossi dal Movimento ecclesiale “Rinnovamento nello Spirito Santo Italia”, il Roveto Ardente, occorre rifarsi brevemente alla genesi di questa “corrente di Grazia” suscitata dalla sovrana iniziativa dello Spirito Santo.
Il Rinnovamento, infatti, non ha un fondatore umano. Si è diffuso in tutto il mondo e non soltanto tra i cattolici, a conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II alla fine degli anni ’60 del secolo scorso, ed ha permesso e permette tutt’ora a coloro che si sono aperti e si aprono ad una “nuova effusione dello Spirito Santo” di sperimentare gli effetti tangibili della Pentecoste.
Si tratta di un risveglio, della rifioritura dei carismi, di un dono gratuito, universale, voluto da Dio anche come esaudimento delle preghiere per un ritorno all’invocazione dello Spirito Santo elevate da Papa Leone XIII e da santa Elena Guerra ad inizio dell’anno 1900. Da lì in poi il movimento carismatico si è esteso con il discernimento da parte dei cattolici fino al riconoscimento ecclesiale per quanto si riferisce, nello specifico, al Rinnovamento nello Spirito Santo Italia, diffusosi ad inizio degli anni ’70.
Serviva quindi l’esperienza travolgente e stravolgente dell’incontro personale con il Signore per scardinare chiusure, tiepidezze e altro ancora che non fanno altro che oscurare lo Spirito che abita nel cuore stesso dell’uomo mediante il Battesimo sacramentale. Dio è Padre e desidera che i suoi figli, nel Figlio, siano santi come Lui è santo, ma fa di più: invita costantemente l’umanità a riscoprire il valore dell’Amore di Dio come motore gioioso della vita di fede, nella libertà dei figli di Dio e non nella paura e nella conservazione del dono.
Mosé fece esperienza di questo incontro contemplando il roveto ardente che mai si consumava (Cfr. Esodo 3,2). Scese dal monte divenendo egli stesso “roveto ardente di preghiera”, perché l’incontro vero con il Signore trasforma inevitabilmente in luce le nostre ombre e le nostre tenebre.
Ecco allora che, con la “benedizione” di Papa Giovanni Paolo II nel 2002, si diffondeva ad opera del Rinnovamento nello Spirito Santo, con vero e pieno spirito di rinnovamento, il progetto di evangelizzazione “Roveto ardente”, esperienza che favorisce il ritorno di molti cristiani nel Cenacolo e all’adorazione eucaristica, per uscirne fecondati dallo Spirito Santo quali fiaccole di annuncio e di missione, con un nuovo amore per Gesù e per la Chiesa, per la Parola di Dio, per i sacramenti.
Proprio questo è il Roveto Ardente: stare alla “Sua presenza eucaristica”, adorare con una preghiera animata da canti ispirati e con il concorso dei carismi di annuncio, di consolazione, di guarigione del cuore e per invocare una nuova effusione dello Spirito di Dio.
In questi 25 anni circa di progetto, il “Roveto ardente” ha prodotto innumerevoli frutti di conversione e di riscoperta della Grazia battesimale.
L’evento del giorno 22 luglio prossimo, promosso in accordo con la locale parrocchia di Scanzano Jonico, vedrà in particolare i giovani del Rinnovamento nello Spirito Santo Basilicata animare il Roveto Ardente di adorazione. L’evento è aperto a tutti proprio per le ragioni di cui alla premessa.
Venite e vedete quanto è buono il Signore!
Intanto, si dà anticipazione del prossimo incontro che si terrà giovedì 24 luglio sul piazzale della Chiesa Mater Ecclesiae di Bernalda in cui saranno sempre i giovani del RnS di Basilicata a guidare un Roveto Ardente. Il Roveto avrà carattere interparrocchiale.

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