
È proprio mons. Filippo Lombardi il “babbo” di questa rivista che oggi accoglie questo contributo su di lui. Poggiava sulle sue spalle la fatica degli inizi di Logos-Le ragioni della Verità 17 anni fa. È stato il cuore di don Filippo che ha trepidato per i rischi delle prime scelte editoriali, sono stati i suoi sguardi che osservavano le pagine profumate di tipografia e la sua mente che pensava a un miglioramento continuo di un magazine che, con sempre più collaboratori, contava nell’ultimo periodo della stagione cartacea 32 pagine e mai ha mancato, in undici anni di vita su carta, una delle 20 uscite annue.
I primi anni di sacerdozio
Don Filippo è anche stato la mente di tante innovazioni che con energia, magari senza essere subito appieno capito, ha portato nelle comunità di cui è stato parroco.
È a Montalbano Jonico (1985-1999) che rimane la traccia più profonda del suo operato giovanile, con il ridimensionamento del grandioso progetto dell’arch. Michelucci e le successive revisioni della nuova chiesa parrocchiale di San Rocco, che in modo suggestivo proprio don Filippo volle chiamare Tempio dello Spirito Santo.
“Una chiesa edificata a tempo di record dal solstizio d’inverno del ’97 – data della posa della prima pietra – all’equinozio di primavera del ’98”, ha ricordato in più occasioni lo stesso don Filippo. Il tutto sotto la sua supervisione, in quelle forme essenziali che fanno risaltare i fuochi liturgici e con linguaggio architettonico moderno che trova completamento nelle dodici bellissime vetrate di padre Costantino Ruggieri che, in un fiume straripante e vitale di luce, sintetizzano la storia della salvezza.
Grande il coinvolgimento della comunità non solo per la generosità con cui ha collaborato in termini di offerte, ma per la presenza delle pietre con i nomi di ciascuno dei fedeli accanto alla prima pietra benedetta da Papa Giovanni Paolo II, quando nel ’91 visitava la Basilicata, e per il plico di intenzioni di preghiera dell’allora comunità parrocchiale posto sotto l’altare. Un estro pastorale già evidente in colui che da dieci anni a questa parte è il vicario per la pastorale dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina.

Alla guida del Seminario interdiocesano di Basilicata
Dopo questa impresa, don Filippo veniva nominato rettore del seminario interdiocesano di Basilicata: lo guardavano con tremore molti degli allora seminaristi, che oggi riportano tanti episodi di quegli anni tradendo con il sorriso un sentimento per lui che in fondo è sempre stato di simpatia ma anche di timore, allora autentico, ma che oggi non ha più ragion d’essere. Un mandato che tutti ricordano per la coscienziosità e che, assieme ad altre azioni in cui don Filippo si distingueva, gli valse il titolo onorifico di monsignore.
La “marcia dei centomila”
Tra le tante iniziative in cui don Filippo si è coinvolto, a novembre 2003, la “marcia dei centomila”: la protesta che, con successo, mirò a contrastare la scelta di realizzare un deposito di scorie nucleari nel territorio di Scanzano Jonico. Ricordano in tanti le immagini dei TG con don Filippo che occupava i binari della la stazione di Metaponto e, con i suoi fedeli, distribuiva centinaia di rosari, i “rosari delle scorie”.
A Matera: parroco della popolosa “Maria Madre della Chiesa” e i nuovi incarichi in Curia
Non mancarono nuovi incarichi a mons. Filippo Lombardi: a Matera diveniva parroco della popolosa “Maria Madre della Chiesa” – riferimento per i rioni in crescita di Serra Rifusa, Aquarium, Arco e Giada, che contavano novemila anime alla fine del suo mandato (2020) – e, nel frattempo, veniva nominato Direttore della Caritas diocesana, cappellano della vicina casa di riposo “Brancaccio” e Assistente ecclesiastico del Gruppo di Volontariato Vincenziano.
Ma a chi ha sarà dato sempre di più e sarà nell’abbondanza… di impegni e (pre)occupazioni. Così mons. Lombardi, veniva nominato Direttore dell’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro, un ruolo svolto attivamente partecipando alle Settimane Sociali e tenendo fattivamente desto lo sguardo sui problemi del mondo del lavoro e del laicato.
Il che gli comportò anche la nomina a responsabile per la Consulta delle Aggregazioni Laicali, mentre diveniva anche Direttore dell’Ufficio per la Pastorale Diocesana e Moderatore di Curia.

Segretario Coordinatore del Sinodo Diocesano e referente del Giubileo
In prima linea nel cammino diocesano sinodale (2017-2020) in qualità di Segretario Coordinatore, don Filippo ha profuso tutto l’impegno per tirare le fila di tutto il percorso, ha ideato l’”Instrumentum laboris”, ha gestito con efficienza ed entusiasmo la segreteria, ha sovrinteso alla predisposizione dei due documenti degli “Atti “e degli “Orientamenti e norme”. E con un gruppetto di collaboratori ha preso parte al Cammino Sinodale delle Chiese italiane che si è concluso nello scorso mese di ottobre.
E nel frattempo sul finire del 2024, mons. Caiazzo aveva nominato mons. Lombardi referente diocesano per il Giubileo della Speranza. Assieme ad altre iniziative a cui ha sovrinteso, don Filippo si è fatto promotore del pellegrinaggio diocesano a Roma nelle giornate dell’1-3 maggio 2025, una data strategica per tutti che, sfruttando un “ponte”, ricadeva al di fuori da giornate lavorativo-scolastiche e che, se non fosse deceduto papa Francesco, sarebbe coincisa con quella del Giubileo del mondo del Lavoro, una realtà a cui don Filippo da sempre è stato legato.


