“Il Bambino che si fa pane”: è carica di significati la mostra allestita a Matera dall’Associazione ”Maria Santissima della Bruna”

Presepi realizzati da artigiani lucani con tecniche e materiali diversi, dalla cartapesta alla terracotta, e un suggestivo manufatto composto da personaggi in cartapesta a grandezza naturale realizzato dall’artista Andrea Sansone: fino al 6 gennaio (9-13 e 15.30-19.30 le fasce orarie), nella chiesa del Carmine di Palazzo Lanfranchi, è possibile visitare la mostra ”Il Bambino che si fa pane” allestita dall’Associazione ”Maria Santissima della Bruna” in collaborazione con il Museo nazionale di Matera.

La mostra annuncia il XXVII Congresso eucaristico nazionale che si terrà nella Città dei Sassi dal 22 al 25 settembre 2022 con la partecipazione di Papa Francesco.

Un’esposizione carica di significati, a partire dall’allestimento: “I presepi, realizzati da artigiani locali e posizionati lateralmente, raffigurano ognuno un apostolo nella stessa collocazione visibile nel Cenacolo di Leonardo e per questo ogni postazione ha una fetta di pane. – spiegano dall’Associazione presieduta dal dott. Bruno Caiella – Essi sono 11 e non 12, poiché il posto di Giuda, il traditore, non poteva essere segnato come gli altri con il simbolo sacro del presepe, bensì con quello del motivo del suo tradimento, cioè l’avidità del danaro, che rese immangiabile il cibo a lui destinato, indicato, perciò, dalla fetta di pane ammuffito.

L’ulteriore esplicitazione del tema del Congresso Eucaristico Nazionale (la Chiesa sinodale come comunione, partecipazione e missione) è, infine, rappresentata proprio dalla presenza dei presepi più piccoli creati da artigiani locali: in comunione fraterna i cittadini materani partecipano al grande evento e svolgono la missione di annunciarlo alla città, alla Chiesa di Matera-Irsina e alle Chiese di tutta l’Italia”.

Al centro della chiesa sono ospitati i piccoli presepi realizzati dai bambini che hanno frequentato il laboratorio di cartapesta curato dall’Associazione Legoratio mentre quello firmato da Sansone è di proprietà dell’Associazione.

Rossella Montemurro

Redazione

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