
Ancora qualche ora di lavoro e il campetto annesso alla parrocchia di San Giacomo sarà pronto per essere riconsegnato alla comunità in tutto il suo splendore: le gradinate riparate e pitturate di un bellissimo giallo-azzurro, il nuovo manto erboso sintetico tanto soffice e pulito che qualcuno dei giocatori vorrebbe correrci scalzo, le reti e le porte – in corso di montaggio in queste ore – che dispiacerà colpire nelle prime partite.
Lavori di manutenzione straordinaria della durata di poco più di due settimane – a tamburo battente e comprese le giornate di maltempo – che si sono resi necessari dopo nove anni dalla realizzazione del primo manto erboso sintetico. I materiali sono stati forniti da una ditta nazionale del settore, Radici Sport, mentre i lavori sono stati eseguiti dalla società Mario Sport di Locorotondo, con la direzione dei lavori a cura dell’ing. Pietro Cascione, con una prestazione gratuita per cui la parrocchia esprime il suo sincero ringraziamento.
Tante emozioni per i frequentatori del campetto pensando alla sua ormai imminente riapertura o vedendo, giorni fa, il vecchio prato sintetico su cui tanto essi avevano corso, che veniva arrotolato per essere smaltito e così, inoltre, svelava la vecchia pavimentazione in resina poliuretanica. Tanti i ricordi legati a quel luogo che ora rinasce: chi vi ha conosciuto una ragazza che poi è diventata sua moglie, chi ha scoperto le sue doti atletiche che sono divenute poi una passione e un lavoro, chi semplicemente lo frequenta come giocatore una volta a settimana e si sente piacevolmente a casa.
Il vescovo Benoni presiede la celebrazione nel campetto di calcio
E come si fa per una nuova casa, prima di tornare a essere frequentato, il campetto verrà benedetto e vi sarà celebrata un’eucaristia che presiederà l’arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Benoni Ambarus. L’appuntamento è per domani, venerdì 14 novembre, ore 19, “per affidare al Signore Gesù tutti coloro che utilizzeranno questo campo, perché – ama ripetete don Marco Di Lucca, parroco di San Giacomo – è Lui che fa vincere nella vita e nella storia”.
Lo sport è un toccasana in un’epoca sedentaria come la nostra: aiuta bambini e adulti a mantenere una salute migliore, in una società troppo sedentaria e troppo dipendente da dispositivi elettronici. È così che sottolinea in particolare Lorenzo Calia, presidente del CSI Matera.
La gestione del campetto è proprio in capo al CSI che quest’anno a Matera compie i suoi primi 70 anni: anni di storia, di gioco all’insegna dei valori cristiani. E ha un punto di riferimento particolare nel campo di San Giacomo.
Ogni sport, preso sul serio, ha valori molto simili a quelli evangelici: san Paolo più volte ha paragonato la vita cristiana a una corsa (2Tim 4,6-7), sottolineando l’importanza della disciplina, della tenacia e dell’allenamento costante per raggiungere la vittoria finale. Oltre a valori puramente umani come il confronto con l’altro, l’umiltà, la lealtà.

Gennaro Maccarrone, come un padre per molti associati al CSI
Se il salone della parrocchia riporta la targa di don Franco, storico parroco quarantennale della comunità di San Giacomo, il campo sarà intitolato al geom. Gennaro Maccarrone, fedelissimo parrocchiano di San Giacomo, oltreché presidente del CSI, che con la sua impresa edile, nel 1992, contribuì all’ampliamento e alla ripavimentazione del vecchio campetto, nato già precedentemente alla costruzione della chiesa.
Con questo intervento, l’originale campo da basket divenne un campo multifunzionale, con la predisposizione per la posa della rete di pallavolo e le segnature per i diversi sport.
Si incominciarono a disputare lì quegli importanti incontri calcistici della nostra città che sono i Tornei della Bruna. E negli ultimi anni vi si è allenata la sezione Giovani del Matera Calcio.
Unico sport per cui il campo non venne predisposto: “il tennis, che non è una specialità sportiva che favorisce la socialità”, diceva don Franco Taccardi che ha sempre creduto nella presenza del campetto sia come luogo di aggregazione sia di tramite per la fede e l’accesso alla comunità parrocchiale.
Dello stesso avviso è don Marco che ha acconsentito alla richiesta del CSI di provvedere a questo impegnativo intervento di manutenzione.
Tanti appassionati di calcio saranno presenti domani sera, oltre che i fedeli frequentatori settimanali, i familiari di Gennaro e tante scuole calcio materane.
Alcuni ex atleti-dirigenti del CSI, offriranno delle testimonianze sulla figura del compianto Gennaro Maccarrone, per molti di loro un padre, per tanti un maestro di vita.
Ci piace, a proposito, ricordare una delle sue massime: “La lealtà è una virtù per chi la possiede, un dono per chi la sa apprezzare”.
A partire dalla prossima settimana, sarà possibile per bambini, ragazzi e giovani della città, tornare a fruire dell’impianto di San Giacomo di calcio a cinque.





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