Oggi, mercoledì 13 aprile, alle 18, il presbiterio diocesano si riunisce attorno all’Arcivescovo che presiede la messa crismale.
Un segno di comunione del presbiterio che rinnova le promesse del giorno della propria ordinazione sacerdotale.
Il giovedì santo è giornata sacerdotale per eccellenza, giorno di santificazione dei sacerdoti: quale strada più valida per la santificazione della fedeltà alla propria chiamata? Il rinnovo delle promesse è un dialogo tra Vescovo e pastori e, alla fine, tra Vescovo e popolo di Dio che è chiamato alla preghiera per la santificazione del proprio presbiterio.
Tutto questo perché il Giovedì Santo è giorno in cui, accanto all’istituzione dell’eucaristia e al comandamento dell’amore, nell’ultima cena, si fa memoria dell’istituzione del sacerdozio ministeriale: Cristo si offre per la salvezza dei suoi, prega il Padre per i suoi apostoli e per i discepoli di ogni tempo, trasforma il pane e il vino nel suo corpo e nel suo sangue per nutrire i suoi nel cammino della vita. Questo è il sacerdozio di Cristo. Un sacerdozio che non è individuale ma comunionale. È la comunione che genera la santità, significata dalla riunione dei presbiteri tra loro e con il popolo di Dio, attorno al Padre arcivescovo.
Nella stessa messa di stasera, terminato il rinnovo delle promesse sacerdtoali, si benedicono l’olio dei catecumeni e degli infermi e si consacra il crisma. Tutti questi oli verranno utilizzati durante l’anno nella celebrazione dei sacramenti.
Gli oli santi sono:
– l’olio dei catecumeni, segno della forza di Dio nella lotta contro il maligno, che ricevono coloro che si preparano ad essere battezzati;
– l’olio degli infermi, segno della misericordia di Dio che guarisce l’uomo dal male del peccato e lo solleva nell’esperienza della malattia
– infine, il santo crisma, che dà il nome a questa celebrazione. È segno della missione che Dio affida ad ogni battezzato consacrandolo sacerdote, re e profeta e rendendolo immagine viva di Cristo, l’Unto del Signore, utilizzato nel Battesimo, nella Confermazione e nell’Ordinazione di sacerdoti e vescovi. È l’olio di cui ci parla la Scrittura a proposito, ad esempio, dell’unzione di Davide. Pregno di significato il gesto del Vescovo che soffia nel sacro crisma, a significare la trasmissione del soffio spirituale del successore degli apostoli nell’olio che creerà nuovi discepoli e apostoli.
Buona messa crismale a tutti, segno di unione della Diocesi tra tutti i suoi membri e intorno al suo Pastore.
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