Costituita a Matera la Sezione del Centro Studi Leone XIII


Si è costituita a Matera la Sezione del Centro Studi Leone XIII a cura dell’astrofisico dott. Franco Vespe di cui di seguito riportiamo un suo contributo sulla nascita di questo organismo nella città dei Sassi.

Il Centro Studi Leone XIII ha la sua sede in Rione in Vulture e, come da Atto Costitutivo del 3 Novembre 2007, è associazione culturale e sportiva senza scopo di lucro. E’ associazione privata di fedeli. Come promotore di cultura, pubblica libri e giornali, organizza eventi e manifestazioni, dibattiti e conferenze in grado di veicolare idee, progetti e proposte. Diffonde la dottrina sociale della Chiesa cattolica e il pensiero di Papa Leone XIII. Si occupa di formazione cristiana dei propri iscritti e comunque diffonde il messaggio cristiano. Sito web: Tucciariello.it – Centro Studi LEONE XIII

Costituito a Matera la Sezione del Centro Studi Leone XIII

Di Francesco Vespe, Direttore ad interim Centro Studi Leone XIII – sede di Matera

Anche qui a Matera si vuole costituire il centro Studi Leone XIII così come già fatto in regione a Rionero in Vulture. Perché  un centro studi? Si vuole tentare con esso  di ricostituire un’area politico-culturale che si ispiri alla dottrina sociale della chiesa che fu inaugurata dall’enciclica “Rerum Novarum” nel 1891 proprio dal papa Leone XIII. Enciclica che ispirò l’azione politico-culturale di don Sturzo.

Perché un centro studi e non un partito politico (per ora)? Ma perché crediamo, in sintonia con il sacerdote di Caltagirone, che in politica occorre prima di tutto: “… non agire da ignoranti, né da presuntuosi. Quando non si sa,  informarsi, studiare, discutere serenamente, obiettivamente, e senza mai credere di essere infallibili”. Occorre(va) in altre parole fornire una robusta formazione culturale e spirituale propedeutica all’impegno politico perché soltanto con essa si può scongiurare la cooptazione di cattolici “non formati” da parte dei potentati politici o la tracimazione di essi su posizioni populistiche. Così il popolarismo riteniamo che sia ancora un antidoto  potente al populismo ed alla demagogia contrapponendo ad esse, l’arte della mediazione, l’accettazione della complessità delle questioni, la passione per le cose “difficili” da fare per perseguire il bene comune.

Intendiamo partire dalla nostra città perché il messaggio sturziano sull’importanza delle autonomie locali ha ancora una sua potente attualità. Una valorizzazione delle autonomie locali necessarie per includere nella dinamica politica ed allargare la partecipazione ai  soggetti e corpi sociali che altrimenti sarebbero esclusi dalla vita democratica del nostro paese.

Il popolarismo fin da subito prese le distanze dalla concezione hegeliana di stato etico (comunismo e fascismo) secondo il quale i valori da mettere in campo avrebbe appunto dovuto  forgiarli lo stato. Valori e diritti  sono invece pre-esistenti agli stati come ebbe a dire don Strurzo in un suo ormai leggendario intervento parlamentare ormai  preda della metastasi fascista. Essi deve solo riconoscerli e tutelarli. Diritti e valori incardinati invece alla persona, ritenuta dalle ideologie hegeliane un “accidente” da poter sacrificare pur di implementare le “società perfette”. Oggi la persona, similmente come negli stati autoritari novecenteschi,  è sacrificata sull’altare di una globalizzazione ispirata da quel  materialismo storico,  declinata in chiave neo-liberistica e governata dalle potenti multinazionali .

Oggi ha un senso ripercorrere la strada indicata da don Sturzo? Ovvero che senso dovrebbe avere la costituzione di un nuovo partito popolare ? Il simbolo dello scudo-crociato DC lasciamo pure che se lo contendano i reduci sopravvissuti all’affondamento della balena bianca. Noi pensiamo ad un soggetto che deve saper parlare allo spirito delle persone e del mondo come auspicava Mounier. Deve essere in grado oggi di contrapporre al dilagante materialismo storico neo-liberista, gli aspetti immateriali, culturali, storici oggi in dissipazione e calpestati. Pensiamo che esso debba favorire il dialogo delle culture e fra le diversità. Debba lavorare per promuovere un universalismo  culturale e spirituale che riconosca, rispetti e valorizzi le diversità per controbilanciare ed arginare quella  globalizzazione mercantile neo-liberistica che sta invece mortificando la risorsa sociale dei nostri territori. Dialogo che deve non solo annullare “ostilità  e “indifferenza” fra le culture, ma  andare persino oltre la loro mera integrazione, promuovendo una loro benefica contaminazione al fine di  creare “Res Novae”.  Lo vogliamo rilanciare a partire dalle città e dalla nostra città. Per questo anche a Matera vogliamo elevare un appello ai “liberi e forti” e lavorare per dialogare e collaborare con partiti ed associazioni che mettono al centro dei propri valori il dialogo, la moderazione, la laica capacità  di abbracciare la complessità delle situazione che  la politica è chiamata a fronteggiare  ed a cui deve  dare risposte, spesso faticose e difficili.  Lo vogliamo lanciare per rifuggire da massimalismi e populismi facili quanto irresponsabili che cavalcano l’effimero sondaggismo sui quali scioccamente oggi la politica calibra le sue proposte. Ci vogliamo riprovare perché la politica è prima di tutto esercizio instancabile della speranza. Ci proviamo ancora perché il dialogo debba poter prendere e valorizzare “il bello” che c’è in noi e tramutarlo in prassi  virtuosa capace di rendere migliore la nostra comunità.

Il centro studi non parte qui a Matera da zero. Rapporti e collaborazioni  sono state avviate con il fattivo e competente  gruppo cittadino di “Azione” al quale  chi scrive sta dando il suo contributo per il settore di  università e ricerca.  E’ ormai quotidianità condivisa il rapporto  con gli amici della lista di  “Matera Libera”, eroicamente presentatisi alle ultime elezioni comunali.  La Collaborazione fruttuosa e franca con Italia Liberale Cristiana è ormai realtà consolidata.

Si tratta ora solo di partire! Entro la prima metà di Luglio contiamo di fare la presentazione del centro studi Leone XIII con un’iniziativa in presenza sempre nel rispetto delle norme anti-covid.

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Redazione

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