È una tradizione ormai consolidata che il 30 giugno vi sia la giornata dedicata ai bambini e alle famiglie. Un momento riuscito ancor più quest’anno, in cui il Bambinello ha peregrinato tra aprile e maggio tra le scuole dell’infanzia. I bambini sono stati invitati, nell’occasione, a comporre alcune preghiere e a realizzare alcuni disegni che ritraessero qualche momento della peregrinatio: così coinvolti, con più curiosità i bambini che lo hanno incontrato durante l’anno scolastico hanno atteso questo momento per rivedere i frutti della loro creatività e… il Bambinello.
“Noi siamo la gente che loda il Signor! Le mani in alto, le mani in basso, muovendole da un lato all’altro!”. Si preparano all’arrivo di Gesù Bambino cantando e ballando una cinquantina di bambini, alcune maestre, diversi genitori, le suore, alcuni educatori della Diocesi impegnati in questi giorni nei vari Grest, qualche sacerdote: c’è aria di festa e tanta gioia in piazza San Francesco d’Assisi. Guida tutti don Gianpaolo che ha coinvolto i bambini e le educatrici dell’oratorio della sua parrocchia, “San Vincenzo de’ Paoli”, nell’animazione e nella preparazione di alcuni striscioni colorati.
Nel frattempo, come da programma, alle ore 17:30 giunge puntuale dall’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera il Bambinello che, dopo aver nutrito la spiritualità dei più piccoli nei mesi di aprile e maggio, in queste ultime due settimane ha visitato i luoghi di sofferenza e di frontiera. Un drappello di famiglie, in rappresentanza dei vari plessi che il Bambinello ha visitato, insieme ai responsabili dell’Ufficio Diocesano per la pastorale famigliare, Sergio Di Pede e Valeria Viggiano, accoglie il Bambinello nei pressi della Banca Popolare dell’Emilia-Romagna e lo porta sul tavolino-altarino allestito sul sagrato della chiesa di San Francesco d’Assisi. Chi gli invia un bacetto, chi cerca di fargli una carezza: piccoli e grandi non lesinano attenzioni al Bambin Gesù. “Siete contenti di aver accolto Gesù Bambino?”, esordisce don Angelo Gioia, amministratore diocesano. Un gioioso “Sì!” è la risposta all’unisono dei bimbi, felici.






Foto di Cristina Garzone
Al seguito del Bambinello, tra canti e preghiere, tra gli striscioni i bimbi giungono in Cattedrale: chi si siede tra i banchi, chi sulle scale del sagrato…




Continuano a cantare, guidati da don Gianpaolo, i bambini, ma sarà il “Joyful Children Choir”, composto da tanti bambini e alcuni giovani e adulti, diretto da Cettina Urga che oggi anima – festosamente e offrendo un servizio di qualità – la liturgia. Diversi cori si sono alternati nel novenario, tutti con stili diversi, comunicando la varietà di spiritualità che è presente in Diocesi. E variopinta è oggi la Cattedrale per i vivaci colori presenti: degli abiti dei bambini ai fiori multicolori che danno atto della festa ormai prossima. C’è chi si alza, chi cade… e si tollera anche qualche schiamazzo durante la celebrazione perché “il Regno di Dio è per voi”, dice don Angelo rivolgendosi ai bambini durante l’omelia; e riferendosi invece agli adulti ricorda: “Se non ritornerete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli”.

È ai bambini, con cui cerca un dialogo, e ai genitori che si rivolge don Angelo nell’omelia: “Chi è contento di stare qui stasera?”. Tutti alzano la mano. “Perché siete contenti?”, continua don Angelo. “Perché c’è Gesù”, risponde una bambina. “E dov’è Gesù?”, ancora don Angelo. I bambini indicano tanti punti nella chiesa e don Angelo aggiunge che Gesù è in ognuno di noi e che, inoltre, Gesù non sarebbe contento di stare in una chiesa dove non ci fossero persone. E raccomanda: “Non ve lo fate mai andare via dal cuoricino Gesù, anche quando diventerete grandi!”. Efficace il modo con cui cerca di spiegare ai fanciulli l’intercessione di Abramo per Sodoma e Gomorra di cui parla la lettura: Abramo è come un nonno che intercede per nipoti che hanno per l’ennesima volta hanno combinato una marachella e fanno perdere la pazienza ai genitori. Il nonno interviene: abbi un po’ di pazienza, diamogli un’altra possibilità. E incoraggia i bambini a considerare, pur senza approfittarne, il bene che tante persone nutrono per noi.
E poi il messaggio ai genitori: “Maria ci ha donato Gesù: non è stata egoista. E invece molti genitori considerano i figli tutti propri e non ammettono che siano secondi ad altri”.
“Grazie bambini perché questa sera allietate la novena con la vostra presenza e con il dono della vostra vita: ‘Troppe culle vuote!’” l’altro messaggio, mutuato da papa Francesco, che don Angelo indirizza alle famiglie nell’omelia.
Tante preghiere hanno scritto i bambini a Gesù Bambino, alcune molto belle e profonde, tutte collazionate in un’unica preghiera da Sergio Di Pede e Valeria Viggiano, letta alla fine della celebrazione da tutta l’assemblea e, dal presbiterio, dal gruppetto dei genitori che hanno rappresentato i vari plessi scolastici. La riportiamo di seguito.
Signore Gesù, ti ringraziamo perché ogni giorno che comincia con amore e finisce in pace è un dono prezioso.
Tu, o Signore, che hai donato a noi famiglie la gioia di accogliere delle nuove vite, volgi il tuo sguardo misericordioso su tutti i bambini, soprattutto quelli che si trovano in zone di guerra. Manda il tuo Santo Spirito ad illuminare i governanti cosicché si adoperino per la vera pace.
Sostieni quei genitori che, pur provati dalle difficoltà, continuano a donarsi con amore e coraggio ai loro figli. Dona loro forza nei giorni stanchi, pace nei momenti di paura, e fiducia nelle tue promesse.
Fa’ che nessuno si senta solo, che ogni casa visitata dal dolore diventi anche luogo di amore e di speranza, e che la tua luce illumini ogni notte oscura.
Madre Santa della Bruna, noi tutte famiglie ci affidiamo a Te, ci poniamo sotto il tuo manto di Madre perché tu possa proteggerci.
Insegnaci la via dell’umiltà, dilata il nostro cuore perché sia aperto alla volontà di Dio, guida i nostri passi sulla via del bene e rendici operosi nella carità, cosicché possiamo essere anche noi strumenti della grazia di Dio. Amen
Molto significativi anche i disegni, di cui una selezione è stata raccolta all’ingresso della Cattedrale e che riportiamo in foto.

Si è ben conclusa un’altra bella serata del novenario, occasione per evangelizzare anche i bambini, in piena estate quando molti tendono a staccare la spina con la vita di fede.
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