Le Volontarie Vincenziane di Matera non si occupano solo di sovvenire alle povertà spirituali e umane dei nostri tempi e la Residenza Assistenziale “Mons. Brancaccio” non è solo casa di riposo per gli anziani.
Presso i locali della Casa di Riposo materana, da sempre legata ai Gruppi di Volontariato Vincenziano, sorgono alcune aule adibite a offrire sostegno scolastico ai minori. È il centro socio-educativo “S. Luisa de Marillac”, storica istituzione dei Gruppi di Volontariato Vincenziano di Matera, per molti anni ubicato in una struttura di via G. Fortunato, dall’inizio di quest’anno scolastico trasferito nei locali della Fondazione ETS “Mons. Brancaccio”.
Quale migliore occasione della festa della Madonna della Medaglia miracolosa che si celebra il 27 novembre per benedire questi spazi?
Prima la celebrazione eucaristica, presieduta dal nostro Arcivescovo – affiancato dal Presidente della Fondazione ETS “Mons. Brancaccio”, mons. Pierino Amenta, dal cappellano della Casa di Riposo, don Donato Dell’Osso e da un paio di diaconi – partecipata da una nutrita rappresentanza di volontarie vincenziane, esponenti di altre associazioni, ospiti e personale della Casa di Riposo e vivacemente animata dal coro dei fanciulli della parrocchia “Maria Madre della Chiesa”.
Le nozze di Cana è il brano del Vangelo proclamato: tutta la Chiesa è presente in Maria e negli Apostoli e quando c’è Maria non c’è il rischio che venga meno l’amore, simboleggiato dal vino. Questa una delle pennellate con cui l’Arcivescovo ha guidato la riflessione.
Inoltre, il ricordo di don Arcangelo Rotunno, nel nono anniversario dalla morte, già cappellano e residente del Brancaccio e l’invito dell’arcivescovo a pregare: per lui, per l’attuale cappellano don Donato, non di meno per don Pierino… per tutti i sacerdoti defunti, per i sacerdoti vivi, per lui Arcivescovo, per i diaconi! Per la Chiesa tutta, insomma!
Infine, la supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa e la benedizione e distribuzione a tutti i presenti della ben nota medaglietta predisposta in seguito alle indicazioni date dalla Vergine a S. Caterina Labouré in una delle apparizioni del 1830.
Poi, la benedizione della nuova sede del Centro socio-educativo. Una cerimonia partecipatissima, con i tanti fedeli presenti all’Eucaristia, insieme ai bambini, alle insegnanti del Centro e al Presidente della cooperativa “Il Sicomoro”, Michele Plati.
Al suo ingresso nella nuova sede – luminosa ed accogliente, con un arredo moderno e colorato, dai proventi della partecipazione al progetto ‘For the people’ di “Fondazione con il Sud” – il Vescovo è stato accolto da un caloroso applauso: “Laddove sono persone benedette dalla Grazia del Signore, anche i luoghi sono benedetti” ha esordito. E, poi, subito è entrato in dialogo con i ragazzi che fruiscono del centro. Quindi la benedizione su persone e luoghi.
Alle parole del nostro pastore, ha fatto seguito l’intervento della Presidente cittadina dei Gruppi di Volontariato Vincenziano, la prof. Pia Manicone, che ha ringraziato il Vescovo per la sua presenza e ha espresso ringraziamento per la concessione della nuova sede a mons. Pietro Amenta, presidente della Fondazione Brancaccio, “che la Provvidenza ha messo sulla nostra strada”
Attraverso un breve excursus sulle origini del volontariato vincenziano a Matera, la presidente ha messo in rilievo come negli anni ‘30 del Novecento le “Dame della Carità”, le odierne Volontarie vincenziane, contribuirono alla fondazione della Casa di riposo “Brancaccio”, allocata nell’ex convento della chiesa di sant’Agostino, e del Centro per minori. Intitolato a “S. Luisa de Marillac”, costituito il 3 marzo 1993, il Centro ha visto negli anni l’impegno di numerose consorelle, delle quali ne sono state ricordate due, per un’azione particolarmente incisiva: Filomena Lamacchia Olivieri e la prof. Vania Tantalo Danzi. Un ringraziamento viene rivolto, infine, a tutti coloro che hanno contribuito nel tempo a mantenere viva e attiva questa realtà.
Prendendo a sua volta la parola, la dott.ssa Anna Grazia Danzi, presidente del Centro, esprime un duplice ringraziamento: al Vescovo: per aver nominato don Pierino Amenta assistente spirituale delle Volontarie Vincenziane e a don Pierino Amenta per la concessione dei locali della Fondazione. Senza queste due condizioni, mai si sarebbe potuta realizzare l’attuale situazione. E fa notare al Vescovo che anche lui è sempre presente nel Centro, accanto a santa Luisa e san Vincenzo, dov’è collocata la sua foto.
È seguìto, come da tradizione, un momento di sobria convivialità per la gioia soprattutto dei più piccoli, che hanno attentamente seguito e pazientemente atteso che tutta la cerimonia avesse termine, per tornare a casa dopo il pomeriggio di studio (un po’ alternativo).
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