Nel cuore del senso religioso del tema del Carro trionfale della Festa della Bruna 2024

Nel Salone degli stemmi sabato 14 ottobre sono stati approfonditi il tema del Carro della Bruna 2024 e il relativo bando di concorso per la costruzione del manufatto di cartapesta.

Allo spezzare il pane i discepoli di Emmaus lo riconobbero e dissero: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?” (cfr. Lc 24, 13-35).

Sono stati approfonditi in mattinata a Matera, nel corso di una conferenza stampa nel Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile, il tema del Carro della Bruna 2024 e il relativo bando di concorso per la costruzione del manufatto di cartapesta. Erano presenti il presidente dell’Associazione Maria Ss. della Bruna Bruno Caiella, del delegato arcivescovile don Francesco Di Marzio, del responsabile del settore Cultura dell’Associazione Franco Moliterni e del sindaco di Matera Domenico Bennardi.

“Viviamo momenti difficili sia a livello internazionale sia a livello locale. – ha sottolineato don Francesco – Sperimentiamo un senso di solitudine, di abbandono, di tristezza. Noi come cristiani siamo chiamati invitati a offrire al mondo, alla nostra comunità, un messaggio di speranza. La speranza non è qualcosa che ci porta alla disillusione. La speranza è una certezza, è una persona, e per noi questa speranza è Gesù Cristo Risorto. Ecco perché quest’anno il tema offre alla nostra meditazione alla nostra riflessione la vicinanza e la prossimità di Cristo Risorto, il quale si fa compagno di viaggio con due discepoli che sperimentano la delusione, la frustrazione della rabbia: le loro aspettative sono state disattese, quel Gesù che loro hanno seguito muore in croce e i due discepoli di Emmaus insieme a tutta la comunità dei cristiani non riesce ad andare oltre la croce. Sono delusi, amareggiati e arrabbiati e tornano indietro e lungo il cammino si affianca Gesù che loro non riconoscono. Hanno il volto triste, il cuore appesantito. Quante volte anche noi, quando siamo appesantiti nel cuore e nell’animo, non riconosciamo la vicinanza di chi si fa prossimo per darci un sostegno, un sollievo? Gesù è presente, non ci fa mai mancare la sua vicinanza, soprattutto nel momento in cui ne abbiamo più bisogno, anche se non lo riconosciamo. Gesù fa un pezzo di strada insieme con loro. Li fa parlare, li ascolta, li aiuta a entrare in contatto profondo con il loro dolore. Svela loro il senso di quello che è successo. È sera, Gesù fa per andare via ma i due lo invitano a restare: “Resta con noi perché è sera. Abbiamo bisogno nella sera della nostra vita di una prossimità che dia un senso a quello che viviamo anche se non lo comprendiamo”. Gesù entra si siede a tavola con loro, prende il pane e lo spezza – ecco la condivisione, la fraternità l’eucaristia –  e durante questo gesto Gesù scompare alla loro vista. Da quel momento in poi, fino a oggi e per sempre, Gesù è in mezzo a noi con l’Eucarestia. Ecco il senso del tema del carro di quest’anno. Non siamo soli e mentre il Carro sfilerà attraverso le strade della nostra città è Cristo stesso che si fa il nostro compagno di viaggio e ci dona la cosa più preziosa Il suo amore, la sua Misericordia e la sua tenerezza”.

Il presidente Caiella è entrato nel vivo del bando per la realizzazione del Carro: “Abbiamo pensato di cambiare la terminologia. In passato si parlava di categorie “Professionisti” e “Non professionisti”. Abbiamo deciso di parlare di “Costruttori”, nella prima sezione, coloro che realizzeranno il Carro mentre i “Non professionisti” li chiameremo “Amatori”, coloro che si cimentano nel bozzetto. Per la prima volta diamo questa possibilità anche ai ragazzi di 14 anni in su”.

Per il bando 2024 è previsto un premio anche per il secondo e per il terzo classificato nella categoria Costruttori e la possibilità per il vincitore della categoria Amatori, di poter assistere nella fabbrica, ogni volta che lo desidera, alla costruzione del manufatto.

Il prossimo anno, nel quale a novembre si festeggiano i settant’anni di Matera Civitas Mariae, come ha evidenziato il sindaco Bennardi nella conferenza stampa moderata da Michele Cancelliere, si concretizzerà il sostegno della candidatura della Festa della Bruna nel patrimonio immateriale dell’Unesco: “La Festa è già un patrimonio immateriale per i materani. Siamo convinti che insieme all’Associazione e alla città si possa arrivare al risultato: sarebbe un sogno perché si tratterebbe per Matera del secondo patrimonio UNESCO”.

Di Rossella Montemurro da Redazione TuttoH24 del 14 Ott 2023

Foto Enza Doria

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