“Italian icons. Scatti rubati al tempo”. A Matera una mostra fotografica di Ron Galella

Settanta immagini del celebre fotografo di origini lucane, “il re dei paparazzi americani”.

Dal 20 gennaio al 18 febbraio sarà possibile visitare a Matera, nei suggestivi ambienti ipogei del Palazzo Viceconte, “Italian icons. Scatti rubati al tempo”, una mostra fotografica di Ron Galella, “il re dei paparazzi americani” – come è stato definito – evento organizzato dal Consiglio Regionale della Basilicata in collaborazione con la Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea di Matera.

Si tratta di settanta foto in bianco e nero donate alla Basilicata dall’artista, originario di Muro Lucano e, in gran parte dedicate alle maggiori celebrità che hanno calcato le scene tra gli anni Sessanta e Settanta. Le foto di Galella, circa tre milioni di scatti, sono conservate nei più importanti musei di arte contemporanea come il Moma di New York e il Tate Modern di Londra, ma anche in piccola parte presso il Consiglio Regionale della Basilicata che ora appunto le espone a Matera, prima di riproporle in un’analoga circostanza a Potenza.

Rimasto affettivamente legato ai luoghi di origine della famiglia paterna, Ron Galella ricordava: «Mio padre viveva a Muro Lucano, vicino al castello medievale del X secolo, residenza della regina Giovanna I di Napoli e del futuro Papa Benedetto XIII, della famiglia Orsini. Vicino al castello sorge il Seminario, oggi Museo Archeologico Nazionale, dove questo papa studiò da bambino. Il cittadino più illustre del paese è stato San Gerardo, nato qui nel 1726 (sua madre era Benedetta Galella) e canonizzato da Papa Pio X nel 1904».

Il legame con le sue origini lucane e con suo padre falegname può essere anche considerato la chiave per comprendere il senso del lavoro di Ron Galella, evidentemente generato dal contrasto stridente, talvolta burrascoso, tra la povertà della sua famiglia e il mondo dorato dello star system, celebrità che Ron instancabilmente rincorreva per “rubare” qualche immagine da pubblicare sui più importanti giornali americani.

Scriveva una volta: «In tutta la nostra vita, mio padre ci comprò soltanto un giocattolo – una bicicletta a due ruote. Fortunatamente, quando gli inquilini lasciavano la casa in affitto, abbandonavano dei giocattoli. Poiché c’erano in casa tutti gli attrezzi di mio padre, io e mio fratello ne facevamo altri. In fin dei conti, sono convinto che essere povero sia una cosa buona – ti motiva dal punto di vista creativo ed artistico. È stata la consapevolezza della povertà a temprarmi, a rendermi capace di cogliere ogni opportunità per migliorarmi».

“Italian icons” sarà inaugurata a Matera il 20 gennaio, alle ore 18, presso il Palazzo Viceconte in via San Potito, 7. Dopo i saluti del sindaco di Matera, Domenico Bennardi, del sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro e del dirigente generale del Consiglio regionale della Basilicata, Domenico Tripaldi, sono previsti gli interventi di Angelo Bianco Chiaromonte, direttore artistico della Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea, Fiorella Fiore, storica e critica d’arte, Antonio Nicoletti, direttore generale APT. Conclusioni del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala. Modera i lavori la giornalista Nicoletta Altomonte, direttrice dell’Agenzia “Consiglio Informa”.

La mostra è aperta dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 nei giorni dal 20 gennaio al 18 febbraio 2024.

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Paolo Tritto

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