
122 tra adolescenti (12-19 anni), educatori e Capi Scout in partenza da Matera e Marconia per il Giubileo degli Adolescenti la sera del 24 aprile: tre autobus che viaggiano per tutta la notte per giungere al luogo che li ospiterà nelle due notti successive.
Il tempo di accamparsi, come solo i ragazzi e gli scout sanno fare, trasformando i saloni dell’Oratorio Salesiano di Genzano di Roma in enormi cameroni, e si dà il via a queste tre giornate caratterizzate da eventi molto forti: il funerale di Papa Francesco, il giubileo dei ragazzi, il passaggio della Porta Santa.
Un momento di conoscenza e la celebrazione dell’Eucaristia quale modo per cominciare questo cammino con il piede giusto. Come Pietro, protagonista della pesca miracolosa, oggetto del vangelo del giorno,
dobbiamo catturare il maggior numero di messaggi che questi giorni ci verranno consegnati dalla Parola di Dio e dai fratelli,
è stato l’invito che don Gianpaolo Grieco, incaricato diocesano di pastorale giovanile, ha rivolto ai presenti durante l’omelia.


In cammino verso S. Maria Maggiore
E, subito dopo, in processione, per il rito del passaggio dalla Porta Santa di Santa Maria Maggiore. La visione di quello che sarà il luogo del riposo di Papa Francesco desta emozioni, sentimenti di dispiacere e di affidamento al Padre.
Tutto è contornato da enormi assi di legno e, accanto, i pellegrini si soffermano sull’immagine della Madonna tanto cara a Francesco, la “Salus populi”, da lui invocata ogni volta che partiva per un viaggio.

Verso la chiesa dei SS. Pietro e Paolo all’EUR

Un po’ di pausa, per poi partire alla volta della Chiesa di San Pietro e Paolo all’EUR dove viviamo la Via Lucis presieduta da Mons. Rino Fisichella, che ha ringraziato i giovani presenti per la partecipazione nonostante la difficoltà del momento e nonostante il programma sia stato necessariamente ridimensionato. I dialoghi proclamati dopo il Vangelo esprimevano quelli che spesso sono i dubbi che ogni adolescente vive nella sua crescita e nel suo essere al mondo non più da spettatore ma da protagonista.
È sempre emozionante vedere tanti ragazzi, adolescenti soprattutto, partecipare attivamente e con entusiasmo a questi eventi mondiali che li fanno sentire parte di qualcosa di veramente grande che va al di fuori del loro sguardo rivolto spesso solamente alla propria realtà e al proprio gruppo,
sottolinea Erica Ala, dell’equipe diocesana di pastorale giovanile.
Il rientro dopo tanto cammino e stanchezza di una giornata tanto ricca permette, per quanto è possibile, un momento di ristoro.


Il 26 aprile: tra i funerali del papa, la porta Santa di S. Giovanni in Laterano e le “Piazze”
Il giorno dopo, i ragazzi si sono divisi in gruppi per vivere la città per tutto quel che poteva loro offrire attraverso la sua dimensione religiosa: qualcuno ha deciso di spostarsi in Piazza S. Pietro per partecipare al funerale del papa, altri si sono fermati a Genzano per seguire la diretta di lì, altri ancora l’hanno seguita sul cellulare nel percorso verso la porta Santa di San Giovanni in Laterano.
Nel pomeriggio, le “Piazze” in dialogo con la città, animate da diverse associazioni e movimenti, rimodulate anch’esse in un clima più sobrio e con alcuni momenti di preghiera, di catechesi e ludici per intrattenere e vivere il giubileo con lo stile tipico dei ragazzi.
Tra tutte le “Piazze” c’era quella con i giovani di Azione Cattolica (AC): “Alla chiesa di Santa Maria delle Grazie al Trionfale, c’eravamo anche noi”, racconta Valentina Stella, 21 anni, Vicepresidente Diocesana del settore Giovani dell’Azione Cattolica. “Ci hanno offerto un momento musicale e alcune attività nella piazza antistante la chiesa; poi in chiesa c’è stato un momento di adorazione eucaristica e preghiera; infine, nei campetti dell’oratorio della chiesa si sono tenuti giochi e attività a stand. Abbiamo provato a sperimentare cosa voglia dire essere ‘pellegrini di Speranza’, tema del Giubileo. I giovani di AC erano più di tremila, nonostante nell’aria ci fosse un velo di malinconia, dettato dal fatto che solo poche ore prima molti dei giovani presenti avevano partecipato al funerale del Santo Padre, da sempre amico dell’Azione Cattolica. È stato bello ritrovare gli amici provenienti dalle altre parti d’Italia conosciuti in altri eventi di AC di questi ultimi anni e sapere che fossero lì con lo stesso obbiettivo, con la stessa stanchezza che ha contraddistinto tutti coloro che hanno vissuto questo weekend, ma con il cuore colmo di gratitudine perché consapevoli che accanto a noi c’era un amico a cui scorre il sangue ‘giallo-blu’”.



Sempre nel pomeriggio, era prevista una festa musicale al Circo Massimo ma, dato il contesto del lutto, è stata annullata.
L’ultimo giorno: la S. Messa celebrata da Parolin e… tutti a casa!



Domenica 27 aprile, dopo la messa in Piazza S. Pietro, incontrano S. Em. Card. Lorenzo Baldisseri
L’ultimo giorno, l’incontro di tutti gli adolescenti in Piazza S. Pietro con la Santa Messa celebrata dal Segretario di Stato S. Em. Card. Pietro Parolin.
Nell’omelia, il riferimento a Cristo Risorto e al Papa deceduto è stato reso ancor più pregnante dal clima di ossequioso silenzio per un evento che porta con sé molta tristezza che, pur nella gioia dei ragazzi, regnava in piazza.

Molti pellegrini si erano preparati a vivere la canonizzazione di Carlo Acutis, che è stato necessario rinviare ad altra data l’assenza del Santo Padre.
I ragazzi sono tornati a casa ricchi di una nuova esperienza da condividere con le loro comunità.
Si ringraziano Lucrezia Falconieri e Valentina Stella per le foto ed Erica Ala per foto e video.
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