“Scarp de’ tenis” accende i riflettori sulle donne invisibili
Le più invisibili tra gli invisibili: sono le donne homeless, a cui “Scarp de’ tenis” dedica il dossier di copertina del numero di novembre. Le donne senza dimora sono un universo a parte: difficile anche contarle al punto che non esiste un dato preciso su quante siano. Riescono quasi sempre a sfuggire ai radar di chi si occupa di senzatetto, tant’è vero che in Italia le strutture pensate per loro si contano sulle dita di una mano. Nascondono storie terribili di violenza, spesso subite dai propri compagni dai quali sono fuggite, o di disagio psichico. “Penso – scrive il direttore del mensile, Stefano Lampertico – all’approssimarsi della stagione più fredda dell’anno, quando la contabilità delle morti per freddo tornerà a far parlare di sé. Ci indigneremo, forse. E poi volteremo frettolosamente pagina. Gli invisibili rimarranno tali. Nelle loro solitudini, nella nostra indifferenza”.
Il giornale – in vendita sulla piattaforma shop.scarpdetenis.it e dal 2 novembre in strada e davanti alle parrocchie – propone tante altre storie. La più curiosa è quella che lega Enzo Jannacci a padre Franco Mella, missionario del Pime da sempre in lotta per difendere i diritti civili degli abitanti di Hong Kong. Amici d’infanzia, si sono ritrovati nell’ex colonia, con una chitarra e gli accordi di “El portava i scarp del tennis”. Infine, le interviste a due giornalisti: Niccolò Zancan, inviato de “La Stampa” e autore dell’“Antologia degli ultimi, e Nico Piro, che si è raccontato nel suo libro “Uno strano dono”.