Il turismo per la ripresa economica e per la difesa dell’ambiente nel territorio di Matera

Il settore turistico è quello che ha maggiormente sofferto le conseguenze della crisi provocata dalla pandemia. Era quanto mai opportuno, dunque, che l’Amministrazione comunale di Matera rivolgesse la sua attenzione alle sorti di tanti operatori turistici impegnati nel difficilissimo tentativo di tenere in piedi il settore, in una situazione di particolare gravità. Si tratta di attività che negli anni passati hanno dato tanto alla città e che hanno avuto indubbiamente un ruolo trainante nell’economia cittadina. Riuscendo, nello stesso tempo, a mettere a frutto le straordinarie opportunità che si sono presentate nel corso dell’esperienza di Matera 2019.

Il turismo è uno di quei campi che forse devono prepararsi meglio al post-Covid, sia perché secondo le previsioni degli economisti sarà proprio qui che si vedranno i primi segni della ripresa economica, sia perché il turismo è il settore che meglio potrebbe recepire la necessità di incamminarsi sulla strada di uno sviluppo sostenibile e nel rispetto dell’ambiente, percorso nel quale il nostro Paese si muove purtroppo in affanno e con un notevole ritardo.

Questo processo di transizione non è privo di problemi. C’è un turismo che può rappresentare una minaccia per l’ambiente, come il turismo di massa che ha caratteristiche aggressive o quel turismo che tende a trasformare il territorio in maniera artificiale di tipo disneyano e che rischia di alterare il paesaggio e la stessa identità culturale. Su questi rischi bisogna che la pubblica amministrazione sia vigile e capace di governare i processi che saranno messi in atto. È una preoccupazione che sembra essere ben presente nell’indirizzo intrapreso dall’amministrazione comunale, consapevole che il settore turistico può rivelarsi un formidabile alleato in questo processo.

Il turismo è il settore economico maggiormente interessato alla conservazione e alla tutela delle risorse paesaggistiche, architettoniche e culturali di un territorio. Ed è per questo che il Comune di Matera, il 6 febbraio, in un’assemblea tenuta presso il Museo Ridola, ha proposto agli operatori del settore un patto: «E-Matera, patto per il turismo sostenibile».

Il primo obiettivo di E-Matera è quello di rendere maggiormente partecipi le categorie interessate ai processi decisionali che sarà necessario attivare. «Una strategia» è scritto nel patto, «la cui visione comprende aspetti culturali, della mobilità, dell’innovazione e, soprattutto, dell’ecologia». Tre sono gli obiettivi chiave: prosperità economica per migliorare la competitività e la vitalità delle imprese, equità e coesione sociale per aumentare la qualità della vita della comunità locale e l’accessibilità dei visitatori; protezione dell’ambiente per minimizzare il degrado e l’inquinamento arricchendolo con la biodiversità e la conservazione.

Per raggiungere questi obiettivi bisognerà essere capaci di misurare la capacità di carico turistico, il numero di persone cioè che possono utilizzare i siti turistici senza alterare l’ambiente e la qualità dell’esperienza turistica. Sarà necessario, in altre parole, evitare che i turisti si accostino al patrimonio ambientale da soggetti estranei, rendendoli invece consapevoli della ricchezza e del valore del territorio.

«E-Matera, patto per il turismo sostenibile» Tre obiettivi chiave: prosperità economica, equità e coesione sociale; protezione dell’ambiente.

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Paolo Tritto

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