La Festa di Maria SS. della Bruna sulla strada dell’Unesco

Si è avviata la candidatura a Patrimonio culturale immateriale dell’umanità - Unesco della Festa di Maria SS. della Bruna. La proposta appoggiata dalla Regione Basilicata e da tutte le principali istituzioni lucane.

La candidatura a Patrimonio culturale immateriale dell’umanità – Unesco della Festa di Maria SS. della Bruna è cosa fatta. Si sono associati a sostenere questa ulteriore sfida le più importanti istituzioni lucane quali il Comune e la Provincia di Matera, l’Università degli Studi della Basilicata, la Fondazione Matera-Basilicata 2019, il Polo Museale di Matera, l’APT, il Parco della Murgia Materana ed infine, di qualche giorno fa, anche il Consiglio Regionale.

Il cammino verso questo importante traguardo vedrà, in una stretta sinergia con le predette istituzioni,  gli organi dell’Associazione  della Festa patronale di Matera impegnati a rendere manifesti quegli elementi indispensabili ad un simile ambizioso obiettivo. La ulteriore forza perverrà, come accennato, dalle istituzioni locali che in qualche modo già lavorano insieme, anche se intensamente solo alcuni periodi dell’anno. Potranno le suddette istituzioni testimoniare la qualità dell’impegno dei dirigenti del Comitato della Festa ma di tutto il Consiglio di Amministrazione, di cui alcune di esse fanno parte, le azioni che si mettono in campo costantemente, la qualità dei risultati ottenuti negli ultimi 10-15 anni in termini di attività culturali svolte e investimenti soprattutto immateriali. Vi è, inoltre, il coinvolgimento della popolazione nel far sentire la Festa come proprio patrimonio, il progressivo autosostentamento economico che non è cosa di poco conto anzi è segno di intelligenza anche nelle campagne divulgative dovuta ad una ormai matura capacità di comunicare all’esterno il senso della “Festa”, il suo valore religioso, le attività che si sviluppano durante tutto l’anno solare.

Di non poco conto è l’azione che svolge il Carro trionfale sia come primaria attrazione nel complessivo svolgimento della Festa il 2 luglio, nel significato di portata evangelica che esso esprime attraverso le opere in cartapesta che rivestono il carro e che vengono poste su di esso seguendo il filo conduttore del tema religioso che viene assegnato di anno in anno dalla Curia arcivescovile.

Notevole è la sinergia tra Enti che troverà spazio nell’istituendo Comitato promotore, che lavorerà perciò in modo proattivo per il buon esito della candidatura. E’ significativa la decisione della Regione Basilicata che con una mozione si impegna “a sostenere la proposta di candidatura con l’ausilio della struttura regionale e di tutte le competenze tecnico e scientifiche al suo interno a porre in essere ogni utile iniziativa finalizzata a:  

1) sensibilizzare sul tema il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro della Cultura, la Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, i Presidenti delle Province di Potenza e Matera, i Comuni della Basilicata e delle Regioni confinanti, le Diocesi lucane e delle Regioni limitrofe, il Sistema scolastico regionale a tutti i livelli, nonché collaborare con il Comune di Matera e con l’Associazione Maria SS della Bruna per la predisposizione degli atti necessari a stipulare un protocollo d’intesa istituzionale tra tutti gli Enti e i territori coinvolti al fine di supportare in ogni sua fase la candidatura in oggetto;

2) promuovere azioni, progetti, programmi strategie tesi al buon esito della candidatura mediante la valorizzazione degli aspetti storici, religiosi, culturali, sociali ed etnoantropologici;  

3) prendere parte attraverso un rappresentante designato nell’istituendo Comitato promotore per svolgere il lavoro propedeutico all’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale mondiale Unesco della festa della Madonna della Bruna di Matera”.

Con la mozione si chiede – continua ancora il documento – che la Giunta regionale si impegni a “liquidare immediatamente il contributo per l’edizione 2023 di 280 mila euro e di prevedere nella prossima variazione di bilancio almeno pari importo per l’edizione 2024”.

Il cammino è tracciato, le intenzioni sono buone, auguriamoci che vada in porto questo importante riconoscimento.

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Domenico Infante

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