Le opere di Ernesto Treccani e di Massimo Bertolini esposte nella Chiesa di San Vincenzo de Paoli, del borgo La Martella

Due importanti opere d’arte, donate dal mecenate Giuseppe Gatti e figlie, dallo scorso mese di luglio fanno parte della collezione della  Chiesa di San Vincenzo de Paoli nel borgo La Martella. Si tratta del “Crocifisso” in ceramica, realizzato nel 1993, nel laboratorio di Giuseppe Rossicone di Milano, dall’ artista Ernesto Treccani e destinato a impreziosire il battistero e la scultura in ferro “L’essere confinario” realizzata nel 2019 dall’artista lucchese Massimo Bertolini, posizionata all’esterno. Arte e fede sono due delle tematiche portate avanti da oltre un ventennio dal parroco della borgata don Egidio Casarola sorta dopo la Seconda Guerra Mondiale, che fu dotata anche di una chiesa capiente e monumentale realizzata con progetto dell’architetto Ludovico Quaroni, ornata con opere degli artisti Giorgio Quaroni, Pietro e Andrea Cascella, Francesco Nioi ed Enrico Castelli e consacrata dall’arcivescovo di Matera Giacomo Palombella il 18 settembre 1955. La chiesa fu chiusa per diversi anni a seguito del sisma del 23 novembre 1980, poi il parroco don Egidio Casarola nel 1987  fece demolire i locali attigui pericolanti alla chiesa e riuscì a realizzare i lavori di consolidamento dell’edificio sacro, riaperto nel 1993 il giorno di Pasqua. Nel 2000 il parroco volle preparare il cinquantenario della chiesa e della borgata, e, forte del sostegno dello Studio Arti Visive di Matera, dette vita a una serie di manifestazioni culturali culminate nel 2001 con la Via crucis in ceramica di Castelli di Ninì Santoro. Nel 2005, grazie all’intervento della Shop Arte Arredamenti di Giuseppe Gatti di Milano, fu collocata la porta in bronzo di Floriano Bodini realizzata dalla fonderia Battaglia. Per valorizzare gli spazi esterni di pertinenza della chiesa, promosse l’iniziativa culturale “Arte e Fede” che si è espressa nelle sculture Invocazione di Ninì Santoro e I quattro fiumi del materano Di Pede nel 2001, seguite dalla scultura  Viaggio in Italia “L” di Alberto Allegri del 2003, Mater di Mirella Bentivoglio, Matera Mater di Bruno Aller, La meridiana di Roberto Marino, il Rotante di Nino Cassani posizionate nel 2007, La campana di Emanuele Giannetti nel 2016, Labirinto di Lucio Del Pezzo con al centro la ceramica che riproduce la colomba della pace del poeta spagnolo Rafael Alberti realizzati nel 2017.  L’anno seguente seguì il recupero del battistero del 1955, ospitante il fonte battesimale con ceramiche di Cascella, legno di Francesco Nioi e metallo di Enrico Castelli, con la collocazione delle tele di Renato Galbusera e di Maria Iannelli di Milano, dono di Giuseppe Gatti di Milano, e opere in tufo e ferro di Franco Di Pede. E oggi la chiesa si arricchisce di due nuove acquisizioni, divenute patrimonio della collettività.

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Carmela Cosentino

Redazione

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