Giorno speciale. Matera in fermento per accogliere il nuovo pastore

È un giorno straordinario per Matera: giunge un nuovo pastore, guida spirituale e garante della fede, per la prima volta da un paese straniero. Mons. Benoni Ambarus farà il suo ingresso in Diocesi oggi, sabato 19 luglio 2025, alle ore 19 in cattedrale.

Le strutture competenti hanno elaborato il Piano di sicurezza e gestione delle emergenze: per tutto il girono è chiusa la Cattedrale, la chiesa madre in cui si trova la cattedra del vescovo che alle 19, o poco dopo, prenderà possesso della nostra Diocesi. Sì, la Cattedrale così si chiama perché in essa vi è la sede del vescovo, la cattedra, appunto, dove siede e da cui parla durante le celebrazioni liturgiche.

È un giorno epocale per Matera: giunge un nuovo pastore, guida spirituale e garante della fede, per la prima volta da un paese straniero. Un evento che ci apre, ancor più di quanto siano state capaci le azioni messe in campo da mons. Antonio G. Caiazzo nei nove anni del suo episcopato, alla dimensione di una Chiesa universale, cattolica. Il più giovane dei pastori che guidano la Chiesa di Matera-Irsina nel suo attuale assetto.

“In tanti anni di servizio nella diocesi di Roma, si è occupato degli ultimi”, ha sottolineato il cardinale Reina, annunciando la nuova nomina. “Lo abbiamo sempre visto – ha aggiunto – laddove l’umanità è sofferente. Ha permesso alla diocesi di Roma di respirare con il polmone della carità e del bene”.

E proprio per il dono di questo servizio nell’ambito della carità, il vescovo Ambarus ha voluto ringraziare il Signore:

Per tutte le persone ferite che ho potuto incontrare, ascoltare, sostenere, aiutare: poveri, emarginati, rom, migranti, carcerati, malati. Per il dono immenso ricevuto attraverso i racconti delle loro storie, la testimonianza della loro fede e speranza, le lacrime che mi hanno permesso di asciugare, il passo in più di vita che abbiamo fatto insieme, loro nella propria vita e io nella mia insieme a loro.

La gratitudine e l’entusiasmo sono caratteristiche importanti della sua persona di cui la nostra Diocesi certo si gioverà. Il suo è lo sguardo sempre stupito per le meraviglie che Dio opera: lo sguardo del Magnificat.

Le periferie, i luoghi che mons. Ambarus ha battuto nei suoi anni romani: le parrocchie più lontane dal centro in cui uno sgabuzzino veniva ristrutturato per diventare il suo ufficio. Non luogo di regia distante dalla sua gente, ma luogo dell’ascolto.

Il senso di essere cittadino del mondo forse il primo dato che appare di lui anche agli occhi del laicato più distante dai corridoi delle nostre sacrestie. “Cittadino del mondo, curioso culturale e spirituale”, ama definirsi lui, romeno di nascita, naturalizzato italiano, figlio di una grande famiglia semplice e povera, con cugini sparsi in tutto il mondo: migranti. E lui, per 28 anni straniero in terra italiana, si sente fratello di ogni uomo.

E così ai migranti e agli ultimi si è sempre volto il suo sguardo autentico, al di là dei compiti istituzionali che lo hanno investito da direttore di Caritas Roma e segretario della Commissione per le migrazioni della CEI.

Ho incontrato don Ben diverse volte a Roma in incontri e convegni sui temi della carità e dell’impegno verso gli ultimi. Mi ha sempre colpito la sua dedizione e semplicità nel soccorrere coloro che hanno bisogno e mi ha ancor più colpito il suo argomentare sulle emergenze della città con riflessioni meditate e ricondotte sempre alla natura umana e spirituale del servizio a chi vive drammaticamente in bisogni di ogni tipo”, testimonia don Rocco d’Ambrosio.

“Pastore con l’odore delle pecore” lo definiscono i suoi parrocchiani romani e lo ricordano ancora ora: non solo i cosiddetti praticanti, ovviamente.

“Semplicità e concretezza” sono le due parole chiave con cui lo definisce un vescovo nativo di Matera, mons. Rocco Pennacchio: don Ben preferisce le “relazioni corte” dicono altri di lui.

