Presentato a Matera il progetto “Vie di Bellezza: il museo diffuso della tradizione e della pietà popolare”

Stipulato il Protocollo di intesa tra la Provincia di Matera, il Comune di Matera, l'Arcidiocesi di Matera-Irsina e il Parco culturale ecclesiale "Terre di luce” - Associazione di Promozione Sociale.

È il tempo di lavorare insieme per il bene di tutto il territorio” ha esordito così Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Vescovo della Diocesi di Matera-Irsina, durante la presentazione questa mattina nel Salone degli stemmi dell’Arcivescovado, insieme al Sindaco di Matera Domenico Bennardi, al Presidente della Provincia di Matera Piero Marrese e al presidente del Parco culturale ecclesiale Terre di luce Lindo Monaco, del Progetto culturale “Vie di Bellezza: il museo diffuso della tradizione e della pietà popolare”.

Proposta dal Parco culturale ecclesiale Terre di Luce – APS, l’associazione che con Matera capitale della cultura europea ha realizzato più di 100 eventi su tutto il territorio regionale, l’iniziativa è stata condivisa dal Comune e dalla Provincia di Matera, con la condivisione dell’Arcidiocesi, e si propone di far conoscere il ricco patrimonio di beni materiali e immateriali che caratterizzano il territorio della provincia materana, dando voce alle comunità locali.

Il progetto coinvolgerà dapprima i 13 comuni della Arcidiocesi di Matera-Irsina per poi allargarsi a tutti i 31 centri della provincia. Punti di forza, la narrazione e la presentazione in forma digitale del patrimonio di beni materiali e immateriali che caratterizzano i territori della provincia.

La conferenza stampa, prevista inizialmente per le ore 9,30 e poi spostata alle ore 12,00 a causa del rientro da Milano del presidente della provincia e del sindaco – dove si erano recati per rappresentare Matera alla Borsa Internazionale del Turismo – ha visto i quattro illustri relatori affrontare la presentazione di un progetto ambizioso che rappresenta un’ulteriore possibilità di sviluppo per la cultura e il turismo di Matera.

La cultura e l’arte possono diventare un volano di promozione del nostro territorio” così ha evidenziato il presidente della Provincia Marrese ben conscio delle grandi potenzialità che possono esprimere.

Il sindaco Bennardi, per parte sua, ha evidenziato che in fondo “I beni immateriali sono attrattori non meno importanti di quelli architettonici, perchè culturali e spiriutuali”.

Per mons. Caiazzo “Promuovendo la cultura si opera anche a servizio della carità mettendo in campo iniziative che in modo diverso aiutano a combattere la povertà”. Inoltre, il vescovo mette in evidenza la particolarità delle “Vie di Bellezza” di essere un progetto unico in quanto Chiesa e istituzioni civili, attraverso la provincia e il Comune, lavorano insieme per percorrere queste vie di bellezza”.

Mons. Filippo Lombardi, uno dei fondatori dell’Associazione Terre di luce, mette in evidenza che le “Vie di Bellezza” valorizzano innanzitutto le vie dell’anima, la memoria che nelle persone custodiscono un tesoro prezioso, un radicamento forte nel territorio, nella religiosità popolare, nella fede che li porta ed esprimere con entusiasmo soprattutto in occasione delle feste popolari o in occasione della Pasqua o di tradizioni religiose”.

Infine il presidente del Parco culturale Terre di luce Lindo Monaco ha evidenziato come anche questo progetto, come d’altra parte il Progetto “I Cammini”, realizzato in partenariato con la Fondazione Matera-Basilicata 2019 in occasione dell’anno di Matera capitale della cultura europea, sia figlio del “Laboratorio diocesano Terre di luce” iniziato qualche anno fa con mons. Salvatore Ligorio e poi sviluppato ulteriormente con la venuta di mons. Caiazzo a Matera.

Pertanto, ha sottolineato Lindo Monaco, “l’idea del Progetto del Museo diffuso scaturisce direttamente dal progetto I Cammini quasi diventandone la naturale prosecuzione utilizzando le tantissime opportunità che offrono i nostri territori per valorizzare la cultura attraverso la pratica devozionale della pietà e delle tradizioni popolari che ben si correlano al turismo “religioso” come reale esperienza culturale e spirituale .

Ed ancora Monaco, “Il museo diffuso rappresenta un modo per raccontare che i territori sono in rete, un modo per legare i territori, un modo per legare tradizioni e pietà popolare come tutte le festività popolari, ad esempio la Festa della Bruna e le tante altre feste popolari che si svolgono nei comuni della provincia”.

Numerose le iniziative che saranno messe in campo nei prossimi mesi, anche in vista del Congresso Eucaristico Nazionale che si svolgerà a Matera dal 22 al 25 settembre prossimi, secondo quanto previsto nel Protocollo d’intesa sottoscritto al termine della conferenza stampa.

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Domenico Infante

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