Festa della Bruna. Continua la peregrinatio di Gesù Bambino. Terminata la tappa al “Sacro Cuore”: bel momento di festa

La ‘peregrinatio’ del Bambinello della Bruna continua. Quella all’Istituto “Sacro Cuore”, conclusasi il 10 maggio, doveva essere l'ultima tappa ma poi si sono aggiunte altre due scuole. “Speriamo che diventi una tradizione”, il commento di qualcuno.

Grande festa la mattina del 10 maggio all’Istituto delle Suore Riparatrici del Sacro Cuore di Matera per il saluto di commiato al Bambinello della Bruna. Presenti i genitori, qualche nonna, le suore e tutti gli allievi, dalla classe “Primavera” alla quinta elementare, un totale di oltre 150 bambini.

È don Francesco Di Marzio, Delegato arcivescovile per l’Associazione “Maria SS. della Bruna”, che, assieme a una rappresentanza dell’Associazione stessa, ha portato qui il Bambinello il 7 maggio e questa mattina è venuto a ritirarlo.

Una novità ideata quest’anno dall’Associazione “Maria SS. della Bruna” la peregrinatio del Bambinello attraverso le scuole dell’infanzia (con l’eccezione del “Sacro Cuore” che ha chiesto di coinvolgere anche gli alunni delle altre fasce di età): notevole il successo, certamente dal punto di vista dell’accoglienza, ma anche, di sicuro, per l’impronta che ne deriva a livello culturale e spirituale. Quella di oggi al “Sacro Cuore”, dopo le tappe a “Le matite colorate”, ai tre plessi dell’I.C. “E. Fermi” – via Fermi, via Meucci e via Cosenza –, a “Il confetto”, al plesso “Sanniti” del “Fermi”, doveva essere l’ultima “statio”. Ma, poi, in corsa, si sono aggiunte al percorso altre due scuole: il plesso dell’I.C. “Fermi” di via Cosenza e l’”Albero Azzurro” di via Cappuccini, per concludere il giro sabato 24 maggio.

“Due giorni meravigliosi – le parole di sr. Anna Calvio – in cui abbiamo iniziato la mattinata facendo la preghiera non in classe ma in cappella, davanti a Gesù Bambino: bellissime le preghiere che hanno composto i bambini per i carcerati, per quelli che si allontanano da Gesù… Speriamo che diventi una tradizione”.

Addobbata a festa la cappella dell’Istituto, con tanti palloncini bianchi e gialli che hanno fatto corona al trono del Bambinello, ai cui piedi è stata creata un’altra grande corona di rose bianche che hanno portato i bambini, segno della loro purezza e sincerità di cuore. E bianco-gialle, il colore del Vaticano, in sintonia con il pensiero di tutti che in questi giorni – per l’elezione del nuovo papa – è rivolto lì, erano anche le bandierine che gli alunni sventolavano.

Sentimenti di serenità e allegria trasparivano dagli sguardi di tutti, dalle suore – che hanno detto: “Il Bambinello va via ma rimane il segno della sua visita” – ai genitori, che si sentivano a casa, dai bambini a don Francesco.

Proprio la ventata di entusiasmo che don Francesco ha portato è tra gli ingredienti che famiglie e suore hanno gustato di questa mattinata: dall’energico “buongiorno” con cui ha esordito al cospetto della folta e vivace turba di bambini disposti tra i banchi della cappella alle battute di spirito, dall’incoraggiamento a cantare e applaudire all’invito a eseguire l’esercizio di appoggiare una mano sul cuore, pensare ai propri genitori e nonni, immaginandoli eventualmente accanto a Gesù se non ci fossero più, e sentire se battesse più forte.

Dopo l’intervento di un genitore – un papà che da Altamura accompagna tutti i giorni i figli al Sacro Cuore per il livello formativo che l’Istituto offre –, di una bambina e della madre superiora, sr. Dery Kannasammury, intervallati dai canti guidati da sr. Anna, un’alunna ha posto, anche al termine di questa tappa, una medaglia al collo del Bambinello: “Una medaglia si dà a chi vince e Gesù Bambino è vittorioso nella gentilezza, nella pace, nell’amore… E voi, nell’osservare tutte le medaglie che il due luglio porterà al collo Gesù Bambino, saprete che c’è anche la vostra”, ha sottolineato don Francesco.

Festosa l’uscita del Bambinello tra le mani della madre superiora, accompagnata da due consorelle che, dai lati, gli sorreggevano la corona di palloncini, mentre i maschietti agitavano le bandierine, le femminucce gli lanciavano petali di fiori e alcune mamme dai tubi hanno sparato i coriandoli avvolgendo Gesù Bambino in una miriade di colori. Un ultimo bacetto a ridosso del cancello di via Amendola e il Bambinello è salito in macchina di don Francesco.

Il prossimo appuntamento di questi bambini e queste famiglie con il Bambinello sarà il pomeriggio del 30 giugno, un momento di festa e giochi ormai divenuto una tradizione, ma che quest’anno, dopo questo momento in cui l’immagine di Gesù Bambino sta facendo visita ai bambini, assume un valore più forte. E poi il due luglio, quando vedremo l’immagine del Bambinello sfilare al mattino tra le braccia del vescovo – già, ci sarà? E chi sarà? – e la sera sul carro.

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Giuseppe Longo

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