È il 16 ottobre e la comunità di S. Vincenzo de’ Paoli (Borgo La Martella – Matera) è in festa per i 20 anni di sacerdozio del suo parroco, don Gianpaolo Grieco.
Una chiesa gremita più che in una domenica solenne: familiari e parenti, amici di sempre e capi scout, rappresentanti del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile e dell’Ufficio Missionario, che qualche giorno prima in quella chiesa hanno organizzato la veglia diocesana missionaria, il coro e i catechisti, i ministranti e, con le loro famiglie, i ragazzi che la domenica precedente avevano ricevuto la prima comunione. E accanto al vice-parroco don Joy (Giuseppe) Tundikkarot c’è don Biagio Plasmati, già rettore del seminario minore della Diocesi di Matera-Irsina, che oltre 30 anni fa accoglieva don Gianpaolo ed era presente al momento della vestizione.
Un ministero svolto tra i giovani quello di don Gianpaolo, delegato del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile, presente a nove Giornate Mondiali della Gioventù e in prima linea in tante attività giovanili, affiancato dagli amici dell’ANSPI, dagli scout AGESCI, da tanti giovani e meno giovani che hanno a cuore la gioventù. Anche se, lui stesso sottolinea, la realtà giovanile, soprattutto nella nostra regione, è difficile da agganciare. Un ministero svolto, prima de La Martella, a Ferrandina, dove don Gianpaolo è stato parroco in “S. Giovanni Battista”. Un’indole sempre curiosa che lo vede in stato di formazione permanente (corsi di gestione degli oratori, laurea in Scienze della Comunicazione con specializzazione in Media Education, due master) e spesso in viaggio (l’ultimo in Ecuador, insieme all’Arcivescovo, per il Congresso Eucaristico Internazionale).
“Guai a voi” le parole che risuonano nel vangelo proclamato e che don Gianpaolo riprende nell’omelia riferendole a qualsiasi profeta, e anche a ogni sacerdote. “Come sacerdoti siamo chiamati ad essere ‘veri’ profeti, cioè non come i ‘falsi’ profeti di corte. Questo il significato del ‘guai’ che abbiamo ascoltato: non una minaccia, ma il dovere di mettere in guardia le anime che ci sono affidate per portarle a salvezza. Questo è il compito del presbitero, come il compito del medico è quello salvare i corpi e del ‘mister calcistico’ di portare a vittoria i giocatori. Il ‘mestiere’ di noi sacerdoti è quello di allenare le anime, per renderle capaci di compiere le opere dello Spirito: amore, fedeltà, gioia…”, che elencava la lettura del giorno.
Tante espressioni di apprezzamento
“Nella vita di ognuno ci sono persone che ci guidano e ci ispirano. Per me una di queste è don Gianpaolo. Anche se ci conosciamo da pochi anni oltre ad essere il parroco della mia parrocchia è un vero e proprio amico, una figura di riferimento nei momenti di gioia e di difficoltà.
Don Gianpaolo è una persona con profonda capacità di ascolto, sempre pronta ad aiutare il prossimo, ed è proprio questo che lo rende una persona ammirevole. Nei momenti di difficoltà so che sarà per me non solo una guida ma anche conforto per far sì che ritrovi la mia strada.
È una persona accogliente capace di mettere tutti a proprio agio con il suo calore e la sua disponibilità. Con la sua gentilezza e apertura, riesce a creare un’atmosfera di serenità e fiducia, permettendo a chiunque di sentirsi accettato e valorizzato.
Inoltre, è una persona che ha molta voglia di fare. La sua energia e il suo entusiasmo contagiano chiunque gli stia attorno. Sprona i bambini e ragazzi a coinvolgersi in iniziative comunitarie quali i recital di Natale e di Pasqua, il grest, la via crucis per gli anziani del Centro Geriatrico ‘S. Raffaele’, e tante altre attività che organizza.
Per me, don Gianpaolo non è solo il mio parroco, ma un esempio concreto di come si possa vivere una vita di amore, dedizione e altruismo. Le sue parole e il suo comportamento mi sono di sprone a essere una persona migliore e a crescere nel mio percorso spirituale e personale”, racconta il sedicenne Federico, sempre presente nella vita parrocchiale e capo-ministranti.
“Che il buon Dio custodisca ed esaudisca i tuoi desideri, le tue speranze, i tuoi progetti. Che tu non perda mai la bellezza interiore e l’entusiasmo per la tua missione. Auguri, Margherita e Nicola”.
