Craco. Inaugurata la mostra su frate Columella: ricordare è costruire il futuro

“P. Nicola Columella Onorati: un frate innovatore” è la mostra inaugurata sabato 25 ottobre nel suggestivo scenario del Convento di San Pietro a Craco Vecchia. Arricchente per tutti conoscere meglio la figura di questo frate crachese del ‘700, agronomo, filosofo, poeta.

Nel suggestivo scenario del Convento di San Pietro a Craco Vecchia, nel pomeriggio dello scorso  25 ottobre vi è stata l’inaugurazione della mostra “Craco non dimentica P. Nicola Columella Onorati: un frate innovatore”, un evento che ha unito memoria, cultura e identità sotto lo slogan “Ricordare è costruire il futuro”.

La mostra è nata dall’impegno del parroco don Alberto Delli Veneri, promotore dell’iniziativa, e dal lavoro appassionato dei suoi volontari, con il sostegno del Sindaco di Craco Vincenzo Lacopeta e di Rosangela Maino, presidente della cooperativa “Oltre L’arte”, in concerto con la Pro Loco San Vincenzo di Craco, che, inoltre, ha contribuito con un prezioso supporto logistico e finanziario, rendendo possibile un progetto che celebra un grande figlio di Craco.

Frate Onorati, insigne studioso di agricoltura

Ma chi era costui? Gaetano Niccola Bartolomeo Onorati, ottavo di nove figli, nacque a Craco il 26 agosto 1764, da Francesco Antonio Onorati, mastro sartore, e Vittoria Mormando. Fin da adolescente dimostrò un particolare interesse per “la conoscenza e le scienze”.

In seguito alla vocazione, nel 1774 entrò, come novizio, nell’Ordine dei Frati Minori Osservanti della Provincia di Principato, nella città di Bologna, ove iniziò a studiare filosofia e teologia. Nel corso degli anni i suoi studi si affinarono sinché Onorati divenne docente alla Nunziatella, a Napoli. Scrisse anche alcune opere di filosofia e morale, che vennero criticate per le sue idee.

Quello che più colpisce di questo studioso è la particolare dedizione allo studio dell’agricoltura, a cui si dedicò sia con l’insegnamento presso le Regie Scuole di Salerno, ove re Ferdinando IV di Borbone gli assegnò nel 1788 la neonata cattedra di agricoltura, sia scrivendo dei trattati in merito. In questo periodo collaborò, inoltre, anche al Magazzino enciclopedico salernitano.

Onorati si “ribattezzava” Columella, come l’agronomo del primo secolo

Nel 1794 finì ingiustamente inquisito nella congiura giacobina di Carlo Lauberg e Annibale Giordano, dal momento che tra i 269 nomi che Giordano aveva fornito compariva anche il nome di Onorati; nel 1797 fu prosciolto ma, a scanso di equivoci, dovette aggiungere al suo nome quello di Columella, scrittore di agricoltura del primo secolo dopo Cristo.

Quello che è fondamentale sottolineare è il metodo innovativo che per il tempo Nicola Onorati mette al centro dei suoi studi sull’agricoltura, frutto di lunghi esperimenti e della pratica, all’insegna della ‘nuova agricoltura’ e dell’uso della chimica, che auspicava l’integrazione fra agricoltura e pastorizia, l’abolizione del regime del Tavoliere e la messa a coltura di quelle terre, con ridotte porzioni, su cui far pascolare piccole mandrie. Inoltre, Columella dava dettagliate descrizioni di salari, addetti, composizione delle greggi e si soffermava sull’allevamento delle api e dei bachi per la seta, sulla medicina veterinaria, ‘arte’ che aveva bisogno di altre scienze (fisiologia, igiene, patologia). 

Ma frate Onorati compose anche trattati sulla filosofia e sonetti, di cui di seguito ne riportiamo uno:

PER LA PACE ULTIMAMENTE CONCHIUSA FRA LE POTENZE BELLIGERANTI

Tarda, ma sempre bella, amica pace,
alfin tornasti, e i tuoi nell’Anglo altero
sensi inspirando, e nel costante Ibero,
libertà doni all’Indo, e Carpe tace.

Più non tuona sull’onde, e al mar vorace
Non tinse il volto il franco Re guerriero;
riede il Batavo al sonno; e il turbin nero
va forse i Regni a desolar del Trace.

Ma da te se deriva ogni contento,
perché si apprezzan raro i doni tuoi,
e piace Marte, autor d’ogni tormento.

Affrettiamoci a goder dunque; e se puoi
Deh rendi eterno un sì felice evento:
ma poco, io temo, regnerai tra noi.

Interessante e partecipata la presentazione della mostra

L’evento di presentazione della mostra ha registrato una partecipazione numerosa e sentita da parte della comunità locale e dei visitatori provenienti da altri centri della Basilicata.
La serata è stata introdotta da un momento musicale curato dal musicista Alessandro Milucci, che ha reso un omaggio artistico e toccante al frate innovatore; l’artista  ha eseguito un brano inedito da lui composto, ispirato alla poesia che accompagna la mostra.

Tra gli interventi più apprezzati, quello dell’avv. Pasquale Mauro Maria Onorati, discendente e studioso di Padre Nicola Columella Onorati, che ha ripercorso con passione e competenza le tappe più significative della vita del celebre frate, sottolineandone il valore umano e culturale. L’avv. Onorati ha inoltre condiviso con i presenti alcuni preziosi testi antichi appartenenti alla sua personale biblioteca, testimonianza concreta dell’eredità intellettuale del suo illustre antenato.

Il Sindaco di Craco, Vincenzo Lacopeta, ha espresso l’orgoglio della comunità nel poter annoverare tra i suoi abitanti una figura di così vasta cultura e sensibilità, capace di lasciare un segno profondo nella storia del paese.

Don Alberto Delli Veneri, parroco di Craco, ha dichiarato quanto sia stato per lui arricchente promuovere questa mostra e scoprire una figura che, fino a poco tempo fa, gli era poco nota, ma che ora rappresenta un punto di riferimento spirituale e culturale per l’intera comunità.

Rosangela Maino, presidente della Società Cooperativa “Oltre l’Arte”, ha auspicato che la mostra possa rappresentare “un nuovo tassello che si aggiunge alle molteplici esperienze che i visitatori vivono a Craco”, evidenziandone il valore culturale e identitario. Ha inoltre ricordato quanto sia importante per la comunità di Craco sentirsi orgogliosa nel narrare le vicende di un uomo così edificante.

Un tributo sentito e partecipato, che ha riaffermato il valore della memoria come fondamento per costruire il futuro, come recita il motto dell’evento, “Ricordare è costruire il futuro”. 

La mostra è visitabile nei mesi di novembre e dicembre dal venerdì alla domenica ore 10:00 – 15:00 consultando il sito di Oltre l’arte.

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.

Anna Maria Bruna Nicoletti

Latest videos