Notte di Tutti i Santi, notte di luce: tra tradizione, fede e riflessione. Belle iniziative nelle nostre comunità

Anche quest’anno, mentre molti bambini e ragazzi hanno preso parte alle consuete iniziative legate ad Halloween in molte parrocchie sono stati organizzati validi momenti di preghiera e di festa.

Anche quest’anno, alla vigilia della solennità di Tutti i Santi, molti bambini e ragazzi hanno preso parte alle consuete iniziative legate ad Halloween, tra travestimenti, maschere e il tradizionale “dolcetto o scherzetto”.

Al di là delle opinioni e delle discussioni che animano social e chat, questa ricorrenza può diventare anche occasione per riflettere sul valore della vita e della morte e sulla speranza cristiana, restituendo profondità spirituale a un tempo spesso ridotto a semplice intrattenimento.

Quella di Halloween è ormai una consuetudine diffusa anche in Italia e non di rado rischia di oscurare il significato autentico della festa cristiana di Tutti i Santi:

ricordare la vocazione universale alla santità e la chiamata a essere luce del mondo. Due prospettive – quella ludica e quella religiosa – che sembrano opporsi, ma che possono anche dialogare, richiamandoci al senso profondo della vita e del mistero.

Accanto al significato religioso, in molte zone della Basilicata sopravvivono antiche tradizioni popolari legate al culto dei defunti. In diversi paesi, ad esempio, è ancora usanza preparare una tavola imbandita con biscotti, taralli, vino, acqua e altri cibi, tra cui non deve mancare il “grano dei morti” o la “cuccia irsinese”. Questi doni, lasciati durante la notte tra l’1 e il 2 novembre, rappresentano un segno di accoglienza per le anime dei defunti che, secondo la tradizione, in quella notte passerebbero a “prendere qualcosa”. Un gesto semplice ma ricco di significato, che racchiude memoria, gratitudine e comunione tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Negli ultimi anni si moltiplicano anche le iniziative parrocchiali o diocesane volte a non ridurre il “ponte dei santi” a un mero momento di svago organizzando veglie di preghiera, adorazioni e feste alternative all’insegna della luce e della santità.

Sono esperienze che cercano di resistere alla logica del divertimento fine a sé stesso, proponendo un modo diverso di vivere la festa: non tra sghignazzi e maschere spettrali, ma tra sorrisi e beatitudini.

Per molti gruppi di catechismo, la vigilia dei Santi è ormai diventata un momento di festa e di conoscenza: i bambini, senza rinunciare al dolcetto finale, scoprono la vita di santi spesso poco conosciuti attraverso racconti, giochi, indovinelli e prove da superare. Un modo per sentire i santi non come figure lontane, ma come amici e compagni di viaggio nel cammino della vita.

Così, mentre l’autunno cede il passo alle prime ombre dell’inverno, si rinnova una stagione in cui la luce squarcia le tenebre: quella luce che nasce dalla fede e dalla speranza, e che ricorda a ciascuno la chiamata alla santità.

A San Vincenzo de’ Paoli un momento ludico-formativo con le carte dei santi

Presso la parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli (Borgo La Martella-Matera), gli educatori hanno organizzato un momento ludico-formativo per i ragazzi, utilizzando un originale mazzo di carte non composto dai tradizionali semi francesi, ma da immagini di santi, dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e degli Arcangeli. Attraverso questo gioco, si è voluto raccontare alcuni episodi significativi della vita dei santi, presentandoli come amici e intercessori che ci attendono in Paradiso.

Così, uno dei catechisti della parrocchia ha commentato l’iniziativa:

Purtroppo la festa di Halloween sta oscurando sempre più una solennità cristiana di fondamentale importanza. Quella che dovrebbe essere una vigilia di luce e di speranza diventa spesso occasione di scherzi di cattivo gusto, botti e atti di vandalismo. È necessario riscoprire il senso autentico di questa ricorrenza, partecipando maggiormente a momenti di riflessione e di conoscenza sul tema della santità, che è il vero fine della vita cristiana.

A San Giacomo il primo anno di “Festa della Luce”, un’esperienza bella e gioiosa

Reduci dal centro estivo di cui erano ancora vividi i ricordi in piccoli e grandi, a metà settembre ci chiedevamo come poter tendere un filo invisibile tra noi animatori e i bambini.

È nata così l’idea di coinvolgere i fanciulli in un’iniziativa mai sperimentata nella nostra comunità: una festa gioiosa cristiana per contrastare il sempre più ricorrente festeggiamento di Halloween.

Così, col nome di “Festa della luce”, abbiamo strutturato, noi animatori dell’oratorio in collaborazione con le catechiste, un pomeriggio di sano e gioioso divertimento.

In compagnia di una settantina di bambini, alcuni accompagnati dai genitori, abbiamo trascorso ore di sfrenato divertimento… dal Truccabimbi ai balli di gruppo, concludendo con discoteca ricca di palloncini e braccialetti illuminati, il momento centrale dedicato ai santi.

Un gioco che ha contribuito a regalare oltre 130 doni (piccoli giochi, gadget, pupazzetti) mentre abbiamo accompagnato i bambini alla scoperta di tanti santi e sante.

Complici le nostre tuttofare della parrocchia, Maria Venturi e Maria Nicoletti, che hanno realizzato per gli animatori abiti che rappresentavano candele: la luce di Cristo per illuminare le tenebre!

