“Non scoraggiatevi, non arrendetevi”: il messaggio dell’arcivescovo ai giovani ed ai docenti per l’inizio dell’anno scolastico

Inizia il nuovo anno scolastico e l'arcivescovo mons. Benoni Ambarus invia il suo messaggio augurale agli studenti affinché possano con passione e impegno dedicarsi allo studio per meglio realizzare se stessi.

Carissimi ragazzi e ragazze!

Non ci conosciamo ancora con la stragrande maggioranza di voi, ma conto che riusciremo ad incontrarci presto.

Nel frattempo, siccome per moltissimi di voi domani e nei prossimi giorni, inizia l’anno scolastico, ho pensato di rivolgervi poche parole di condivisione.

La scuola, e l’istruzione in genere, sono la fatica necessaria della crescita; spesso vi sentite invitati a studiare per creare un futuro e troppo spesso vedete che coloro che studiano non fanno passi avanti nel mondo del lavoro senza una “spinta” o “un santo”. Su questo non posso negare che spesso purtroppo è così.

Eppure, io voglio esprimervi un desiderio e farvi un augurio. Il desiderio è che voi possiate avere fame di cultura, fame di istruzione, fame di conoscenza. Viviamo in un mondo dove i mal intenzionati possono manipolare le notizie, il pensiero e la verità, a scapito di coloro che sono poco informati, che non ragionano molto sulle cose, che si fidano con troppa facilità.  Quindi il desiderio mio personale e della Chiesa è che possiate iniziare e vivere questo nuovo anno scolastico con la fame di cultura.

L’augurio invece è di non scoraggiarvi, di non arrendervi davanti alla fatica dello studio. Non è vero che studiare è inutile, perché tanto non aumenta il reddito. È vero invece che studiare significa comprendere di più il mondo, la cultura e vivere con la consapevolezza. Possiamo scegliere di vivere o di sopravvivere; ma non è la stessa cosa. Non è la stessa cosa attraversare la vita e gli eventi della società come se fosse qualcosa di esterno e di estraneo rispetto alla mia esistenza, o essere protagonisti nella società, se serve anche ribelli. Se serve, essere contestatori propositivi di alternative. Quindi, non vi arrendete!

Esprimo un pensiero di profonda gratitudine a tutto il corpo docente, di ogni ordine e grado, per la passione che ci mettono nell’accompagnarvi nell’avventura dell’istruzione e dello studio. La loro è una delle più importanti, e troppo spesso poco riconosciute professioni. Siamo loro grati per quello che fanno giorno per giorno!

Non posso non invitare tutti voi a ricordarvi dei bambini e dei ragazzi e delle ragazze che neanche quest’anno inizieranno il percorso scolastico. Semplicemente perché le loro scuole sono state distrutte sotto le bombe, a Gaza, o in Ucraina, o nei vari paesi dove ci stanno le guerre insensate. Anche a nome loro, anche per loro, iniziate questo cammino con determinazione e generosità.

Buon anno scolastico a tutti!

+ Benoni Ambarus

Arcivescovo di Matera-Irsina

Vescovo di Tricarico

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Redazione

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