Omaggio al servo di Dio don Vito Staffieri

Alla vigilia del mese dedicato alla memoria dei defunti una targa posta all'ingresso del Cimitero vecchio di Matera invita i fedeli a visitare la tomba del Servo di Dio don Vito Staffieri.

Quanti entreranno nel Cimitero vecchio di Matera per l’omaggio ai defunti troveranno, appena varcato l’ingresso, una targa che indica il luogo in cui riposano le spoglie del Servo di Dio don Vito Staffieri, il sacerdote scomparso nel 1991 all’età di 106 anni e per il quale l’8 giugno 2023 si è aperta la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione.

La targa è stata inaugurata la mattina del 30 ottobre 2023 presenti, oltre ai familiari di don Vito Staffieri, Monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, il postulatore Don Michele La Rocca, il vice postulatore Giovanni Bruno, il delegato arcivescovile don Giuseppe Calabrese, il vicario generale Monsignor Biagio Colaianni, il vicario per la nuova Evangelizzazione e la Catechesi Don Pasquale Giordano, il cappellano del cimitero Don Biagio Plasmati, il sindaco della città Domenico Bennardi.

Dopo lo scoprimento della targa e la benedizione da parte del Vescovo ci si è recati sulla tomba di don Vito Staffieri, collocata quasi al termine del primo corridoio a sinistra dell’entrata.

Qui giunti i fedeli hanno recitato la preghiera di intercessione al Servo di Dio per domandare le grazie desiderate, preghiera composta da Mons. Caiazzo:

Preghiera per implorare grazie per l’intercessione del Servo di Dio Sacerdote Vito Staffieri

Ti ringraziamo, o Dio, Santissima Trinità,
sorgente d’ogni luce e d’ogni bene.

Padre di Gesù e Padre nostro, ti benediciamo,
perché lo Spirito Santo,
colmandolo dei suoi doni,
ha suscitato nella nostra Chiesa
un modello prezioso di vita sacerdotale
attraverso il dono di

don VITO STAFFIERI.

Conformato a tuo Figlio sacerdote,
consegnatosi a Maria, Madre tua e Madre nostra,
plasmato dall’Eucaristia,
tenace nella lotta contro il maligno,
è stato pastore infaticabile nell’evangelizzazione
nell’ascolto, nell’annuncio della Parola,
nella riconciliazione di quanti sono ricorsi a lui
fino a tarda età,
rigenerati alla vita cristiana,
aiutandoli ad essere confermati nella fede.

Ti preghiamo umilmente,
per sua intercessione
di accordarci la grazia che ti chiediamo con fede,
perché sia esaltato il tuo nome per sempre. Amen

Al termine della preghiera ha preso la parola il Sindaco di Matera Domenico Bennardi che ha ricordato i legami di amicizia che legarono il nonno materno, Vincenzo Sarra, a don Vito Staffieri, rapporti documentati da una lettera e da un album di foto di cui farà dono al postulatore della causa di beatificazione.

Don Vito Staffieri ha rappresentato per Matera una colonna portante dell’essere comunità” – ha aggiunto Bennardi- che poi ha manifestato la “intenzione di intitolare una strada della città a don Vito, possibilmente nel perimetro della Civita, dove lui ha vissuto e operato.”

Dopo un omaggio floreale alla tomba di don Vito da parte dei familiari, ha preso la parola Don Michele La Rocca, postulatore per la causa di beatificazione, che ha ricordato come tutto il materiale, edito e inedito, riguardante la figura del Servo di Dio come pure le informazioni su eventuali grazie ricevute debba essere inoltrato al Tribunale ecclesiastico tramite il postulatore stesso (presso la Parrocchia Maria SS.ma Addolorata in Viale delle Nazioni Unite 53 a Matera) oppure inviando una mail a: causacanonizzazione@postulatore.it

Alcune immagini della cerimonia di inaugurazione della targa dedicata a don Vito Staffieri

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Erasmo Bitetti

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