Un ricco buffet, e caramelle e cioccolate, ha contribuito a rendere oltremodo più entusiasmante il momento di convivialità.

Un pomeriggio ricco di sano stare assieme, divertendoci, e lasciandoci guidare per mano dai santi che sono stati il perno centrale.

Un’ esperienza davvero bella in cui abbiamo visto bambini e genitori andare via felici.

La loro gioia ci incoraggia a continuare a mettere in cantiere per i nostri bambini ancora tante iniziative belle e sane… questo l’obiettivo che abbiamo con il nostro parroco, don Marco di Lucca.

31 ottobre: no ad Halloween, sì alla santità e alla gioia!

Santa Famiglia: la “Notte di Luce”, notte di adorazione eucaristica guidati dalle virtù

In occasione della vigilia della festa di Tutti i Santi, anche quest’anno (il terzo consecutivo) nella cappella della parrocchia Santa Famiglia di Matera abbiamo vissuto una “Notte di Luce”: dalle ore 22 del 31 ottobre alle ore sei del primo novembre, il nostro parroco don Cosimo Roberti ha esposto il Santissimo Sacramento e ha accompagnato per tutta la notte un susseguirsi di adorazione silenziosa ed animata: canti, preghiere di lode, di intercessione e di ringraziamento, spunti di riflessione, il rosario e la coroncina della Divina Misericordia.

Il vialetto che costeggia la chiesa e che porta alla cappella è rimasto illuminato per tutta la notte per dar modo, a quanti volessero, di raggiungerci agevolmente. C’è stata grande partecipazione sia di fedeli appartenenti alla comunità sia di esterni, di fasce d’età eterogenee: ragazzi, giovani, genitori con figli al seguito o alternatisi tra casa e cappella, adulti e anziani. Tra chi ha potuto essere presente per tutta la durata dell’evento e chi ha potuto partecipare per un tempo limitato, la cappella ha accolto tanta gente anche durante le ore più “critiche”.

L’iniziativa della “Notte di Luce” nasce nel 2023, ad opera del coro parrocchiale “Fratelli nella Fede”: uno dei frutti del suo cammino spirituale, potremmo dire, nata per diffondere il sogno di Dio, che ci vuole tutti santi!

Attraverso questa iniziativa, infatti, testimoniamo che i cristiani non sono chiamati ad adeguarsi alla mentalità di questo mondo, ma ad essere testimoni di una visione differente. Così, in una notte in cui in troppi, più o meno consapevolmente, inneggiano al mondo delle tenebre, della paura e della morte, abbracciando una festa spiritualmente pericolosa e che tra l’altro non appartiene alla nostra cultura, noi abbiamo pensato di offrire un’alternativa che profuma di vita, luce e gioia, quelle che vengono dalla Santissima Trinità, che durante questa notte alla presenza di Gesù vivo ricarica le nostre batterie spirituali e ci dà la forza di tentare la “scalata alla santità”.

Una veglia scandita in sette ore, dedicata ognuna alla rinuncia a un vizio capitale e alla scelta di una virtù, nell’idea che per scegliere e percorrere concretamente la via della santità non basta essere contro il male, ma bisogna fare in modo che ogni aspetto della nostra vita rifletta la vita di Dio. Infine, un’ultima ora dedicata al ringraziamento ed alla lode a Dio. Uno schema che ha predisposto Vincenzo Piraino, un seminarista che fa parte della comunità parrocchiale.

“Dove sono le tenebre ch’io porti la luce”, chiedeva San Francesco d’Assisi al Signore: che ognuno di noi abbracci la responsabilità di portare nel mondo la Luce vera, quella che illumina ogni uomo, quella che le tenebre non vinceranno mai.

A Santa Lucia (Montescaglioso), con i lavoretti e l’adorazione eucaristica sono state coinvolte tutte le fasce di età

Nella vigilia della Solennità di tutti i Santi, la parrocchia di Santa Lucia ha vissuto un momento coinvolgente e itinerante in cui i bambini, insieme al gruppo giovani e alle catechiste, hanno partecipato a un’attività laboratoriale in cui hanno realizzato un lavoretto manuale: una lampada, poi accesa durante il momento di adorazione eucaristica durato circa una mezz’ora, con giovani, bambini e famiglie. Per riflettere tutti insieme sull’importanza della Solennità di tutti i Santi, oltre che per abituare i bambini alla preghiera.

Beati noi, che questa sera possiamo stare con Gesù, questa è la nostra gioia, la nostra festa che non finirà mai”, le parole di don Antonello nella riflessione. Sì, noi cristiani, scegliamo di stare con Gesù, di non abbandonarci alle fragilità umane e di non cadere nel peccato, bensì aspiriamo alla Santità.

Il Santissimo Sacramento è rimasto poi esposto fino a mezzanotte per dare a tutti coloro che avrebbero voluto la possibilità di adorarlo e portare le proprie intenzione.

E non è mancato un momento di convivialità tra giovani, catechiste e sacerdoti nei saloni parrocchiali.

Alle ore 23 si è tenuto un momento di adorazione eucaristica comunitaria, che fino a mezzanotte che ha permesso ai a tutti, ma soprattutto ai giovani, di portare le proprie intenzioni dinanzi al Santissimo Sacramento.

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