“Carissimo don Gianpaolo, sei entrato nelle nostre vite come un uragano, come un fulmine a ciel sereno. A volte non ci siamo capiti, abbiamo discusso e poi appianato ogni divergenza, venendoci incontro e ascoltandoci. Piano piano abbiamo imparato a conoscerti e a leggere dietro i tuoi sorrisi il dispiacere per una comunità spesso assente, a capire le tue incertezze a volte mascherate dalle battute e a volerti bene con i tuoi pregi e i tuoi difetti. Nessuno di noi è perfetto, ma lo stare insieme nel nome di Gesù ci rende più forti nello spirito e nel corpo. Tu ci sproni a fare sempre meglio e per questo ti saremo sempre grate. Grazie per tutto quello che fai ogni giorno per la nostra comunità, ti auguriamo di vero cuore ogni bene. Che il Signore ti conceda la salute e la forza per accompagnarci in questo cammino di fede. Auguri di cuore. Felicia”.
“Ciao don Gianpaolo e auguri per il tuo ventesimo anniversario di sacerdozio. Ti ringrazio perché sei simpatico e a messa ci fai tanti esempi, in modo che possiamo capire la Parola di Dio. Grazie perché ogni giorno che vado a messa è un divertimento. Grazie per avermi fatto ricevere Gesù eucaristia e grazie perla tua simpatia”, sono le parole di Paola, una bimba che domenica 13 ottobre ha ricevuto la prima comunione.
ordinazione presbiterale di don Gianpaolo
“Caro don, sentivo parlare di te dai miei genitori, amici dei tuoi, sin da quando sei entrato in seminario. Ma solo quattro anni fa ti ho conosciuto di persona. Vorrei congratularmi con te e ringrazio Dio per avermi messo sulla tua strada perché mi ha concesso di conoscere un amico, un sacerdote che mai avevo incontrato prima, un fratello, al quale se chiedi un bicchiere d’acqua ti offre anche un bicchiere di vino accompagnato da pranzo e cena, nel senso che dai di più di quello che ti si chiede. E soprattutto senza secondi fini: un fratello franco e schietto, di una umiltà e disponibilità straordinaria. Ti vedo ancora con la macchina piena di oggetti di recupero che da solo ti sei caricato e scaricato per metterli a disposizione delle varie comunità dove esercitavi o di qualche bisognoso. Senza mai dire ‘Mi dai una mano?’, sapendo che potevi riceverla, anzi ringraziavi solo. Potrei elencare un milione di qualità e di esempi che fanno di te agli occhi di Dio un esempio su come lui vorrebbe fossero i suoi sacerdoti, ma mi limiterò a ringraziare te e Dio stesso per averti incontrato. Dio ti benedica e grazie, grazie mille, per quello che sei e che fai per noi.
Un forte abbraccio da me e la mia famiglia. Domenico”.
“Caro don Gianpaolo, in questo tuo ventesimo anniversario di sacerdozio esprimo la mia totale riconoscenza alla infinita grazia che il Signore ha posto nella nostra Parrocchia concedendoci la tua presenza di parroco. Attraverso le tue sentite omelie non è mai mancato l’invito a riconoscere i numerosi benefici che il Signore ci dona; perciò, esprimo il più grande grazie per tutto il tuo impegno di servizio sacerdotale a portare avanti la tua missione evangelizzatrice per accrescere la nostra Fede”, ha scritto una parrocchiana.
“Don Gianpaolo, grazie per il tuo aiuto materiale e spirituale. Nei momenti di difficoltà sei stato sempre presente: sia con parole di fede, sia materialmente ci hai aiutati ad andare avanti nei momenti difficili. Grazie per l’insegnamento che, con il tuo esempio, hai dato e dai ai miei figli, sia per la vita spirituale sia per come affrontare la quotidianità. Ti ringrazio, perché se non avessi conosciuto te, che hai creduto in me e alla mia storia, oggi sarei una persona persa. Ho fiducia in tutto ciò che fai. Dio probabilmente ha scelto questa comunità per te, proprio perché sei quello che serve qui. Non scoraggiarti mai. Scusaci se spesso ci dimentichiamo della tua persona, dei tuoi dubbi, se non vediamo le tue lacrime. Per tutte le volte che non ci siamo accorti di quello che hai davvero nel cuore. Tu parlaci! Non ti stancare di ripeterlo, perché in te noi ascoltiamo la voce del Signore. Per tutto questo grazie, don Gianpaolo”.
“Amatissimo don Giampaolo, ringraziamo il Signore che ti ha mandato a noi, a questa Comunità. Hai parlato ai nostri cuori con gesti e opere semplici ma autentiche che stanno coinvolgendo positivamente i nostri figli e le nostre famiglie. Continua sempre con crescente entusiasmo, non con le parole ma con le opere che tu hai intrapreso. Agli scontenti, che pur sempre saltano fuori, non dare alcun peso. Continua a costruire il Regno di pace e d’amore con le pietre vive dei nostri cuori. Semplicemente grazie! Buon ventesimo anniversario di ordinazione sacerdotale!”.
