“Etichettatura degli oli ottenuti dalle olive”, concluso il seminario ALSIA

L’etichetta è la “carta d’identità” di un olio extravergine di oliva. Un’etichetta chiara e completa è una valida garanzia della qualità di un prodotto, e garantisce la tutela del consumatore.

E’ quanto emerso nel corso del seminario sul tema “Etichettatura degli oli ottenuti dalle olive”, promosso in videoconferenza dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, nell’ambito del progetto O.R.G.Oli.O. LUCANO, finanziato con la misura 16.2 del PSR 2014/2020 della Regione Basilicata.

“Quello della corretta etichettatura è un tema quanto mai importante – ha sottolineato il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi, introducendo i lavori – ora che l’Olio Lucano ha ottenuto il riconoscimento definitivo del marchio comunitario IGP. L’Agenzia, in perfetta sintonia con il lavoro del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e del suo assessore Francesco Fanelli, è impegnata a promuovere tutte le iniziative necessarie a sostenere e valorizzare un settore di eccellenza dell’agricoltura lucana.  Sappiamo bene – ha concluso Crescenzi –  che non tutti gli oli sono uguali. La correttezza di un’etichetta è la base indispensabile non solo per aiutare il consumatore a scegliere in maniera consapevole, ma anche per dare il giusto valore a quello che è contenuto nella bottiglia stessa”.

Il compito di illustrare norme e regole di una corretta etichettatura è stato affidato ad Alfredo Marasciulo, capo del panel dell’Università di Bari – riconosciuto dal MIPAAF, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – che ha fornito un quadro di riferimento chiaro su come orientarsi tra regolamenti, direttive comunitarie e disposizioni legislative nazionali. In particolare Marasciulo si è soffermato su quali siano le informazioni obbligatorie da riportare in etichetta, quali facoltative (distinte fra facoltative e libere) e, aspetto non meno importate, quali sono le informazioni che non possano essere riportate.  Sono state, inoltre, fornite indicazioni circa il “modo” e il “dove” le informazioni obbligatorie debbano essere riportate. Un tema di interesse non solo per i produttori, ma anche per i consumatori. Saper leggere correttamente un’etichetta è indispensabile per poter orientare le scelte di acquisto in modo consapevole senza farsi abbagliare dal minor prezzo del prodotto.

All’incontro sono intervenuti, inoltre, i funzionari dell’ALSIA Pietro Zienna e Antonio Buccoliero, che ha fornito maggiori dettagli sul progetto O.R.G.Oli.O LUCANO. Un partenariato – quello del progetto – composto da attori del mondo produttivo e della ricerca, con capofila il Consorzio di tutela della denominazione di origine protetta dell’olio extravergine di oliva “Vulture”. L’obiettivo del progetto è quello di favorire la “cooperazione” e lo scambio di conoscenze, per generare nuove idee e trasformare la conoscenza in soluzioni mirate da mettere rapidamente in pratica.

In questo scenario la realizzazione di nuove attività progettuali, cosi come previsto nel PSR, viene affrontato con approccio “bottom up” (dal basso verso l’alto) quindi partendo dalle esigenze, dai bisogni e dalle problematiche espresse dalla base produttiva per essere trasmesse al mondo della ricerca e individuare le opportunità di innovazione già disponibili e pronte da trasferire.

Quella della corretta etichettatura è una delle problematiche emerse in sede di confronto fra i partner del progetto O.R.G.Oli.O. Lucano, per via del mancato riconoscimento della qualità dell’olio da parte dei consumatori, spesso convinti che non ci siano differenze fra le diverse categorie commerciali di olio. Da qui l’introduzione nel progetto di azioni rivolte ad accrescere le conoscenze dei consumatori e consentire la distinzione tra i diversi tipi e qualità di olio.

Redazione

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