L’imposizione del Pallio a mons. Davide Carbonaro

Oggi, 31 ottobre 2024 alle ore 17:00, nella Cattedrale di Potenza in presenza del Nunzio Apostolico in Italia S.E. Mons. Petar Rajič, si è svolta la Celebrazione Eucaristica con l’imposizione del Pallio all’Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, Mons. Davide Carbonaro.

Erano presenti in cattedrale una folta comunità di fedeli, autorità istituzionali, civili e militari. Mons. Davide Carbonaro ha fatto il suo ingresso in cattedrale in processione accompagnato dai presbiteri diocesani e da tutti i presuli lucani. Ha poi ricevuto dalle mani del Nunzio Apostolico Mons. Petar Rajič il Pallio nella sua qualità di vescovo Metropolita della Basilicata.

Ma qual è il significato del Pallio? Dal sito web della Congregazione per i vescovi si legge:

Il pallio è il simbolo di un legame speciale con il Papa ed esprime inoltre la potestà che, in comunione con la Chiesa di Roma, l’Arcivescovo Metropolita acquista di diritto nella propria giurisdizione. Secondo il diritto canonico (CIC can. 437 § 1), un Metropolita deve chiedere il Pallio entro tre mesi dalla sua nomina ed è autorizzato ad indossarlo solo nel territorio della propria diocesi e nelle altre diocesi della sua provincia ecclesiastica. 

Il pallio degli Arcivescovi Metropoliti, nella sua forma presente, è una stretta fascia di stoffa, di circa cinque centimetri, tessuta in lana bianca, incurvata al centro così da poterlo appoggiare alle spalle sopra la pianeta o casula e con due lembi neri pendenti davanti e dietro, così che – vista sia davanti che dietro – il paramento ricordi la lettera “Y”. È decorato con sei croci nere di seta, una su ogni coda e quattro sull’incurvatura, ed è guarnito, davanti e dietro, con tre spille d’oro e gioielli (acicula).

Il Pallio viene benedetto dal Santo Padre nel corso della concelebrazione Eucaristica da lui presieduta ogni anno nella Basilica Vaticana il 29 giugno, Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. La partecipazione a tale concelebrazione è per tutti i nuovi Metropoliti un dovere speciale da anteporre ad ogni altro impegno.

Il Santo Padre ha dato mandato a tutti i Rappresentanti Pontifici di imporre il Pallio “nomine Summi Pontificis” ai singoli Metropoliti nelle loro rispettive arcidiocesi, per favorire la partecipazione nella cerimonia liturgica dei Vescovi suffraganei e del popolo di Dio, e così aiutare alla comprensione e valorizzazione della insegna.

È dovere degli Arcivescovi Metropoliti ai sensi del can. 437 § 1 chiedere con lettera indirizzata al Santo Padre il Pallio entro e non oltre tre mesi dalla sua nomina per tramite la Rappresentanza Pontificia, che invierà tale richiesta alla Congregazione per i Vescovi.

Dopo la consegna dei Palli agli Arcivescovi Metropoliti nella concelebrazione con il Santo Padre del 29 giugno a Roma, sarà premura dei Rappresentanti Pontifici di accordarsi con gli Arcivescovi interessati per stabilire la data, l’occasione e la modalità dell’imposizione ufficiale e pubblica dell’insegna. Ciò vale anche per il caso, di volta in volta attentamente valutato, in cui un Metropolita fosse legittimamente impedito a prendere parte alla concelebrazione del 29 giugno: la Congregazione per i Vescovi curerà, dopo quella data, l’invio del Pallio al Rappresentante Pontificio, perché proceda egli stesso ad imporlo scegliendo data e luogo idonei affinché il rito abbia il dovuto rilievo in seno alla comunità ecclesiale. 

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Redazione

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