“Caro don Gianpaolo, è un’immensa gioia, per questa comunità, poter festeggiare il tuo ventesimo anniversario di sacerdozio.
Spesso, quando un sacerdote viene scelto come parroco per una comunità, ci si chiede se veramente tale scelta sia avvenuta perché ispirata nel cuore del vescovo dallo Spirito Santo o da altro. Questa domanda ce la siamo posta anche noi quando sei arrivato qui quattro anni fa, ma il Signore non ha tardato a darci una risposta. Imparando a conoscerti abbiamo scoperto che sei cresciuto leggendo fumetti e libri di San Vincenzo de’ Paoli e che sin da giovanissimo hai fatto parte dei volontari vincenziani accanto alla mamma. E quindi, chi meglio di te poteva essere mandato in una parrocchia intitolata a S. Vincenzo, in una parrocchia ferita da tanta povertà spirituale e con non poche famiglie socialmente disagiate? Così, ti sei rivelato subito un sacerdote buono e semplice, umile e capace di dedicare il suo tempo a chi ne avesse avuto bisogno. Accogli tutti e per tutti hai parole di conforto, di consiglio e, anche per chi abbia bisogno di un aiuto materiale, sei sempre disponibile, rimboccandoti – anche nel vero senso dalla parola – le maniche con quello spirito caritatevole che ti contraddistingue. Forse non tutti i nostri parrocchiani sanno quanto ti spendi per tutti, perché spesso assenti dalla vita e le attività parrocchiali, ma chi ti è accanto lo sa e te ne è immensamente grato. Ti siamo grati per l’esempio che ci dai, per le adorazioni eucaristiche puntuali ogni giovedì, per le omelie quotidiane con le quali ci sproni a crescere sempre più saldi nella fede nel nostro cammino di Santità verso la salvezza eterna – ha scritto e letto Marilena Marzo, fedele collaboratrice di don Gianpaolo. – Ed ora, sempre a conferma che tu non sia stato scelto a caso per la nostra comunità, ti devo leggere una lettera che arriva da una persona a te molto cara, p. Vincenzo Lazzarini”, missionario vincenziano con cui don Gianpaolo è stato in contatto epistolare dal tempo sin dai tempi della prima comunione.
Ne riportiamo alcuni passaggi.
“Fu già nella circostanza della tua Prima Comunione che esso ti spinse a quel gesto d’altruismo dal quale, poi, prese il via la nostra amicizia e fraternità: destinasti i regali di quel primo giorno a beneficio della nostra missione. Te ne ringraziai e tu mi rispondesti con un tuo primo scritto. Poi, nelle lettere seguenti hai continuato a mostrarmi in abbondanza la presenza dell’altro nella tua vita giornaliera.
Ma san Vincenzo partiva via da sé, ogni giorno, dopo un’ora di preghiera e di contatto mattutino con Dio. Gli era di forza valida ed effettiva un primo contatto intimo e profondo con Dio; se è così, anche noi lasciamoci assorbire da tutti gli altri contatti, vivendo però la spiritualità della ‘mistica dell’azione’”.
… anche in versi
“Festeggiamo insieme intorno all’altare
la chiamata di Dio ad amare,
senza paura e con cuore sincero
pronto a vivere e proclamare l’amore vero.
È per don Gianpaolo che oggi rivolgiamo al Signore
preghiere di ringraziamento e canti in suo onore.
Un cammino all’insegna della gioia e dell’allegria
da condividere con i fratelli di ogni etnia,
perché col suo amico Gesù ha girato il mondo
incontrando culture per conoscerle nel profondo.
Esperto della Parola, uomo di cultura,
è anche tecnico all’avanguardia con volontà a dismisura.
Non si tira mai indietro e mette sempre a disposizione
tempo, cuore e ogni sorta di invenzione,
per realizzare con la comunità
celebrazioni, feste e processioni di grande qualità.
Ogni sorriso e abbraccio donato ai bambini,
ogni gesto di affetto per i nonnini,
tutto viene dal cuore,
nasce dal suo amore per il Signore.
Il nome che porta viene da santi importanti
che della difesa di Cristo sono i giganti
e lui ne porta a testa alta l’eredità
predicando la salvezza per l’eternità.
Cosa dir di più del nostro Gianpaolo sacerdote
se non che ringraziamo Dio per ogni sua dote
che mette a frutto nella nostra comunità
che per questo suo 20 anniversario in festa sta”.
Nunzia
Un momento per riprendere slancio e incoraggiamento per l’azione pastorale per don Gianpaolo questo anniversario importante in cui è stato circondato da tanti amici e parrocchiani che hanno espresso per lui apprezzamento, stima e affetto.
Auguri di ogni bene, don Gianpaolo, da tutta la redazione!
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