L’ultima parrocchia: San Giovanni Bosco in Marconia di Pisticci…
Ormai da cinque anni, don Filippo è parroco di San Giovanni Bosco in Marconia di Pisticci, una comunità non meno numerosa di quella di “Maria Madre della Chiesa”.
La realtà marconese è segnata da diverse problematiche a cui con ottimismo, creatività e dinamismo mons. Lombardi cerca di attendere: nello scorso mese di marzo, ad esempio, ha organizzato una missione popolare predicata dai frati minori.
Ciò che colpisce di ogni realtà in cui don Filippo si pone è il gruppo di collaboratori che operano accanto a lui: con un nutrito ed efficiente comitato ha profondamente reinventato la festa della Madonna delle Grazie, introducendo nei festeggiamenti un carro allegorico, realizzato ogni anno da un artista vincitore di bando, ispirato di volta in volta al tema pastorale diocesano, i cui pannelli sono stati utilizzati per adornare alcuni luoghi liturgici della chiesa parrocchiale.


… e le attività pastorali nella Marina di Pisticci
Tante iniziative – che non temono le critiche, spesso caduche, che sovente nascono automatiche quando si paventa un cambiamento – ha avviato don Filippo anche per animare la Marina di Pisticci: il 26 luglio, nel territorio di Borgo Casinello, si onora la figura di Sant’Anna. Don Filippo ha reinventato anche in questo caso i festeggiamenti coinvolgendo i locali in piacevoli raduni domestici per le celebrazioni eucaristiche.
Nella stessa Marina è sorta anni fa la nuova parrocchia di “Stella Maris”, attiva nella stagione estiva, di cui anch’egli è il parroco. “Stella Maris” diventa presenza di Chiesa per i residenti nei vicini villaggi turistici non solo il sabato e la domenica sera per l’Eucaristia, ma anche il giovedì sera per l’Adorazione Eucaristica.
Tanti collaboratori per una pastorale sinodale
Un apostolato impegnativo che, a partire dai momenti radicati nella pietà popolare, come ad esempio i festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie e Sant’Anna, cerca di evangelizzare l’uomo d’oggi.
C’è tanto entusiasmo creativo in don Filippo ed è quanto mai necessario un supporto per portare avanti tante attività: ecco la presenza del vice-parroco, il novello sacerdote Pietro Oliva, di un novello diacono, Domenico Pepe, di un seminarista, Nunzio Ciliero, di un paio di suore Missionarie della Società di Maria, Grazia Anna e Giordana, e di un bel gruppetto di giovani che mai fa mancare il suo apporto.
Di tanto in tanto prestano aiuto a don Filippo i padri Verbiti, George e Kamal, a servizio della vicina comunità di Tinchi, o l’altro parroco di Marconia, don Franco Laviola.

Una spiritualità del servizio
È sempre “caldo” il cellulare di don Filippo e sono sempre poche le ore di sonno che lo ristorano da tante fatiche pastorali tra Marconia, Matera e le diverse località in cui viene di volta in volta chiamato per tenere un incontro o predicare una serata di una novena, considerando l’alta levatura culturale e la profondità spirituale dei suoi interventi.
Quel piccolo ristoro che serve a lanciarsi in nuove modalità per servire gli uomini che il Signore gli ha affidato e, con l’azione liturgica, il Signore stesso.
È proprio il servizio la cifra distintiva della spiritualità di don Filippo, che lui pratica e che invita a praticare, nella specificità del proprio stato di vita, a chi incontra in un colloquio o collaborando.
Aiutare i sacerdoti con le offerte deducibili
Don Filippo è uno dei 31mila sacerdoti della Chiesa italiana che spendono la vita per Dio e i fratelli: ognuno lo fa secondo il proprio carisma e tanti, come lui, sono il motore di intere realtà, ma tutti si sforzano di testimoniare il vangelo e portare speranza, “Uniti nel Dono” per aiutare il prossimo.
E anche noi possiamo contribuire a garantire un’esistenza dignitosa ai sacerdoti e sicurezza economica ai bisogni della Chiesa con le offerte deducibili e l’8xmille: i due pilastri su cui si regge l’attuale sistema di sostentamento del clero e delle opere, in primis quelle di carità, della Chiesa Cattolica.
Sul sito www.unitineldono.it/ potrete leggere tante storie di sacerdoti a servizio della propria Chiesa come don Filippo.
Per loro e per le tante attività della Chiesa italiana potete provvedere a una donazione con una delle seguenti modalità:
- Carta di credito direttamente sul sito www.unitineldono.it, oppure chiamando il numero verde 800 825 000;
- Bonifico bancario – IBAN: IT 33 A 03069 03206 100000011384 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero, causale: “Erogazioni liberali art. 46 L.222/85”;
- Conto corrente postale n. 57803009.

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