Il saluto di Monsignor Benoni Ambarus alla comunità della Diocesi di Matera-Irsina e Tricarico

Caro Popolo di Dio che abiti nell’Arcidiocesi di Matera-Irsina! Cari sacerdoti, diaconi, laiche e laici, religiose e religiosi, distinte autorità e amministratori del bene comune! Ancora una volta il Signore interviene nella mia vita in modo sorprendente e stupendo, e mi manifesta una nuova strada, un cammino nuovo da percorrere, attraverso il discernimento e la decisione del nostro Papa Leone XIV. Proprio al Papa rivolgo un pensiero di ringraziamento per la fiducia che ha riposto nella mia persona. Ho accolto volentieri nell’obbedienza e nella fede la nomina a pastore di queste Chiese locali, che porterà ad intrecciare le nostre strade di vita. Non ci conosciamo ancora di persona; conto di poter venire al più presto ed iniziare il cammino insieme. Ma anche se non ci conosciamo, siamo ugualmente già in comunione, perché membri dello stesso Corpo di Cristo, che è la Chiesa. Abbiamo vissuto finora su filari ecclesiali diversi, ma tutti avevamo ed abbiamo la stessa vocazione: portare frutto nella Vigna del Signore, portare la gioia del vino nuovo per questo mondo, per tutti gli uomini e le donne che attendono la Buona novella, che desiderano avere la pienezza di senso nella vita che, sappiamo, solo il Signore può dare. Carissimi, sono contento di poter condividere insieme a voi la vita e la vita nello Spirito! Siamo dei salvati che a loro volta non trovano pace finché non hanno fatto tutto ciò che è in loro potere per “portare Cristo nelle vene dell’umanità”, come diceva ieri ai vescovi italiani il nostro Papa. Il mio saluto affettuoso e grato va verso il mio predecessore, S. E. mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, nonché all’amministratore diocesano, don Angelo Gioia. Rivolgo un pensiero particolare a tutte le persone che in questo momento vivono situazioni di fatica nella loro vita, o deficit di speranza, malattia, disoccupazione, difficoltà e povertà di ogni genere. Un caro saluto ai giovani ed ai bambini: la vostra esistenza, carica di futuro benedetto e sostenuto dal Signore, è preziosa per tutti noi! A tutti voi rivolgo due inviti: Custodiamo il tempo e lo spazio che ci separa dal nostro incontro di persona con una continua e fervida preghiera reciproca. Mettiamo il Signore in mezzo a noi, Lui, l’unico Pastore di tutti. Il secondo invito che vi rivolgo è quello di fortificare le mani infiacchite, e rafforzare le ginocchia vacillanti (Is 35,3); il mondo di oggi ha un grande bisogno del sale e del lievito della Chiesa, della nostra collaborazione con tutti. Per questo, nell’anno giubilare siamo pellegrini di speranza, gente che ha capito che oggi bisogna “organizzare la speranza”, come diceva Papa Francesco! Ringraziandovi fin d’ora per la vostra accoglienza, affidiamo il nostro camminare insieme alla Madonna della Bruna, tanto amata nell’ Arcidiocesi di Matera-Irsina e a S. Eustachio. Intercedano e ci guidino loro affinché accada il Regno di Dio in noi e attorno a noi!

Roma 18 Giugno 2025

+ Benoni Ambarus, Vescovo eletto dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina

Nella preghiera solo possiamo attenderlo.

Per chi oggi alle 19 non potrà prender parte alla liturgia di presa di possesso della Diocesi in Cattedrale di Matera, c’è la possibilità di seguire la celebrazione in diretta televisiva a partire dalle ore 18:00 sui canali di TRM (canale 16 del digitale terrestre in Basilicata e Puglia e sul canale 519 delle piattaforme Sky e Tivùsat) e ANTENNA SUD (canale 14 del digitale terrestre in Basilicata e Puglia). In diretta streaming sarà possibile seguire da ANTENNA SUD sul canale You Tube al seguente link: https://www.antennasud.com/streaming/ e sul canale Youtube di TRM Network all’indirizzo: 

A quanti parteciperanno alla celebrazione della Santa Messa in Piazza Duomo per l’inizio del ministero episcopale di Mons. Benoni Ambarus sarà data la possibilità di acquistare la indulgenza plenaria.

Domenica 20, invece, alle ore 11 ci sarà la prima celebrazione di mons. Benoni nella concattedrale di Irsina, che sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube della Concattedrale di Irsina, al link https://www.youtube.com/@concattedraledisantamariaa9305/streams

Domenica 20 alle ore 19 vi sarà la celebrazione di insediamento a Tricarico, dove sarà ancora TRM e ANTENNA SUD a trasmettere in diretta televisiva e in diretta streaming sui rispettivi canali You Tube.

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Giuseppe Longo

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