Dati allarmanti di ActionAid sulla povertà alimentare in Italia

Sono oltre 71mila le persone che in Basilicata versano in condizioni di deprivazione alimentare

Secondo i dati pubblicati da ActionAid nel Quarto Rapporto sulla povertà alimentare in Italia, intitolato “Frammenti da ricomporre”, sono oltre 71mila le persone che in Basilicata versano in condizioni di deprivazione alimentare, il 13,1% della popolazione residente. Si intende per deprivazione alimentare materiale l’impossibilità, per ragioni economiche, di fare un pasto completo – pollo, carne, pesce o equivalente vegetariano – almeno una volta ogni due giorni.

Il dato si riferisce all’anno 2021 – ultima rilevazione statistica disponibile – quando a livello nazionale si registravano 7,9 punti percentuali, pari a 4,6 milioni di persone. Per la Basilicata, quindi, siamo di fronte a un’incidenza che pesa quasi il doppio della media nazionale.

ActionAid è un’organizzazione internazionale indipendente, presente in 71 paesi nel mondo e, insieme alle comunità più povere, agisce contro la povertà e l’ingiustizia. La rilevazione riportata nel Rapporto si riferisce non soltanto a una situazione di bisogno individuale ma anche alla “deprivazione alimentare sociale” dove nel 2021 si poteva vedere che il 6,5% della popolazione residente in Italia, con oltre 15 anni di età, corrispondente a circa 3,3 milioni di persone, era nell’impossibilità di riunirsi con amici e parenti per mangiare o bere qualcosa almeno una volta al mese. La povertà dunque ha anche conseguenze di tipo relazionale e sociale, spingendo sempre più la persona bisognosa verso l’isolamento, disgregando di conseguenza anche l’intero tessuto sociale.

Ovviamente gli effetti più immediati ed evidenti della deprivazione alimentare sono gli scompensi per la salute, il principale dei quali è l’obesità della popolazione in età evolutiva causata da una non sana alimentazione. In Basilicata, l’incidenza dei minori in sovrappeso è molto alta, del 40% circa.

Negativi sono anche i dati relativi alle persone che ricevono aiuti FEAD (Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti), cresciuti in Basilicata di 3533 persone nel triennio 2019-2022, poco più del 10%, sebbene non si registri fortunatamente la disastrosa situazione che si può vedere in Lombardia, Sicilia e Calabria con incrementi intorno al 50%. Soltanto nella città di Milano, la più colpita, c’è stato un incremento di 115mila persone che ricevono aiuti FEAD.

Tutto questo è quello che restituiscono le indagini statistiche che probabilmente non sono sufficientemente adeguate a fotografare fedelmente la situazione. Purtroppo, conclude ActionAid nel suo Rapporto, «vi è una limitata conoscenza del fenomeno: ad oggi, gli studi e le ricerche finalizzate a questo scopo e allo sviluppo di approcci di risposta innovativi e multidimensionali sono ancora troppo pochi».

ActionAid, per un più efficace contrasto al preoccupante fenomeno, fa una serie di raccomandazioni. Alcune delle quali sono: rivedere le soglie di reddito, monitorare la povertà alimentare minorile nelle scuole implementando indicatori specifici per ciascuna fascia d’età, garantire l’accesso gratuito alla mensa per i bambini e le bambine in condizione di vulnerabilità socioeconomica, rafforzare l’intervento degli Enti Locali attraverso l’accesso ai fondi FEAD e la partecipazione alla loro programmazione, contribuire alle spese sostenute dalle realtà del Terzo Settore nella loro azione di risposta alla povertà alimentare.

Quarto Rapporto sulla povertà alimentare in Italia

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Paolo Tritto

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