L’esperienza teatrale nell’Oratorio ANSPI della Santa Famiglia ha raggiunto un grande successo

Dopo un cammino formativo di tre anni, si conclude con un grande successo l'esperienza teatrale realizzata nell'Oratorio Anspi della Santa Famiglia con la rappresentazione dell'adattamento teatrale del classico "Amore & Psiche".

L’oratorio di sua natura, tra i suoi principi, ha quello di sviluppare i talenti dei singoli, proprio come
più volte viene indicato nella nota pastorale della CEI del 2010 “Il laboratorio dei talenti”. Da tre anni è iniziata una collaborazione tra l’Oratorio ANSPI Santa Famiglia e Antonello Morelli
attore e regista qualificato.

I primi due anni si è svolto un laboratorio di base per bambini da 6 ai 10 anni, i quali tra giochi e
sfide sono potuti entrare a contatto con l’arte teatrale giocando con il proprio corpo, le proprie
emozioni e lo spazio circostante. Alla fine del laboratorio nei due anni è stato messo in scena un
saggio dimostrativo, che aveva anche l’obiettivo di essere una “lezione aperta”.

Da novembre l’Oratorio ha scelto di proporsi una nuova sfida, quella di aprire il laboratorio non
solo ai bambini e agli adolescenti, ma anche agli adulti.

Nonostante le prime difficoltà nel trovare risposta da parte degli adulti, il laboratorio è partito comunque con pochi iscritti sostenuto dalla speranza e dalla voglia di riuscirci posseduta dal formatore Morelli e dal Presidente dell’Oratorio Nico Paolangelo.

Grazie, poi, al “passaparola” riguardo il grande lavoro che si stava svolgendo, il laboratorio ha raggiunto i numeri immaginati, una ventina di iscritti, adulti volenterosi che anche a tarda sera si sono incontrati per divertirsi nel laboratorio e poi per provare.

La proposta dell’Oratorio consisteva nel fare due laboratori tra loro separati, ma che alla fine
potessero confluire in un unico spettacolo.

La proposta scelta è stata “Amore & Psiche”, messa in scena giovedì 20 Luglio presso la Parrocchia della Santa Famiglia. Il pubblico ha potuto apprezzare il lavoro svolto dal formatore nell’adattare il complesso testo di Lucio Apuleio alle esigenze degli interpreti.

L’obiettivo è stato quello di far appassionare il pubblico ad una favola della mitologia greca, spesso solamente studiata nei licei e poi “abbandonata”. Il pubblico ha risposto con entusiasmo alla proposta del regista, facendo registrare un alto numero di presenze, più di 400 persone; numero considerevole dato il gran caldo che purtroppo si è registrato nella sala teatrale.

Sia il formatore che il Presidente dell’Oratorio hanno sottolineato, alla fine della manifestazione
teatrale, il grande lavoro che gli interpreti hanno messo in campo, riuscendo ad emozionare ed
appassionare tutto il pubblico presente.

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Nico Paolangelo

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