25° anniversario della Dedicazione della chiesa parrocchiale San Giovanni Battista a Ferrandina

In occasione del venticinquesimo della Dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in Ferrandina, in presenza dell'arcivescovo mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, del parroco don Leonardo Sisto e del sindaco Carmine Lisanti, è stato intitolato a Don Adriano Salvadori il salone parrocchiale. In precedenza mons. Caiazzo aveva celebrato la Santa Messa in presenza di una numerosa comunità parrocchiale.

Le chiese sono un segno della presenza di Cristo; si tratti di basiliche paleocristiane, di cattedrali del Medioevo, di edifici sacri del Rinascimento o del Barocco, di architettura moderna, come la chiesa parrocchiale di S.Giovanni Battista in Ferrandina. Di questo luogo sacro ricorre il venticinquesimo della dedicazione a” Maria, Madre della Tenerezza.

Sulla” tenerezza” sono state scritte frasi, citazioni, aforismi. Faccio qualche citazione:”La tenerezza è una prova d’amore più grande della più appassionata devozione”(Marilena Dietrich). “Non c’è stato mai un cuore davvero grande e generoso che non fosse anche tenero e compassionevole “(Robert Frost).”Più a lungo viviamo, più riflettiamo e più elevato è il valore che diamo all’amicizia e alla tenerezza nei confronti di genitori e amici”(Jean Jiosipovici”).

Di quanta tenerezza hanno bisogno i tempi che viviamo e in cui sembrano inaridirsi valori, rapporti, sentimenti! Basterebbe un lampo di tenerezza per addolcire le incomprensioni, i contrasti che non contribuiscono a rendere solido il tessuto umano e sociale delle nostre comunità.  Ognuno di noi, infatti, vuole fare prevalere la propria idea, non vuole rinunciare alle proprie posizioni egoistiche, ritiene che il torto e l’ingiusto sia sempre nell’altro e non si vuole mostrare una maggiore disponibilità all’ascolto dell’altro.

Facciamoci abbracciare dalla tenerezza della Vergine Maria, venerata dai credenti e ammirata da tanti che non fanno parte del mondo cristiano. “Confidiamo  a lei – come ci invita fare don Tonino Bello – le ansie quotidiane che assillano la nostra vita: l’incertezza del futuro, la paura di non farcela, l’usura dei rapporti, l’instabilità degli affetti, l’incomunicabilità perfino con le persone care”. Infine ci dice Papa Francesco “Non abbiate paura della bontà e neanche della tenerezza”.

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Franco Lisanti

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