Don Donato Dell’Osso: buon pastore tra giovani scout e fratelli fragili. L’8xmille per promuovere il carisma del prendersi cura

È a don Donato Dell’Osso che da cinque anni è affidata una delle più popolose parrocchie di Matera, 9000 abitanti, Maria Madre della Chiesa, presenza ecclesiale in quattro quartieri di Matera Nord: Serra Rifusa, Aquarium, Arco, Giada. Una zona periferica nata negli anni ’70 e notevolmente cresciuta in quest’ultimo decennio.
Don Donato che guida una processione mariana per le vie della sua parrocchia

Una pastorale della cura

Una pastorale fatta di cura e attenzione quella di don Donato: in primis alla comunità tutta, presso cui è sempre presente in punta di piedi, pronto all’ascolto, al discernimento delle situazioni e, poi, nel caso, alla promozione delle iniziative.

Ma l’attenzione è anche per i singoli fedeli, che incontra nelle loro fragilità e con cui entra in relazione con empatia e rispetto. Agli ammalati sa stare molto vicino: c’è chi racconta che è stato lui ad accompagnarli a una visita medica.

E don Donato non manca di attenzione agli anziani. Sì, la sua parrocchia, seppur popolata da tante famiglie giovani, è vicina alla realtà degli anziani perché nel suo territorio sorge il più grande centro per anziani della città, la RSA “Mons. Brancaccio”. Lì, alternandosi con don Gabriel, don Donato, che è cappellano, celebra ogni domenica l’eucaristia. Ma lo sforzo dei due sacerdoti, in questi ultimi anni, è stato anche quello di integrare gli anziani autosufficienti in alcuni momenti della vita parrocchiale.

E gli anziani non mancano nemmeno in parrocchia dove vi è uno spazio dedicato al ritrovo dei “Sempreverdi”, a cui don Donato offre la sua presenza discreta e amorevole. Ma nel segno dell’apertura a tutti i tipi di fragilità, la parrocchia è dotata di un centro di recupero per alcolisti e tossicodipendenti.

E attento è questo sacerdote a tutte le realtà, in particolare quelle associative, che abitano nei confini parrocchiali, come ad esempio gli “Angeli del Carro”, cercando di intessere rapporti di collaborazione e, quindi, di valorizzazione delle stesse. Nell’idea che la parrocchia dev’essere in dialogo con il suo territorio.

Don Donato con gli scout a Chiatona (estate 2025)

Capo-scout

Non solo ai fragili si rivolge l’apostolato di don Donato, responsabile della Zona “Quattro Fiumi” degli scout AGESCI e assistente ecclesiastico del Gruppo AGESCI “Matera 4”.

Gli scout lo avvicinano ai giovani e non si fa pregare a passare momenti con loro. Quest’anno, don Donato con gli scout ha condiviso anche la notte in tenda, oltre a trascorrere buona parte del tempo dei campi scout a Maratea, Chiatona e San Costantino Albanese. Senza far mancare la sua presenza in parrocchia in cui era attivo il centro estivo, dove don Donato non ha fatto mai mancare la sua catechesi al mattino.

Ma parroco di Serra Rifusa non disprezza nemmeno l’impegno sportivo, così diverse volte la sua parrocchia si è distinta in vari tornei vincendo coppe.

Don Donato con gli scout a Maratea (estate 2025)

Uomo mite di preghiera e ascolto

Don Donato però, prima che apostolo dei fragili e degli scout, è uomo di meditazione, di preghiera. Uomo la cui spiritualità si nutre di adorazioni eucaristiche. Ed è sacerdote che propone alla sua comunità la preghiera e la meditazione della Parola con incontri di lectio divina.

I parrocchiani raccontano che lo trovano spesso assorto in preghiera, prima delle celebrazioni eucaristiche, a ruminare la Parola o a sgranare una corona. Solo da un rapporto intimo con il Signore è possibile trasmetterlo a chi abbiamo intorno: Gesù chiamò gli apostoli perché stessero con Lui e per mandarli a predicare (cfr Mc 3,14-15).

Uomo del donare prima che del fare, della mitezza e dell’ascolto piuttosto che della leadership, don Donato ha l’immagine del buon pastore come modello sacerdotale. Ed è questa l’immagine che campeggia sulla sua casula preferita!

Responsabile dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero e della Casa di Spiritualità “Sant’Anna”

Oltre alla vita spirituale e agli impegni pastorali, don Donato è presidente dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero nonché direttore della Casa di Spiritualità “Sant’Anna” in Matera, sede di convegni ecclesiali e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose, nonché luogo di incontri operativi per gli operatori degli uffici diocesani e foresteria.

Un servizio che svolge in forza della sua formazione. Sì, don Donato, 51 anni di età e 11 di sacerdozio, è laureato in scienze statistiche ed economiche e specializzato in “Qualità” e, prima di entrare in seminario, ha lavorato come responsabile della qualità in Informa, azienda romana specializzata in Educazione Continua in Medicina, sperimentazione clinica e servizi tecnologici alle Società farmaceutiche.

E l’impostazione culturale universitaria porta don Donato a non sottrarsi ai momenti di formazione che i suoi incarichi richiedono: ultimo, il campo di formazione associativa che don Donato ha vissuto ad Assisi nello scorso mese di settembre per ottenere il brevetto di Capo Scout.

La fraternità

Un altro aspetto che non possiamo trascurare nella vita di don Donato è la fraternità: il parroco di Maria Madre della Chiesa condivide la casa canonica con il parroco della vicina parrocchia di San Giacomo, don Marco, giovane sacerdote che per qualche anno è stato il suo vice, con abilità culinarie per via della pregressa formazione scolastica alberghiera. Una complementarità di caratteri che aiuta a vivere meglio.

E diverse attività parrocchiali sono svolte in comunione tra le due comunità di San Giacomo e Maria Madre della Chiesa.

Don Donato assieme a don Marco, già vice-parroco di Maria Madre della Chiesa e oggi parroco di San Giacomo

Aiutare i sacerdoti con le offerte deducibili

Don Donato è uno dei 31.000 sacerdoti che si dedicano in Italia a tutti noi e alle nostre comunità, a testimoniare il vangelo e a portare speranza, “Uniti nel Dono” per aiutare il prossimo.

E anche noi possiamo contribuire a garantire loro un’esistenza dignitosa con le offerte deducibili e l’8xmille: i due pilastri su cui si regge l’attuale sistema di sostentamento del clero e delle opere, in primis quelle di carità, della Chiesa Cattolica.

Sul sito www.unitineldono.it/ potrete leggere tante storie di solidarietà come quella di don Donato Dell’Osso che rinfrancano il cuore e mostrano la bellezza del sacerdozio quando vissuto autenticamente e dell’essere Chiesa.

Per il sostentamento di tanti sacerdoti come don Donato Dell’Osso potete provvedere a una donazione con una delle seguenti modalità:

  • Carta di credito direttamente sul sito www.unitineldono.it, oppure chiamando il numero verde 800 825 000
  • Bonifico bancario – IBAN: IT 33 A 03069 03206 100000011384 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero, causale: “Erogazioni liberali art. 46 L.222/85”
  • Conto corrente postale n. 57803009

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Martina Tosti e Giuseppe Longo

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